Si sta formando il nuovo centrocampo del Meste, il DS Busolin da pochi giorni ha chiuso con il Padova per l’approdo in maglia orange di Alessandro Galli. Le caratteristiche del giovane dei biancoscudati sembrano sposarsi con il gioco di Mister Sottoriva, che per il ritiro avrà già a disposizione un tassello del centrocampo molto importante.
Galli, perché ha scelto Mestre?
“Dopo aver finito la stagione nella primavera del Padova, ho fatto parte della prima squadra fino alla finale playoff contro l’Alessandria. Nelle settimane successive sono stato contattato dal Direttore Busolin, che mi ha presentato il progetto e spiegato le idee del Mister. Mestre l’ho sempre considerata una piazza importante, ma essendo di proprietà del Padova dovevo prima capire le loro intenzioni. Raggiunto l’accordo tra le due società e nonostante fossi stato contattato anche dalla Dolomiti Bellunesi, non ho avuto dubbi nel firmare il contratto”.
Ha chiesto informazioni a chi già conosceva la piazza?
“Sì, ho parlato con Thomas Sacco, con cui ho giocato per tre anni a Padova, e Alberto Brigati. Entrambi hanno speso parole positive per la società, spiegandomi che qui posso trovare un bell’ambiente e un posto valido dove lavorare per crescere”.
Galli, sarà il suo primo anno tra i grandi, cosa si aspetta?
“Quest’anno ho avvertito una grande voglia di mettermi in gioco e paragonarmi con calciatori più esperti. Rispetto al calcio dei pari età, so che mi approccerò ad un mondo opposto, con obiettivi, situazioni e pubblico diversi. Nelle giovanili ho imparato tanto, soprattutto al Montebelluna, dove ho avuto la fortuna di essere allenato da un maestro come Dino Baggio e di essere stato convocato nella rappresentativa veneta della nazionale dilettanti”.
Galli, conosce già la squadra?
“Nonostante fossi in primavera, ho sempre seguito con un occhio di riguardo la Serie D e qualche mio futuro compagno di squadra lo conosco. Sottovia, Politti, Severgnini sono calciatori importanti per la categoria, spero di imparare tanto da loro. Sono un centrocampista centrale che è solito giocare da regista, sebbene in questi anni abbia fatto anche la mezzala. Nel mio ruolo mi ispiro a Pjanic, compensando una non eccelsa velocità con un’ottima tecnica”.