Un’altra settimana tra sport di tutti i tipi, frasi infelici, allenatori a cui non basta il nome di quando giocavano ed esoneri tristi nel basket. Perché De Raffaele meritava più riconoscenza
Sci, l’oro mondiale di Federica Brignone
E’ figlia di Ninna Quario, l’ex leader della valanga rosa degli anni ’70 assieme a Claudia Giordani, figlia del grande giornalista Aldo, scomparso. Maria Rosa, all’anagrafe, Quario, ha sposato un Brignone e scrive dal dopo carriera per Il Giornale. Federica è meno costruita di Sofia Goggia, come personaggio, più spontanea, meno colta, con quel suo sorriso larghissimo. Questo titolo è il punto più alto, assieme alla coppa del mondo, arrivata in pieno covid, con le ultime prove cancellate.
Sci, l’oro in superg di Marta Bassino, torinese
Considerata anche la medaglia più preziosa. Oltre alla Brignone, adesso si può già ragionare degli ori olimpici potenziali di Milano-Cortina d’Ampezzo 2026.
Ginnastica, Emanuela Maccarani non viene defenestrata dalla federazione, sarà processata
“Ha capito la lezione”, dice il presidente Ticchi. Non si possono usare parole troppo dirette, giustissimo, tantopiù con giovani, però allora diamo una calmata anche a Ivan Juric, per esempio, che di sicuro anche con i suoi giocatori è particolarmente duro. Persino a Mourinho con Karsdorp.
Volley, Vibo Valentia si aggiudica la coppa Italia di serie A2, su Castellana Grotte, rara una finale così al sud
In superlega il sud è sempre agli ultimi posti. Sempre Volley, il viaggio in serie A2 femminile, a Montale, per Cremona. L’unica allenatrice di serie A del nostro volley, Valeria Negri: “Che bello vivere di pallavolo. Mio marito è il preparatore ma ha anche una palestra, a Reggio Emilia, lontano da Cremona. Faticherei a farmi ascoltare dai maschi. Gli scambi sono lunghi, quando il livello fisico scende”. Grande spettacolo, musica, anche troppo alta, speaker fastidioso.
Gianfranco Barberini è il Montale
“Dal 1984. Ho speso troppo, mia moglie si sta disimpegnando, mia figlia non proseguirà”. E’ il racconto di una serie A2 qualsiasi, in una realtà di paese come tante in una regione del Nord.
Basket, Venezia licenzia Walter de Raffaele dopo 13 anni, due scudetti, la coppa Italia e la Fiba Europe cup del 2018
Era una bella storia, certo da un biennio la squadra è in difficoltà; però il presidente Luigi Brugnaro fin qui aveva brillato per continuità nella direzione tecnica. E’ un peccato che neanche la Reyer mostri riconoscenza eterna nei confronti del tecnico che ha fatto meglio del suo ex capo, Carlo Recalcati. Forse valeva la pena chiudere il campionato con De Raffaele, ormai il risultato era scontato. Sarebbe stato un bel segnale e un ringraziamento reale. E’ vero, paga sempre l’allenatore quando le cose vanno male, ma nessuno a Venezia può dimenticare i due scudetti e gli altri titoli dopo anni in cui la Reyer era scivolata nel limbo.
Il flop dei campioni del mondo
Fabio Cannavaro esonerato assieme al ds Pasquale Foggia, dal Benevento, era al debutto da allenatore in Italia. Male anche Daniele De Rossi, a Ferrara, eppure l’ex presidente del Venezia Tacopina pensa ai playoff. Non ce l’ha fatta contro il Bari (finita 3-4) nonostante il grande esordio di Radja Nainggolan che entra sullo 0-3, fa gol e assist e riapre i giochi. Male per De Rossi anche la partita di ieri a Venezia vinta dai lagunari per 2 a 1.
Calcio
Due aspetti dello stesso mondo, dalla serie A alla terza categoria. Anche in terza categoria c’è tensione, nei confronti dell’arbitro, che ha 19 anni e mezzo. Due espulsioni, un gol dubbio, insulti, toni alti.
Monza e Torino aprono le porte agli allenamenti alla fine, per i tifosi
Sono gli unici della serie A, mi dice Riccardo Este. Videoracconto con la voce del direttore di radio Montecarlo2
Matteo Marani presidente di Lega Pro, con Gianfranco Zola vice
I giornalisti dirigenti, la retrocessione della Fiorentina con Mario Sconcerti dg, ma Vittorio Cecchi Gori era al capolinea. La storia di Marani, dal Guerin Sportivo, anche da direttore, a Sky, grazie soprattutto al libro su Arpad Weisz, il magiaro vincitore di uno scudetto al Bologna.
Quell’audio di Luigi di Biagio su Zaniolo
“L’avevo escluso dall’under 21, convinto che capisse, ma quando uno è cerebroleso…”. Parole in libertà, certo, per un talento che ha subito due gravi infortuni ma che ha pure commesso errori nella vita privata. E’ un peccato che il suo talento finisca in Turchia.