Oggi è l’ultima giornata di gare in programma prima della chiusura delle olimpiadi di Tokio 2020. Un’edizione priva di pubblico a causa delle rigide decisioni prese dal comitato organizzatore per i problemi legati alla diffusione del Covid-19. Un’edizione quindi “silenziosa”, ma non per questo priva di emozioni e momenti di vera gloria che hanno acceso gli animi degli atleti ma anche dei milioni di spettatori che hanno seguito da casa con passione le gesta dei loro atleti anche in sport dei quali non si era assolutamente a conoscenza. Non è un caso che le olimpiadi allargano sempre più il “raggio” delle discipline partecipanti non più soltanto le gare “nobili” e conosciute da tutti, ma anche il badminton, il karate, lo skate board ecc…Edizione speciale delle Olimpiadi anche per il numero di medaglie.
L’uomo dei record di medaglie
Detto questo, nonostante il silenzio i “botti” sono arrivati lo stesso. Vedi nel nuoto dove non ha deluso le attese lo statunitense Caeleb Dressel con cinque medaglie d’oro, autentico dominatore nello stile libero (oro sui 50 e 100 metri), vincitore dell’oro sui 100 farfalla col nuovo record del mondo a 49”45 e doppietta anche nelle staffette 4X100 mista e 4X100 stile libero.
Medaglie e record del Mondo
Altro “asso” a Tokio si è rivelato il norvegese Karlsten Warholm vincitore sui 400 metri a ostacoli con il nuovo record del mondo fissato a 45”94, primo atleta a scendere in questa specialità sotto il muro dei 46”. Sempre nell’atletica la giamaicana Elaine Thompson-Herah vincitrice sia dei 100 che dei 200 metri. Lo svedese Armand Duplantis facile “oro” nell’asta dove dopo aver vinto con la misura di 6,02 metri ha tentato fallendo di un soffio il record del mondo a quota 6,19 metri.
Nuova Zelanda e la campionessa
La neozelandese Lisa Carrington che ha letteralmente stupito tutti dominando le gare di velocità nella canoa con tre medaglie d’oro vincendone addirittura due nello spazio temporale di poco più di un’ora. Che dire poi dei pongisti cinesi che hanno fatto l’en plein vincendo in tutte le categorie e anche nei tuffi hanno dato una saggio della loro netta superiorità. E vanno sottolineate con un certo entusiasmo anche le prime medaglie d’oro olimpiche conquistate da Israele e precisamente nella ginnastica.
Medaglie sicure? No. Anche tanta delusione
Potremmo dilungarci in questo elenco di “fenomeni” che non hanno deluso le aspettative, ma per contro abbiamo assistito anche a qualche grossa delusione in primis la ginnasta statunitense Simone Biles che dall’alto delle sue precedenti quattro medaglie d’oro e diciannove titoli mondiali avrebbe dovuto dominare la scena. Purtroppo per lei non è andata così, ma sono già stati scritti fiumi d’inchiostro sulla Biles e sulla sua strana rinuncia alle gare più importanti e quindi veniamo alla nostra Italia.
Italia. Ancora Medaglie?
Non è finita, forse possiamo ancora vincere qualcosa e poter superare la Germania e l’Olanda che al momento hanno una medaglia d’argento in più, ma lo stesso numero di medaglie d’oro che sono dieci. A queste noi ne aggiungiamo 10 d’argento e 19 di bronzo, complessivamente un bottino di trentanove medaglie che significa record per il nostro Paese. Un vero successo che alla vigilia non era pronosticabile e se non ci fossero state alcune defezioni dell’ultima ora (vedi Berrettini nel tennis, Molinari nel golf), Gregorio Paltrinieri seppur grandissimo con un argento e un bronzo, ma limitato fisicamente da una recente mononucleosi e la “deludente” scherma, il nostro “malloppo” poteva diventare di dimensioni epiche.
Italia tra le prime dieci. E tante medaglie d’oro
Però a dispetto dei malpensanti siamo sempre tra le prime dieci nazioni del mondo e con delle medaglie inaudite. Chi avrebbe mai pensato che dall’atletica leggera arrivassero cinque medaglie d’oro e che medaglie. 100 metri con Jacobs (con tanto di record europeo a 9”80), salto in alto maschile con Gianmarco Tamberi, staffetta 4X100 con Lorenzo Patta, Marcel Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu (strepitosa la sua ultima frazione degna del migliore Pietro Mennea), e i due marciatori pugliesi Massimo Stano e Antonella Palmisano. E poi gli ori nelle discipline “minori” Luigi Busà nel karate, Vito Dell’Aquila nel taekwondo (primo oro azzurro di questa olimpiade), la coppia Banti-Tita nella vela mista. E ancora il canottaggio femminile con Cesarini – Rodini e non potava mancare almeno un oro nel ciclismo arrivato dallo strepitoso quartetto Ganna, Milan, Lamon, Consonni capaci addirittura di stabilire il nuovo record del mondo con il crono di 3’42”032.
Medaglie d’argento
Passiamo all’argento con Rizza nella canoa, la straordinaria Vanessa Ferrari nella ginnastica a corpo libero,la fantastica staffetta 4×100 stile libero seconda solo agli Stati Uniti, Garozzo nel fioretto e Samele nella sciabola e sempre la sciabola a squadre donne. Nel sollevamento pesi grandissima Giorgia Bordignon e la Bacosi nel tiro a volo.
Il bronzo
Per il bronzo ecco Elia Viviani nel ciclismo su pista, la Longo Borghini nel ciclismo su pista, Martinenghi sui 200 rana e Burdisso sui 200 farfalla e la staffetta 4X100 misti, la Bottaro nel karate, la Quadarella sugli 880 metri stile libero. Nel sollevamento pesi ancora due medaglie con Pizzolato e Zanni, la magnifica Irma Testa nella boxe (prima azzurra a vincere una medaglia in questa disciplina che quest’anno non ha visto in gara per l’Italia nemmeno un uomo), la Boari nell’arco, il fioretto a squadre e la spada a squadre femminile, Oppo e Ruta e il quattro senza nel canottaggio e nello judo la Centracchio e la Giuffrida. Ultimo ma non ultimo ieri pomeriggio il lottatore De Jesus Conyedo.
Quaranta medaglie
Quaranta medaglie e questa mattina ci siamo svegliati con un’altra medaglia di bronzo con la ginnastica ritmica a squadra. Niente purtroppo dalla maratona maschile. Ora come sempre sono tutti a “gongolare”, tutti che salgono sul carro dei vincitori, tutti che trovano belle parole. Ovviamente parliamo dei nostri politici che quasi sempre non trovano tempo prima da dedicare ai nostri sportivi e soprattutto a quelli che vengono ricordati soltanto ogni quattro anni in occasione dei giochi olimpici e inoltre soltanto se vincono una medaglia, possibilmente d’oro.
Una piccola ma giusta riflessione
Soltanto dopo arriva il solito ricevimento al Quirinale o a Palazzo Chigi o in qualche sede nazionale di partito, ma lo sport in Italia è da sempre fucina di campioni che faticano e sudano per vincere a volte in condizioni disagiate per mancanza di palestre, piscine, impianti, palazzetti. Proviamo a domandarci perché la Gran Bretagna nel 1996 ad Atlanta vinse la miseria di una medaglia d’oro e per l’occasione a Tokio ne ha incamerate venti piazzandosi al quarto posto nel medagliere soltanto dietro alle super corazzate Cina, Usa e Giappone. Questo perché la politica britannica ha iniziato ad investire seriamente nello sport partendo dalla scuola e i risultati si vedono. Se siamo riusciti a battere l’Inghilterra negli europei di calcio e anche con la staffetta 4X100, significa che investendo anche nelle discipline più piccole possiamo arrivare in alto. I nostri atleti l’hanno dimostrato con i fatti, ora speriamo che anche i nostri politici dimostrino una certa sensibilità verso lo sport a trecentosessanta gradi.