Una bomba esplosa durante uno dei più famosi concerti italiani. Il concerto del primo maggio con tutti i suoi partecipanti non si è potuto svolgere a Roma per evitare assembramenti di migliaia di persone. Fedez, come tutti gli altri artisti, si è esibito da una piccola piazza e altri da teatri deserti. La differenza tra Fedez e gli altri cantanti è che il rapper, famoso anche per essere il marito di Chiara Ferragni, si è lanciato in un monologo contro Governo e, soprattutto, Lega. Apriti cielo! I social sono impazziti tanto che persino la vice direttrice di Rai 3 ha cercato (inutilmente) di edulcorare il suo discorso.
Fedez e il Concerto
C’è molto Festival di Sanremo 2021 in questo Concertone che si apre con Alex Britti. Un live diverso, per la seconda volta in piena pandemia. Casa dell’evento non è la consueta piazza San Giovanni, simbolicamente “occupata” dall’Orchestraccia, ma la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, sempre a Roma. Cinquecento gli spettatori sulle tribune, invitati dalle rappresentanze sindacali. Tutti posti assegnati e adeguatamente distanziati per uno spettacolo, in diretta tv su Rai3 e in streaming su Rai Radio2, cominciato alle 16.30. A presentare una quarantina di cantanti e ospiti internazionali Ambra Angiolini e Stefano Fresi, con le incursioni di Lillo. «L’Italia si cura con il lavoro», lo slogan della giornata. Molti i contributi di lavoratori comuni tra una esibizione e l’altra.
Salvini attacca prima il concerto e punta Fedez
Matteo Salvini polemizza su Twitter: «Il “concertone” costa circa 500 mila euro agli italiani, a tutti gli italiani, quindi i comizi “de sinistra” sarebbero fuori luogo». In un video dice: «Sono curioso di vedere se stasera al concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil, che costa peraltro circa mezzo milione di euro ai cittadini italiani tramite la Rai, ci sarà qualche artista “de sinistra” che farà il solito comizio “de sinistra”, mancando di rispetto a chi paga il canone e alle lavoratrici e ai lavoratori che non hanno colore politico».
La replica
Facile pensare che nel mirino del leader della Lega ci sia Fedez, che infatti poco dopo gli risponde sempre su Twitter, scrivendo: «Io vado al concertone a gratis e pago i miei musicisti che non lavorano da un anno e sul palco vorrei esprimermi da uomo libero senza che gli artisti debbano inviare i loro discorsi per approvazione preventiva da voi politici. Il suo partito ci è costato 49 milioni di euro». Fedez ha invece denunciato su Instagram come la Rai gli abbia chiesto in anticipo cosa avrebbe detto sul palco: «È la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica – ha raccontato –. Approvazione purtroppo che non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei partiti e dei nomi e di edulcorare il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo Maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio».
Il live. Tanti artisti ma Fedez chiude i giochi
Sono diverse le location delle esibizioni e il loro valore simbolico. Significativo il momento dei Modena City Ramblers impegnati in Bella ciao da un capannone di Industria Italiana Autobus a Bologna.A scorrere sotto le immagini i dati che ricordano quanti lavoratori sono impegnati nel settore dell’Automotive e la loro importanza per l’economia italiana. Dopo, alla Cavea, spazio per i giovani partecipanti al concorso 1MNEXT Y-Not, Cargo (vincitori), Marte Marasco e Neno.
Chadia Rodriguez e Federica Carta portano sul palco il loro inno per le donne, Bella così. A fine esibizione, Chadia si toglie il top e resta con solo un cuore arcobaleno sui seni nudi. Sul palmo delle mani il loro messaggio contro l’omofobia: «Libera l’amore». E sono solo alcuni.
Il caso Fedez
Ecco il tanto atteso momento con Fedez. Si comincia con Problemi con tutti (Giuda) poi Bimbi per strada (Children). Segue il monologo, prima del quale il rapper ricorda le difficoltà che ha incontrato per portare il suo intervento su quel palco, «giudicato dalla vicedirettrice di Rai3 inaccettabili». La Rai con una nota però ha replicato dicendo che non c’è stata alcuna richiesta dei testi nè intento censorio: «Rai3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale – hanno precisato –. E’ fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta».
L’appello a Draghi
Nella prima parte del suo intervento Fedez si appella a Mario Draghi perché dedichi ai lavoratori dello spettacolo la stessa attenzione riservata al calcio: «Caro Mario, capisco che il calcio è fondamentale per il gran numero di lavoratori che coinvolge ma non dimentichiamo che il numero dei lavoratori nello spettacolo si equivale. Qualche parola in difesa di un settore decimato da questa emergenza e regolato da normative risalenti agli anni Quaranta non sarebbe male. Come si è opposto alla Superlega sarebbe gradito un suo intervento per il mondo dello spettacolo». Poi l’affondo sulla Lega per la sua opposizione al Ddl Zan, elencando frasi omofobe pronunciate o scritte da leghisti, con nomi e cognomi dei loro autori. Ne ha anche per gli antiabortisti, il senatore Pillon e il Vaticano che avrebbe investito in un’azienda che produce pillola del giorno dopo: «Non vi siete accorti che il nemico ce l’avete in casa». In conclusione, il brano Bella storia.
Dopo le canzoni Fedez smentisce la Rai e attacca con nomi e cognomi
Dopo la pubblicità si ricomincia con la sua partner sanremese Francesca Michielin che canta Cattive stelle per poi richiamare sul palco «il mio best friend, Fedez» per Chiamami per nome, seconda classificata all’ultimo Festival.
Al termine dell’esibizione, appreso della nota della Rai che lo smentirebbe, Fedez ha scritto su Instagram che ha registrato la telefonata: «Non penavo di dover arrivare fino a questo, ma evidentemente non c’è limite alla vergogna». E mette sui social il video con la registrazione. “Ecco le loro frasi omofobe”, dice riferito alla Lega,. Poi il Vaticano «Il Vaticano ha investito in una società che produce la pillola del giorno dopo». La sua lotta e quella telefonata che smentisce la Rai. «Ho lottato con per potermi esprimere liberamente». La Tv di Stato nega: «Mai chiesti i testi», ma lui mette online la registrazione della telefonata. Volete sapere come è andata? Guardate il video