“Al centro esatto della corona di tronchi che componevano l’albero, Spechis si piantò. Pallido, gli occhi sgranati fissi a terra. – Madre santa, – mormorò.” Un magnifico albero secolare e un delitto misterioso i presupposti per una storia piena di suggestioni, balzata in una settimana dal decimo al primo posto. Protagonista la scrittrice siciliana Cristina Cassar Scalia.
Viaggiando con i libri entriamo alla Lovat

Se vi piace viaggiare, leggere è il sistema migliore per essere ovunque diventando padroni del tempo e dello spazio. Andiamo allora nel nostro luogo preferito la Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest grazie alle belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Sono molti gli eventi che Lovat promuove e sempre accolti con entusiasmo dal pubblico: Lovat Lab (per unire lettori e scrittori) Carta Straccia (dedicato ai più piccoli), Lovat Café con le iniziative gastronomiche.
Ecco la classifica di questa settimana:
- Cassar Scalia – Il castagno dei cento cavalli – Einaudi
- Giannone – Domani, domani – Nord
- Gotto – Quando inizia la felicità – Mondadori
- Vargas- Sulla pietra – Einaudi
- Bussola – La neve in fondo al mare – Einaudi
- Guerra – Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher – Rizzoli
- Gentile – Tutto il bello che ci aspetta – Feltrinelli
- Giannone – La portalettere – Nord
- Pellai – Allenare la vita – Mondadori
- Di Pietrantonio – L’età fragile – Einaudi
In testa in Sicilia

Alla Sicilia il blasone del podio: Il Castagno dei cento cavalli (Einaudi), di Cristina Cassar Scalia, scrittrice originaria di Noto che vive e lavora a Catania come medico oftalmologo. Ha raggiunto subito il successo internazionale grazie ai suoi romanzi trasformati anche in una fortunata serie televisiva. La protagonista è un vicequestore di nome Vanina Guarrasi impegnata costantemente a risolvere storie inquietanti e piene di misteri. Un genere noir molto apprezzato dal pubblico e ricco di elementi suggestivi come in questo nuovo romanzo dove ai piedi di un castagno secolare viene ritrovato il corpo di una donna brutalmente assassinata. Indagine molto difficile perché non ci sono notizie sulla vittima, sembra quasi senza passato. Una vittima che sembra un fantasma senza storia uccisa sotto un albero che ha una storia millenaria. Il Castagno dei cento cavalli è l’albero più famoso dell’Etna, tra i più grandi e antichi al mondo, tra i 2000 e i 4000 anni. Deve il suo nome a una leggenda: si narra che la regina Giovanna I d’Aragona abbia trovato rifugio sotto le sue fronde durante un violento temporale assieme ai suoi cento cavalieri. Il diametro della chioma del castagno è di oltre 100 metri. Campeggia trionfalmente anche sulla bellissima copertina del libro. “Più che sotto un albero pareva di essere dentro un bosco” esclama uno dei personaggi del romanzo.
Dalla Sicilia alla Puglia in un firmamento talentuoso tutto al femminile

Continua il clamoroso successo di Francesca Giannone, autrice originaria di Lecce vincitrice del Premio Bancarella 2023 con La Portalettere. Le sue storie originali coinvolgono il lettore come in questo nuovo romanzo Domani, domani (Nord). La storia di una passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella. Incipit nel Salento del 1959, Lorenzo e Agnese hanno perso tutto ciò che hanno di più importante: l’antico saponificio di famiglia, una fabbrica che profuma di talco ed essenze floreali. La vendita dell’azienda implica l’arrivo di un nuovo e arrogante padrone che cambierà la vita e le aspettative dei protagonisti. Un destino che li porterà su strade imprevedibili. Entrambi faranno una scelta che è anche alla base della domanda che troviamo nel sottotitolo: “Possiamo scegliere il destino o è il destino che sceglie noi?”. Sarà anche questo un successo clamoroso come la storia della portalettere? Come avrete notato questa settimana Francesca Giannone è in classifica anche con il suo primo romanzo.
Gotto scende al terzo posto

Sempre sul podio in terza posizione Gianluca Gotto: Quando inizia la felicità (Mondadori), sottotitolo: di domande, nascite e rinascite.Scrittore torinese, ma cittadino del mondo, grande viaggiatore compone articoli e romanzi mentre viaggia. Nel suo nuovo saggio condivide le domande che lo hanno accompagnato nel corso della vita. Momenti difficili, fragilità, sogni realizzati attraverso l’incontro con il buddhismo, l’amore per Claudia, la gioia della paternità. Un diario di viaggio ricco di suggestioni e consigli per scoprire la serenità della nostra esistenza. Gianluca Gotto a vent’anni si trasferisce in Australia e poi in Canada. Appassionato di Oriente, ha un blog molto seguito: “Mangia Vivi Viaggia” con il quale condivide insegnamenti zen ed esperienze personali.
Torna Vargas

Attesa da sei anni, torna in libreria la regina del noir francese Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau. Un bel groviglio di efferati omicidi che sconvolgono la Bretagna: Sulla pietra (Einaudi). Il giallo inizia con la morte di un guardacaccia ucciso con due coltellate al torace. Dopo Il morso della reclusa, Fred Vargas ripropone un personaggio molto amato, lo svagato commissario del XIII arrondissement di Parigi Jean-Baptiste Adamsberg.
Navighiamo subito verso le novità assolute che brillano ancora una volta a nordest

La neve in fondo al mare (Einaudi) di Matteo Bussola. L’autore veronese torna nelle classifiche degli autori più amati con un tema carico di suggestioni, un padre e un figlio in una stanza, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Una storia toccante che affronta la fragilità adolescenziale. L’autore indaga sull’argomento con grazia e delicatezza. In questo reparto ci sono adolescenti che rifiutano il cibo o si fanno del male, un mondo parallelo indecifrabile che deve rammentare a tutti che ogni essere umano è un mistero a volte impossibile da decifrare nonostante il legame genitoriale crei l’illusione di poter accedere nelle stanze segrete dell’inconscio. Matteo Bussola è un talento multiforme, non solo scrittore, è fumettista e conduttore radiofonico. Si è laureato in architettura a Venezia. Lavora per diverse case editrici di fumetti in Italia e all’estero. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore entrando nello staff di disegnatori della serie Adam Wild.
Sempre nel medagliere la “Bridget Jones del Nordest”, Alice Guerra

Con ironia e talento costruisce un giallo avvincente sulle orme di una celebre investigatrice: Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher (Rizzoli). Sottotitolo: Un giallo (più o meno). Un mistero. Due indagini. Tre musi da can. Influencer molto seguita sui social è laureata in Comunicazione. Incipit: Luigino, novantenne di Mestre che vive in compagnia delle sue galline, un giorno sparisce senza lasciare traccia. Ad indagare sul caso, un commissario siciliano. Ma la vera investigatrice è una ragazza di nome Alice autoproclamatasi “l’influencer di Mestre”. Alice utilizza come modello ispiratore, Jessica Fletcher. I principi della Signora in giallo sono infallibili. Eccone uno: “Anche la tua amica può essere un’assassina.
Resiste Lorenza Gentile

Una scrittrice milanese molto amata dal pubblico, Lorenza Gentile: Tutto il bello che ci aspetta (Feltrinelli). La protagonista è una trentenne convinta di non aver combinato ancora niente di buono nella vita. Per esorcizzare la situazione una notte fugge da Milano verso un paesino nel cuore della Puglia, luogo dove è cresciuta. Poco prima di arrivare in paese il motore della macchina si guasta, quasi a sottolineare il precipitare sfortunato degli eventi. E se fosse proprio questo imprevisto a cambiarle la vita in meglio?
Qual è il vero compito di un genitore che deve affrontare grandi sfide educative?

È giusto cercare di assecondare tutte le richieste dei propri figli e come riconquistare autorevolezza acquisendo un importante ruolo genitoriale? In classifica un saggio che apre nuovi orizzonti su questo tema complesso facendo luce sull’emergenza educativa contemporanea e offrendo una serie di suggerimenti pratici: Allenare alla vita (Mondadori) di Alberto Pellai. “Un libro per tornare a essere adulti autorevoli e consapevoli del proprio ruolo educativo”. Alberto Pellai è medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Nel 2004 il Ministero della salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica. I suoi libri dedicati a genitori, educatori e ragazzi sono diventati subito dei bestseller. Ne citiamo uno dal titolo molto bello: I papà vengono da Marte, le mamme da Venere, scritto con Barbara Tamborini.
Chiusura in bellezza

Chiudiamo in bellezza perché in classifica troviamo anche la vincitrice del Premio Strega 2024 assegnato il 4 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma: Donatella Di Pietrantonio: L’età fragile (Einaudi) La scrittrice vive a Penne in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Nel 2017 ha vinto il premio Campiello con L’Arminuta. Per Donatella Di Pietrantonio non esiste un’età senza paura, siamo fragili sempre, da genitori e da figli. Quando dobbiamo ricostruire e quando non sappiamo neppure dove gettare le fondamenta. Nel suo discorso di ringraziamento per il premio ha sottolineato che continuerà a dare voce ai diritti per i quali da sempre si è impegnata, diritti che non possiamo mai dare per scontati.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie per questo aggiornamento settimanale sulla letteratura più richiesta dai lettori nelle accoglienti Librerie Lovat. Leggendo il suo argomentato articolo mi sono venute in mente due considerazioni. La prima è che gran parte degli autori letti sono italiani e questo è anche un sostegno alla nostra editoria, quella meno commerciale, inoltre si sviluppano percorsi narrativi più legati alla nostra cultura e territorio. La seconda considerazione è sulla professione degli autori. Mi sto convincendo che la Facoltà di Medicina e Chirurgia sia una facoltà umanistica, dove si impara a scrivere. Anche nel passato abbiamo avuto autori medici, ma oggi ci sono tre scrittori in classifica con questa laurea: Alberto Pellai, Cristina Cassar Scalia, Donatella Di Pietrantonio. Di quest’ultima, vincitrice del Premio Strega, ho ascoltato dei servizi giornalistici e il suo racconto L’età fragile appare carico di elementi tragici e psicologici. Si parte da un terribile fatto di cronaca accaduto nelle campagne abruzzesi e contemporaneamente si presenta il rapporto tra una figlia e una madre dopo il rientro della giovane da Milano. In genere queste storie, che hanno alla base sempre fatti che possiamo definire noir, godono sempre di un grande pubblico.