Le affinità elettive sono il miglior ingrediente di una grande storia d’amore. Venezia è il luogo ideale per celebrare questa alchimia. C’è tanta passione tra le pareti di un museo, l’ho scoperto alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro durante la presentazione alla stampa della Donazione Gemma De Angelis Testa celebre collezionista e moglie del “principe dei creativi” Armando Testa. La raccolta si compone di 105 opere realizzate dai protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale, selezionate appositamente per la donazione al Comune di Venezia e che possiamo ammirare nei saloni di Ca’ Pesaro.
Un prezioso nucleo è costituito da diciassette capolavori di Armando Testa (1917-1992) con opere celeberrime dagli anni Cinquanta in poi, universo immaginifico che ha rivoluzionato il concetto di messaggio estetico.
Gemma De Angelis ospite d’onore
Gemma De Angelis è stata ospite d’onore a Ca’ Pesaro per la presentazione alla stampa dell’intera collezione. Ha raccontato emozionata di dovere molto a Venezia. In questa città ha conosciuto l’uomo che poi diventerà suo marito. È il 1970 e in laguna arriva il mitico Armando Testa, artista grafico e pubblicitario. Un segno del destino: lei partecipa come modella al Festival della Pubblicità, lui la invita a vedere la Biennale. Sboccia l’amore unitamente alla passione per l’arte contemporanea, Gemma De Angelis diventerà una delle più importanti collezioniste italiane e questa raccolta donata a Ca’ Pesaro annovera le firme più significative a livello internazionale.
Una passione
Il mio approccio con l’arte è sempre empatico, quando visito una mostra scelgo subito un’opera che virtualmente vorrei portarmi a casa. Il giorno dell’inaugurazione ho trovato quella più adatta al mio spirito di bevitrice seriale di cappuccini: “One cup of Cappuccino then I go” di Paola Pivi, un leopardo strepitoso che si aggira tra centinaia di tazzine. Vorrei avere la stessa eleganza sinuosa quando entro in pasticceria.
Grazie a Gemma De Angelis tanti artisti oltre Armando Testa
Una primavera di grande effetto per Ca’ Pesaro, questa donazione è la più importante dai tempi del lascito “de Lisi Usigli” avvenuto nel 1961. Nomi prestigiosi dell’arte moderna e contemporanea, come Rauschenberg, Cy Twombly, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Mario Schifano. E ancora, le sculture di Tony Cragg ed Ettore Spalletti, le suggestioni di Marina Abramović e Marlene Dumas. Le inquiete atmosfere di Julian Schnabel, Anselm Kiefer, Bill Viola, Anish Kapoor. Dall’Arte povera alla Transavanguardia, il corpus consolida la vocazione di Ca’ Pesaro verso il contemporaneo.
Il grande Armando Testa
La Collezione è arricchita dalle opere appartenenti al lavoro pubblicitario di Armando Testa, maestro delle arti visive che ha saputo incantare con le sue creazioni innovative e surreali come Punt e Mes, “Caballero & Carmencita” il misterioso pistolero messicano che dice alla sua bella: “chiudi il gas e vieni via”, tutte icone entrate nella storia dell’immagine come Digestivo Antonetto, Pirelli, potente simbiosi tra elefante e pneumatico.
Gemma De Angelis Testa ha confidato che era arrivato il momento di dare un futuro alla collezione lasciandola a un museo veneziano
Prospetta l’idea a Gianfranco Maraniello che all’epoca non era ancora direttore del Polo Museale di Milano ed è lui a suggerire di coinvolgere l’allora direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli. È così che il sogno si trasforma in realtà.
“L’esposizione, ha sottolineato Elisabetta Barisoni responsabile di Ca’ Pesaro, celebra la passione e l’occhio della straordinaria collezionista”.
“Un regalo dall’immenso valore – ha affermato il sindaco Luigi Brugnaro – ed è per questo che, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, ho voluto omaggiare la signora De Angelis Testa con un leone d’oro nella sala consiliare di Ca’ Farsetti”.
La felicità di Mariacristina Gribaudi davanti a Gemma De Angelis
“L’arrivo della donazione De Angelis Testa conferma quanto la Fondazione Musei Civici sia stata in grado, nel corso degli anni, di diventare interlocutore e attrattore di importanti mecenati. La nuova acquisizione apre inoltre una nuova era della Galleria di Ca’ Pesaro, poiché ne caratterizza le collezioni secondo nuovi equilibri che spostano il peso verso l’arte contemporanea”, ha evidenziato Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione MUVE.
L’innovazione di Armando Testa
Armando Testa, da autentico innovatore, negli anni ’70 sperimenta la tecnica del fotocolor, nobilita l’arte del fotomontaggio, compone e scompone l’immagine, possiede la vera capacità di meravigliare. Come avrebbe giudicato la Venere di Open to meraviglia realizzata dal grande gruppo che porta il suo nome? Sin troppo semplice dire che è brutta e deprimente. Da italiani siamo molto allenati alla bellezza, ma non assuefatti. In questi giorni l’Agenzia pubblicitaria ha acquistato una pagina sul Corriere della Sera per ringraziare di tutto il clamore suscitato, puntualizzando che il video tanto contestato perché realizzato con paesaggi e vini sloveni non era ancora quello ufficiale: “La Armando Testa ringrazia, e Venere con noi. Erano più di 500 anni che non si parlava di lei così tanto. Se non è meraviglia questa”.
Perchè Gemma De Angelis ha scelto Ca’ Pesaro
Allora salutiamoci con l’autentica bellezza di un palazzo barocco affacciato sul Canal Grande progettato da Baldassarre Longhena. Chi entra per la prima volta a Ca’ Pesaro comprende subito il fascino di questo luogo. All’ingresso campeggia il volto di Giuditta II (Salomè) di Gustav Klimt conservata in una delle sale. Esposta alla IX Biennale nel 1910, venne acquistata dal Comune di Venezia diventando il simbolo della Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Sarà per colpa dell’attrazione fatale o della “sindrome di Stendhal” ma è spesso oggetto di polemiche legate all’ipotesi di una sua vendita, ma senza questa creatura della Secessione viennese abbigliata con arabeschi, il museo perderebbe l’icona drammatica e sensuale che racchiude tutto l’oro di Klimt e tutto l’oro del mondo.
LA DONAZIONE GEMMA DE ANGELIS TESTA
Venezia, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Secondo piano
22 aprile – 17 settembre 2023
Dott.ssa Elisabetta grazie per questo articolo presentato con classe e una leggera autoironia. Mi ha fatto sorridere quando vorrebbe essere simile al leopardo che si aggira tra centinaia di tazzine quando visita una pasticceria. Lei ha classe sempre, sia quando scrive, sia quando si muove. Complimenti alla Signora Gemma De Angelis per aver scelto di donare la sua splendida collezione ad una Città che fa della cultura e del bello una delle ragioni d’esistenza. I Caroselli di Armando Testa, le immagini che accompagnavano i prodotti propagandati sono ben saldi nei nostri ricordi, si vede che fu una pubblicità efficace. Per questo motivo, questa arte legata alla economia e alla divulgazione merita di essere conservata e ammirata per la creatività e per la capacità di condizionare anche i nostri comportamenti. Venezia è la Città votata a far conoscere l’arte in tutte le sue forme.