“La bella estate”. Era il 1950 quando Cesare Pavese vinse con questo romanzo il Premio Strega. L’ultimo suo grande trionfo. Appena due mesi dopo, il suicidio in una camera d’albergo a Torino. L’inquietudine esistenziale, i suoi amori sfortunati, una vita che sembra un romanzo. Profondi tormenti così attuali anche nel terzo millennio. Il Premio Strega è protagonista della prima classifica di agosto con un blasonato primo posto.
Sull’onda di Pavese entriamo alla Lovat
Andiamo subito a scoprire l’orientamento del pubblico questa settimana grazie al medagliere elaborato come sempre dalla Libreria Lovat, faro letterario del nordest. Due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Punto d’incontro per gli appassionati, con eventi imperdibili: Lovat Lab (per unire lettori e scrittori) Carta Straccia (dedicato ai più piccoli), Lovat Café con le iniziative gastronomiche. Ecco i primi dieci titoli:
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- Di Pietrantonio – L’età fragile – Einaudi
- Ardone – Grande meraviglia – Einaudi
- Gotto – Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Mondadori
- Giannone – La portalettere – Nord
- Augias -La vita si impara – Einaudi
- Vargas – Sulla pietra – Einaudi
- Bussola – La neve in fondo al mare – Einaudi
- Recchia – Tutta la vita che resta – Rizzoli
- Gotto – Quando inizia la felicità – Mondadori
- Gold – Dieci secondi – Longanesi
Il premio Strega sempre al vertice
Sempre in vetta Donatella Di Pietrantonio Premio Strega 2024: L’età fragile (Einaudi). La scrittrice vive a Penne in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Nel 2017 ha vinto il premio Campiello con L’Arminuta. (termine dialettale traducibile con la ritornata o la restituita). Ma è possibile identificare un’età fragile? Per Donatella Di Pietrantonio non esiste un’età senza paura, siamo fragili sempre, da genitori e da figli. Quando dobbiamo ricostruire e quando non sappiamo neppure dove gettare le fondamenta.
Al secondo gradino Viola Ardone
La classifica questa settimana ha uno spessore interessante anche nei profili dei protagonisti o meglio delle protagoniste, in seconda posizione un’altra scrittrice, la napoletana Viola Ardone laureata in lettere ed esperta di editoria. Dopo il successo internazionale dei suoi romanzi: Il treno dei bambini e Oliva Denaro, torna ai vertici del medagliere con Grande meraviglia (Einaudi). L’attraente sostantivo del titolo allude al cognome di un giovane psichiatra: Fausto Meraviglia. È impegnato sul fronte dei diritti dei malati nel periodo in cui la legge Basaglia, approvata qualche anno prima, prevedeva di chiudere i manicomi. Anche Fausto Meraviglia si batte per questo e prenderà una decisione importante e impegnativa che scopriremo leggendo queste pagine.
Dalla meraviglia, al meraviglioso
Plauso allo scrittore torinese e cittadino del mondo Gianluca Gotto in classifica con ben due titoli. Cominciamo da quello sul podio in terza posizione: Succede sempre qualcosa di meraviglioso” (Mondadori). Un racconto di viaggio che è anche la storia di una rinascita attraverso la ricerca della felicità come stato d’animo, pace interiore e leggerezza. Il protagonista è un ragazzo che vede crollare tutte le certezze fino a perdere il desiderio di vivere, ma il destino gli fa incontrare in Vietnam una persona fuori dal tempo che gli cambierà la vita. Grazie alla sua natura di nomade digitale, Gianluca Gotto affascina il lettore con le sue esperienze che si trasformano in emozioni da condividere. Ha vissuto molto in Australia e Canada, scrive i suoi reportage mentre gira per il mondo. Ha un blog molto seguito con il quale condivide insegnamenti zen ed esperienze personali. “Mangia Vivi Viaggia”. In classifica questa settimana anche con il suo ultimo lavoro: Quando inizia la felicità (Mondadori), sottotitolo: di domande, nascite e rinascite.
La portalettere resiste
Tra i titoli più amati dal pubblico ritroviamo il Premio Bancarella 2023, rivelazione della stagione letteraria: La Portalettere (Nord) della scrittrice originaria di Lecce Francesca Giannone.
Augias a metà classifica
Al quinto posto il grande Corrado Augias: La vita s’impara (Einaudi). Il giornalista e scrittore racconta l’avventura della sua vita. L’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, il dramma dell’occupazione tedesca, i primi passi nel mondo del giornalismo con programmi che cambieranno il volto della narrazione televisiva come “Telefono giallo” “Città segrete” “Babele”. La vita s’impara scrive Augias, soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile.
Fred Vargas non perde posizioni
Sempre nel palmarès la regina del noir francese Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau. Attrae molto l’inquietudine di questa storia, un mosaico di efferati omicidi che sconvolgono la Bretagna: Sulla pietra (Einaudi). Il giallo inizia con la morte di un guardiacaccia ucciso con due coltellate al torace. Dopo Il morso della reclusa, Fred Vargas ripropone un personaggio molto amato, lo svagato commissario del XIII arrondissement di ParigiJean-Baptiste Adamsberg.
Spicca Bussola
L’essere umano così diverso e misterioso! Ecco che torna la fragilità esistenziale, ma questa volta appartiene all’adolescenza, a ragazzi che rifiutano il cibo o si fanno del male, un mondo parallelo indecifrabile nonostante il legame genitoriale crei l’illusione di poter accedere nelle stanze segrete dell’inconscio. Colpisce nel segno lo scrittore veronese Matteo Bussola: La neve in fondo al mare (Einaudi). Una lunga permanenza in classifica che conferma la passione dei lettori per le sue tematiche ricche di suggestioni. Un padre e un figlio in una stanza, in un reparto di neuropsichiatria infantile.
Il ritorno
Come lettrice sono un’appassionata di copertine e questa è davvero affascinante. Torna in classifica: Tutta la vita che resta (Rizzoli), di Roberta Recchia. Un romanzo definito dalla critica, prezioso e dolcissimo, doloroso e accogliente e anche un esordio magnetico. La storia ha un incipit nella Roma degli anni Cinquanta, la stabilità di una famiglia verrà compromessa dall’uccisione di una splendida sedicenne, l’adorata figlia Betta. Implicazioni psicologiche sullo sfondo di un’indagine ostacolata da omissioni e pregiudizi. La scrittrice romana Roberta Recchia è laureata in Lingue e Letterature Europee e Americane. È una grande appassionata di cinema. Questo è il suo primo romanzo, in corso di pubblicazione in quattordici Paesi.
La novità
Chiusura in bellezza con la novità della classifica: Dieci secondi (Longanesi) di Robert Gold. L’autore britannico, nato nello Yorkshire, vive attualmente a Putney, località nei pressi di Londra che ha ispirato il sobborgo dove sono ambientati i suoi romanzi, l’immaginaria Haddley. I numeri rappresentano un motivo conduttore della sua narrazione: I dodici segreti, Gli undici inganni. Alto tasso di suspense per uno scrittore diventato subito un caso letterario internazionale, il più venduto nel Regno Unito. Protagonista dei suoi racconti, il giornalista investigativo Ben Harper. L’incipit del nuovo romanzo Dieci secondi è certamente intrigante: tutto comincia con una cena di compleanno tra giornalisti in un ristorante affacciato sul Tamigi. Una serata tra vino e buona cucina che si trasforma presto in un incubo quando Madeline, una collega del gruppo, scompare non facendo più ritorno a casa. Sembra scomparsa nel nulla, quando arriva un messaggio inquietante. Sarà Ben ad indagare, Madeline è il suo capo e molti anni prima aveva seguito una vicenda molto spinosa che coinvolgeva persone insospettabili.
Buona e inquieta lettura!
Dott.ssa Elisabetta, la lettura aiuta a dimenticare il caldo che ci opprime. Vedo con piacere che le Librerie Lovat registrano un nuovo successo nelle vendite del libro di Donatella Di Pietrantonio e concordano con la critica che le ha assegnato il Premio Strega 2024. Al di là della vicenda che dà contenuto al libro L’età fragile, l’autrice ha spiegato che il romanzo vuole essere come una sorta di metafora della vita. Purtroppo nella realtà sono accaduti troppi fatti di cronaca che possono sembrare simili a quelli che danno sostanza al racconto, ma è importante non abbassare mai la guardia e sostenere le vittime nella speranza che ci sia sempre rispetto per gli altri. Non vorrei che i fatti di cronaca che leggiamo ogni giorno diano lo spunto per altri racconti verosimili.