Vi fidereste di una cartomante che fuori da un supermercato vi promette di esaudire un vostro desiderio? Le credereste se vi dicesse che per poter far parlare le carte del suo mazzo (carte che contengono solo disegni senza contesto, né numero, né semi) dovete piantare su un assicella nove chiodi nel giro di tre mesi ma solo dopo aver stretto nuove relazioni, una per chiodo, costringendovi così a uscire dalla vostra solitudine?
Lilith crede alla cartomante
Lilith, la protagonista principale del libro Lilith e Lola. Diciotto racconti per una storia, di Elianda Cazzorla pubblicato da qualche mese per i tipi di Iacobelli editore, lo fa, se dobbiamo credere ai nove capitoli che si articolano nella narrazione. Non viene esplicitamente detto, eppure, dal momento che il desiderio espresso è quello di rivedere le sue compagne di classe, delle quali da molti anni non sa più nulla, e che i capitoli richiamano nel titolo i loro nomi, Lilith è riuscita nell’intento di tener fede alla promessa fatta a Lola, la cartomante.
Il fantastico dunque irrompe nella sua vita e la narrazione procede colorando il realismo con nuances magiche.
La cartomante aveva ragione
In questo romanzo corale le vite di Anna, Marina, Lucia, Zoe, Arianna, Emma, Luisa e Mimma si rivelano attraverso due racconti per ciascuna e rappresentano e condensano, in qualche modo, esperienze, situazioni, scelte di vita nelle quali molte donne potrebbero riconoscersi. Un universo femminile composito e complesso, fatto di amori difficili, di incontri insoddisfacenti, di malattie del corpo e della mente, di maternità sofferte, di struggenti malinconie, di ricordi e rimpianti.
Le storie
Anna ha l’intelligenza di riconoscere il desiderio di possesso del ragazzo che ama e che dice di amarla e si salva in tempo. In Marina è il corpo a diventare protagonista, prima nel lungo travaglio per il primo figlio, poi nel gestire l’insonnia che le impedisce di rilassarsi per dormire. Lucia deve affrontare la sua identità sessuale e la difficoltà di farsi accettare nella diversità. Zoe si perde nel ricordo dell’attesa del marito in un hotel affacciato su un lago, quasi premonizione della morte improvvisa che lo coglierà proprio in un albergo.
Arianna deve battersi per la custodia delle figlie in vista del divorzio, davanti a un giudice che non le perdona di essere una scrittrice distratta e forse non troppo diligente con le bambine. Emma, che ha subito il furto della borsa perdendo oggetti a lei molto cari, percepisce il cancro che la colpisce poco dopo come un furto ulteriore, un furto di vita. Luisa si trova ad affrontare la fine di un amore e nel ritrovare dopo trent’anni un uomo con il quale ha condiviso una missione di solidarietà in Nicaragua, si trova nuovamente sola.
Mimma è vittima di una depressione che l’ha portata pian piano nel vortice della malattia mentale che non le dà tregua. I destini di queste donne si intrecciano, procedono paralleli e a volte divergono per poi unirsi di nuovo, come se le loro vite fossero una sola, sfaccettata come in un caleidoscopio che scompone e ricompone le immagini.
la magia della cartomante
Anche Lilith si svela con due paragrafi che compongono il primo capitolo, come se attraverso la magia della cartomante potesse ritrovarsi così come desidera fare con le sue compagne di classe perdute da troppo tempo.
La scrittura di Elianda Cazzorla, ricca di dettagli e di immagini, di accostamenti originali e sorprendenti, di metafore mai banali, procede limpida ed elegante, con una preferenza spiccata per il ritmo sincopato e le frasi brevi che danno incisività alla narrazione. Nel dare voce alle sue protagoniste cambia sapientemente registro e respiro, caratterizzando così con efficacia le diverse personalità.
L’autrice
Elianda Cazzorla è di Monopoli, nata a Bari, vive a Padova. È giornalista. Laureata in Filosofia del linguaggio, insegnante di Lingua e letteratura italiana, per ventitré anni, nel liceo artistico di Padova, negli altri anni a Belluno e provincia, docente a contratto nelle università di Padova, Venezia e Verona. Con Giovanna Vignato e Guido Galesso ha curato l’antologia Fabula in 5 volumi, pubblicata nel 1999 da Bruno Mondadori. Ha realizzato raccolte di poesie e racconti nei laboratori di “Immagine e Scrittura” con i suoi studenti, ultima raccolta: Nel mare di Odradec.
Per otto anni, dal 2011 al 2019, ha guidato la redazione del giornale scolastico Web con La Repubblica – Scuola, pubblicando gli articoli dei suoi studenti. Ha collaborato alla realizzazione di Un anno di storie, edito dalla Cleup, Padova, per gli anni 2019, 2020, 2021. Nelle Le stanze del grano, edito da Laurana, Milano, maggio 2020, c’è il suo racconto: Temporale. Il suo primo romanzo, Isolina, un martedì, Iacobelli, 2019, è nato sulle pagine di CarteSensibili, con cui collabora mensilmente dal 2015. Il secondo, Tela di Taranta, Iacobelli, 2021. Scrive istantanee, articoli e racconti in Letterate Magazine, Leggendaria, Cultweek. Sito web : https://eliandagroup.wordpress.com/
La recensione scritta da Annalisa Bruni ha centrato l’obiettivo. Ha colto ciò che anima la scrittura della raccolta di “Lilith e Lolla”: il desiderio di portare sulla pagina storie di donne diverse, con voci diverse, in atteggiamenti diversi. Il vivere di ognuna che diventa un modus vivendi universale! Grazie per le parole e i pensieri cercati!
🙂