Maurizio De Nardi lo conoscono tutti nel paese di Cordignano, comune trevigiano di 7000 anime posto alle pendici delle Prealpi del Cansiglio, ai confini con il Friuli. Lui è conosciuto per la sua Trattoria Coan che, insieme alla moglie Maria Giust e al cognato Vittorio, conduce dal 1988. Non solo, Maurizio è un tipo talmente esuberante per la sua simpatia e ironia al punto che anche i giornali stranieri hanno scritto di lui, andremo a scoprirlo tra poco. E vale la pena di entrare nella sua trattoria e mangiare quello che hanno a disposizione, qui non c’è il “servizio à la carte”.
Maurizio e la trattoria Coan
La trattoria Coan esiste da oltre un secolo e mezzo, chi entra in questo locale strano e contorto, con un tavolo imbandito appiccicato al soffitto, vede che molto poco è cambiato rispetto a una volta.
Compresi i cibi e le vivande come la trippa in umido, la pasta e fagioli tiepida che si mangia anche d’estate, le zuppe, le tagliatelle di casa, le patate, l’oca, il capriolo con polenta (più avanti abbiamo la ricetta), l’anatra e lo spezzatino con i “carletti” (se si va a mangiare da Coan a primavera).
La banda di Maurizio
Nella foto Maurizio è colui che ha il mestolo in mano. Poi c’è la sempre presente in sala Maria Giust, sua moglie, che nel 1988 insieme al fratello Vittorio e a Maurizio, ha preso in mano l’attività che papà Sante e mamma Santina Poletto negli anni ’60 avevano rilevato dai Coan, gli zii di Sante.
“Questo è un paese tutto da vivere – dice Paolo Poletto, il giovane ma sempre attivo presidente della Pro Loco di Cordignano – la simpatia della gente vi fa vivere una bella esperienza, a partire dal Parco dei Carbonai sino alle tipicità gastronomiche”.
Maurizio, ci racconti di lei
“Sono nato all’estero (a Monaco in Germania) dove ho vissuto parecchi anni, sono andato in America, ho girato mezza Europa soffermandomi nei paesi del nord, soprattutto Belgio. Ora sono qui.
La sua giovinezza?
Sono sempre stato un bambino spigliato e mi piaceva conoscere il mondo e la gente. Ho frequentato la scuola alberghiera di Monaco, poi sono entrato a lavorare in un ristorante 5 stelle sempre di Monaco. Sono arrivato in Italia e vendevo scarpe nei litorali, poi ho fatto catering da Celeste a Montebelluna. A militare avevo conosciuto Vittorio Giust che diventerà mio socio: è il fratello di mia moglie Maria. Grazie a lui ho trovato (e sposato) Maria che mi aiuta in sala mentre suo fratello è in cucina.
Oltre alla passione per la sua trattoria, ha qualche hobby?
Nutro, da quando sono nato, la passione per le moto, oltre che ad avere due cani. Ho una Harley Davidson e mi piace con la compagnia a girare, magari portandomi la mia “Bar-bara”!
Cos’è?
Ma lo dice il nome: Bar bara! Una bara che aperta diventa un banco bar con all’interno vino, bibite, liquori e bicchieri. La bara mi è stata offerta dallo “sponsor” del paese che si chiama Giuseppe Zanette , lui ha una ditta di pompe funebri, è mio amico. Questa idea mi era venuta quando volevo un carrello per la mia moto per portare i miei due cani in giro, questo tipo di carrello è usato parecchio in Germania. Poi ho incontrato il mio amico Beppe che mi ha dato questa idea: di mettere le ruote nella bara e di adibirla a bar e girare poi per le strade con le moto in compagnia. Quando ci fermiamo apriamo la bara e ci serviamo da bere.
Bar-bara è diventata famosa….
I giornali si sono sbizzarriti nel fotografarmi e nel fotografare Bar-bara. Sono entrato anche in alcuni giornali e riviste tedeschi e austriaci. Una forma quasi goliardica, un modo allegro di vivere la vita.
Per i lettori di www.enordest.it Maurizio, Maria e Vittorio ci propongono la ricetta di un loro tipico piatto: il capriolo con la polenta.
Capriolo con polenta
Ingredienti (per 4 persone), Capriolo 800 gr. Circa, Burro 100 gr.,1 carota, 1 cipolla piccola, ½ costa di sedano, 1 rametto di rosmarino,5 foglie di salvia, 2 foglie di alloro, 3 chiodi di garofano, 5 bacche di ginepro, un pizzico di cannella, 1 limone, ½ dado, olio extravergine d’oliva½ bicchiere, 1 bicchiere di vino bianco, sale e pepe q.b.
Preparazione
Tagliamo la carne di capriolo a piccoli pezzi. In un tegame mettiamo l’olio, il trito di cipolla sedano, carote, salvia rosmarino. Facciamo rosolare, quindi aggiungiamo il capriolo e continuiamo la rosolatura; uniamo il vino bianco; quando è evaporato mettiamoci un po’ di brodo, il limone tagliato a metà e le spezie, sale e pepe. Copriamo e facciamo cuocere a fuoco lento per circa un’ora.
A fine cottura aggiungiamo il burro. Serviamo ben caldo e con polenta.
Il vino in abbinamento
Si consiglia un Il vino “Refosco dal Peduncolo Rosso ” è un refosco della cantina Salatin di Cordignano, situata in una delle più belle zone vinicole della provincia diTreviso. Il vino Refosco dal Peduncolo Rosso si contraddistingue per il suo profilo organolettico caratteristico e originale al tempo stesso; è un vino rosso, fermo e secco. il “Refosco dal Peduncolo Rosso” è caratterizzato dal giusto tenore zuccherino e alcolico e da buona acidità fissa, la quale contribuisce ad esaltarne i profumi e a mantenerli nel tempo.