La zona gialla ha dato una boccata d’aria a molti settori in difficoltà, uno tra i questi è quello dei musei a Nordest, o meglio della cultura e dell’arte. Il rapporto di Federcultura di fine 2020 riporta che oltre il 70% degli enti culturali ha subito un calo superiore al 40% e le prospettive per la ripresa non sono di certo ottimistiche: il 50% immagina una ridefinizione del proprio operato e oltre il 70% teme una riduzione dei fondi destinati al settore.
Tra non poche perplessità, i portoni e le biglietterie riaprono
Al di là delle disposizioni a livello centrale, sono da considerare le singole realtà locali legate molto spesso a dinamiche che vanno oltre le normative. A Verona, il sindaco Sboarina e la direttrice dei Musei civici Francesca Rossi hanno fisicamente – anche per dare una certa valenza simbolica – riaperto il portone del Museo di Castelvecchio dal 26 aprile. Riaprono i battenti anche la Casa di Giulietta, GAM, il Teatro Romano e la Galleria d’Arte Moderna, mentre l’Arena riaprirà – a grande richiesta – dal 4 maggio a seguito di alcuni lavori di restauro.
Musei a Nordest

Un forte segnale dopo settimane e settimane di stop, ma sono ancora molte le perplessità sul futuro come fa sapere il primo cittadino di Verona in un dichiarazione rilasciata ad una testata locale: “Spiace però constatare che si tratti di una rigidità imposta solo ad alcuni, con vincoli, che rendono, in molti casi, impraticabile la ripresa degli spettacoli. Ricordo che è ancora in vigore il coprifuoco alle 22, che impedisce lo svolgimento di qualsiasi evento serale, e la limitazione a mille accessi, a spettacolo in Arena. Le soluzioni servivano subito, oggi è tardi, per qualsiasi ulteriore ragionamento. La stagione delle riaperture e ripartenze è ora, la programmazione, realizzata negli scorsi mesi, da parte del Comune deve poter essere concretizzata, nella sua totalità, altrimenti ci ritroveremo, con tante idee e risorse investite e con pochi risultati concreti”.
Musei a Nordest: il caso Vicenza
A Vicenza invece rimane ancora chiuso il Museo del Gioiello. Unico in Italia interamente dedicato al gioiello e alla sua storia, non ha mai interrotto la vicinanza con l’utenza attraverso una serie di webinar online sulle collezioni. Per la riapertura ufficiale bisognerà attendere ancora. In questo caso rilevante è il legame da un lato con le attività di Italian Exhibition Gruop. E quindi i vari appuntamenti con la Fiera dell’Oro. Dall’altro con la programmazione delle mostre a rotazione che necessitano di ampi studi. Caratteristiche che, è bene ricordare, permettono una programmazione che non hanno mai mancato di incantare i visitatori.
Musei a Nordest. Venezia caso atipico

A Venezia invece il polo museale dei Musei Civici di Venezia ha preso decisioni differenti contando di undici musei. Infatti Palazzo Ducale e il Museo Correr apriranno ogni giorno della settimana rispettivamente dalle ore 10.00 alle 18.00 e dalle ore 11.00 alle 17.00. Mentre gli altri rimarranno aperti dal venerdì alla domenica secondo gli orari stabiliti da ogni singola sede. Nonostante il capoluogo di regione sia immancabile meta turistica, proprio le caratteristiche specifiche e la dislocazione delle varie sedi, il grande tema della sicurezza tenendo conto anche del tragitto per raggiungere il singolo museo e la natura stessa della Fondazione, sono fattori di cui è necessario tenere conto visto il periodo contingente.

Spostiamoci in Trentino
Ancora diversa la questione in Trentino. Musei e castelli aperti dal 26 aprile come da programma. Ma per riavvicinare cittadini e turisti, ecco che la giunta si riunisce e opta per il 2 maggio, prima domenica del mese, l’ingresso libero. Ad ingresso libero sarà anche l’entrata del Castello del Buonconsiglio, Castel Thun, Castel Beseno, del Mart, Muse, del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, del Museo Retico di Sanzeno, del Museo delle Palafitte di Fiavè, del Museo delle Palafitte di Ledro, del Museo Geologico di Predazzo, della Galleria Civica e dello Spazio Archeologico Sotterraneo a Trento.

Tocca al Friuli Venezia Giulia
Così anche Udine, dove nel fine settimana si opta per l’orario continuato e invece al mercoledì l’ingresso sarà gratuito. A dare il via è stata la mostra “Vienna 1900. Grafica e design” allestita a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia, aperta dal 26 aprile tutti i giorni dalle 10 alle 18 e la mostra “Sandro Miller Malkovich Malkovich Malkovich! Homage to Photographic Masters al Magazzino delle Idee di Trieste, giusto per citarne alcune.
Un consiglio per visitare i musei a Nordest
Linea comune e generalmente messa in atto per contingentare gli ingressi e garantire le riaperture in sicurezza, è la politica della prenotazione e dell’acquisto dei biglietti online. È consigliabile quindi consultare il sito del comune di riferimento o della sede museale di interesse per garantirsi l’ingresso. In questo modo si potrà quindi tornare ad ammirare quanto di buono e bello la cultura dei nostri luoghi può offrire. Confidando di non dover più rinunciare alla cultura contando sulla collaborazione di tutti.