Una delle maggiori sfide che siamo chiamati ad affrontare in questo periodo è la capacità di sapercela cavare in situazioni imprevedibili. Di correre dei rischi, di decidere, di essere responsabili di ciò che diciamo e facciamo nel rispetto di noi stessi e degli altri. Tutto questo da soli e con soft skills, competenze trasversali soprattutto umane, ben allenate. Per avvicinarci a questo obiettivo c’è bisogno di un lungo allenamento, che inizia da piccoli e ci accompagna sempre. E ad aiutarci c’è il libro di Silvia Toniolo scritto con Alice Siviero e Chiara Vulcan, edito da La Gazza Edizioni. Il titolo è “Di necessità virtù: educare in tempi ibridi: La pedagogia del rischio tra mondo reale e digitale”. La pubblicazione è corredata da materiali multimediali, sviluppati da Lukas Zangerle.
![“Di necessità virtù: educare in tempi ibridi: La pedagogia del rischio tra mondo reale e digitale](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2021/02/Unknown-3-1024x788.jpeg)
![“Di necessità virtù: educare in tempi ibridi: La pedagogia del rischio tra mondo reale e digitale](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2021/02/Unknown-3-1024x788.jpeg)
Il libro prende spunto sia dalla teoria delle intelligenze multiple, elaborata dallo studioso Gardner, sia dalla sfida implicita al momento storico che stiamo vivendo. Stando alla teoria gardneriana esistono più forme di intelligenza che si influenzano tra di loro e che devono essere allenate fin da piccoli. È tuttavia soprattutto quella legata alla sfera delle emozioni e della relazione con gli altri a richiedere tempi più lunghi di maturazione su cui peraltro si basano anche le competenze trasversali umane che ci accompagnano in ogni nostra attività.
Allenarsi da fin da piccoli ad affrontare situazioni imprevedibili
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Allenare a interpretare il mondo da prospettive e con linguaggi diversi, alla gestione delle proprie emozioni innanzi al rischio, all’imprevisto, all’indipendenza, allenare dunque alla fiducia in se stessi e al rispetto i piccoli di oggi. Loro sono i futuri cittadini del mondo di domani – la tesi del libro – è la miglior prevenzione per non farli trovare in pericolo, attrezzandoli in tempo a cavarsela, ovunque, con il ‘bello e il brutto tempo’. Obiettivo: superare le situazioni imprevedibili.
Italo-austriaca, bilingue, Silvia Toniolo è cresciuta, lei stessa, in diversi contesti linguistico-culturali dall’Europa, agli USA a Israele, Marocco e Turchia. Ed ha in prima persona sperimentato cosa significasse essere allenati a correre dei piccoli rischi e a sentirsi “a casa nel mondo” senza trovarsi in pericolo. Tutto questo grazie anche all’educazione lungimirante trasmessa della propria mamma, lei stessa ‘cittadina del mondo’, lavorando come export manager per un’importante azienda veneta, a vocazione internazionale.
Silvia Toniolo, laureata presso la Facoltà per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste e specializzata in didattica delle lingue straniere nonché formata in comunicazione interculturale presso l’Alpen Adria Universität di Klagenfurt. Dal 2001 è docente di tedesco presso il Centro Linguistico dell’Università di Trento. E ha trasformato la sua specificità professionale e il proprio vissuto personale sempre più in chiave interdisciplinare. Pronta ad abbracciare le sfide dei tempi ibridi che stiamo attraversando in cui anche le professioni diventano sempre più pluridimensionali. Essendo membro di vari team che spaziano dal mondo economico-giuridico alla formazione insegnanti, a quello della comunicazione ha occasione di confrontarsi costantemente con nuove sfide personali e professionali.
Toniolo: “Il cambiamento non è necessariamente destabilizzante”
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“Il cambiamento non è necessariamente destabilizzante, anzi, può essere un’ enorme risorsa. Un’occasione di sviluppo di empatia, di miglioramento di noi stessi, e, in senso più ampio, della società – spiega Silvia Toniolo –. Molto spesso proprio in seguito ai ‘cambi di programma’, le strade insolite e inaspettate, se abbiamo il coraggio di imboccarle, che ci portano a raggiungere mete inimmaginabili. E a scoprire nuovi mondi e modi di essere”.
Questo è accaduto anche durante la pandemia, quando da un momento all’altro sono crollate tutte le nostre certezze, le nostre comfort zones. E ci siamo trovati costretti a portare in rete attività che di solito svolgevamo in presenza, trasformando una ‘necessità’ di continuare a lavorare, studiare, stare in contatto in ‘virtù’ senza sprofondare nello sconforto dovevamo quindi non solo accogliere “il cambiamento”, ma imparare a gestirlo – aggiunge Toniolo -. La nuova sfida sta nell’imparare a gestire consapevolmente la compresenza online e offline di un mondo sempre più interconnesso in cui l’aspetto più importante rimane però la relazione umana che inizia da piccoli e ci accompagna da grandi”.
Il problema è come gestire questo cambiamento? Ci vuole preparazione, una certa elasticità mentale, consapevolezza e coraggio per educarci all’imprevisto ed educare i più piccoli ad affrontarlo con resilienza anziché subirlo. Come? Innanzitutto accompagnandoli a fare i primi passi da soli, abituandoli ad affrontare progressivi piccoli ostacoli, fungendo da buon esempio incoraggiandoli e supportandoli, per sviluppare la loro fiducia nelle proprie capacità e far sì che i rischi impliciti alla crescita non divengano pericoli che d’altronde sono quelli a cui ci esponiamo quando inevitabilmente da soli iniziamo a scoprire il mondo ‘reale’. Dobbiamo partire ben attrezzati, soprattutto dal punto di vista emozionale. ‘Con radici ben piantate e ali per volare’, per saper cavarcela da soli nel mondo reale come nel mondo virtuale”.
Anche il digitale per affrontare situazioni imprevedibili
![Silvia Toniolo](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2021/02/Unknown-2-1-1024x796.jpeg)
![Silvia Toniolo](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2021/02/Unknown-2-1-1024x796.jpeg)
Il connubio fra mondo reale e digitale è possibile. Ma dobbiamo essere consapevoli che gli strumenti tecnologici devono restare tali. E che non potranno mai sostituirsi a un’interazione autentica tra noi e gli altri, con cui co-costruiscono nuove realtà. Siamo noi a gestirli per prevenirne i pericoli e non viceversa. Comunicare con empatia mediante la voce, il movimento, la gestualità, gli sguardi, con l’incontro cortese e rispettoso dimostra, in diversi ambiti, che l’impatto umano è imprescindibile. Con uno sguardo consapevole, rivolto al futuro, si spalanca così una nuova porta per aumentare la potenzialità della comunicazione. In molti paesi è già the new normal che aumenta con consapevolezza le opportunità di crescita, di arricchimento culturale e sviluppo professionale; che ‘aumenta’ la presenza… non la toglie né sostituisce ma ri-definisce.
Toniolo ha inoltre scritto “Autostima e soft skills. Un salto oltre la comfort zone”, “#cittadinidelmondo si diventa. Una scelta di vita di oggi, domani e sempre”, oltre a manuali universitari per lo studio della lingua tedesca.