La Classica di Primavera diventa la Classica d’Estate, succede anche questo in un 2020 pieno di sorprese e stravolgimenti del calendario. A causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, questa edizione della Milano-Sanremo si correrà infatti eccezionalmente in piena estate, sabato 8 agosto. Si tratta di una rivoluzione, considerando che stiamo parlando di una classica che è stata sempre corsa, prima di un intervento normativo del 1977, il 19 marzo. Giorno della festa di San Giuseppe, oppure il sabato che più si avvicina a questo giorno. La problematica della data non è però l’unica per l’edizione numero centoundici della Classicissima. Che sarà costretta ad escludere quasi completamente la Liguria dal suo percorso per l’impossibilità di garantire il distanziamento sociale durante il passaggio della corsa.
Milano-Sanremo. La delusione di Vegni

Lo stesso Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia e delle altre classiche della Gazzetta dello Sport, come la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia, si dice deluso per lo stravolgimento che vedrà i ciclisti per la prima volta nella storia non passare dalla riviera ligure. Ma rimane comunque fiducioso per “un percorso molto interessante e che tatticamente può portare delle sorprese, come il Col di Nava a soli 60 chilometri dall’arrivo. Che non esclude attacchi da lontano, alla Coppi, da ciclismo antico”. Già nelle precedenti settimane numerosi amministratori del savonese avevano criticato la scelta della data. Considerandola una giornata da bollino nero in vista della settimana di Ferragosto. Di conseguenza avrebbe creato non pochi disagi.
Addio passo del Turchino
Gli organizzatori quindi non si sono potuti fare trovare impreparati. E sono stati obbligati a dover far a meno di tratti come il Passo del Turchino e il percorso che si snoda lungo l’Aurelia e passa i celebri tre capi che precedono Imperia. Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta. Il nuovo tracciato virerà dunque verso Alessandria e le Langhe. Toccando tra le altre anche il Monferrato e la Lomellina, per poi salire sul Col di Nava e, attraverso Cesio, Chiusanico e Pontedassio, scendere verso Imperia. Da qui il percorso rimarrà invariato e, per nostra fortuna, potremo goderci le ascese della Cipressa e del Poggio. Che ci porteranno nel centro di Sanremo per il tradizionale arrivo in Via Roma.
Una versione inedita

La Milano-Sanremo, seppur in una sua versione inedita che non convince ancora del tutto, conserva comunque il suo fascino. E, a differenza delle passate edizioni, quest’anno sarà ancora più difficile pronosticare un vincitore. Dai tempi del velocista tedesco Erik Zabel, che vinse quattro delle cinque edizioni dal 1997 al 2001, e prima ancora del cannibale Merckx, la Classicissima non ha più avuto un vero padrone. Ed ogni anno un nuovo vincitore si è iscritto all’albo d’oro di questa corsa. Julian Alaphilippe, vincitore l’anno scorso, potrebbe bissare il successo ma occhio, ovviamente, ai velocisti, considerati i grandi favoriti. Tra questi, Sagan, Gaviria e Caleb Ewan hanno ottime possibilità di vittoria. Senza dimenticare i nostri connazionali Viviani e Trentin. Il primo, veronese di Isola della Scala, è il campione europeo in carica, mentre il secondo, trentino di Borgo Valsugana, deve ancora smaltire la delusione per l’argento beffardo degli scorsi mondiali nello Yorkshire. Difficile invece che Nibali possa ripetere l’impresa del 2018. Anche se, in una situazione così inconsueta come quella di quest’anno, le sorprese sono dietro l’angolo e il caldo potrebbe mietere vittime illustri.