Quali sono le strategie aziendali per migliorare sempre più le performaces? Gruppo Veritas, nell’Ecodistretto di Fusina, propone un sistema integrato di gestione dei rifiuti con impianti e tecnologie all’avanguardia, non soltanto in Italia, ma anche a livello europeo.Economia circolare, una sfida continua per incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini e per sviluppare una sempre maggiore efficienza delle raccolte dei rifiuti e del loro recupero trasformandoli in materie riutilizzabili. La quotidianità presenta talvolta un panorama sconfortante: plastica nei contenitori per la raccolta della carta, vestiti e stracci nei cassonetti per la raccolta della filiera vetro-plastica-lattine, e c’è anche chi ha buttato il proprio cane morto nel bidoncino del rifiuto umido!
Malgrado l’inciviltà di alcuni cittadini, però, la maggioranza della popolazione collabora con impegno, tanto che Gruppo Veritas -la multiutility che gestisce il ciclo dei rifiuti e il sistema idrico integrato sul territorio della città metropolitana di Venezia- si attesta ai vertici nazionali con il 73% di raccolta differenziata. Ma
L’assessore

Per l’assessore all’ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin “è fondamentale rendere consapevoli i cittadini che Venezia è davvero capitale della sostenibilità per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, un modello che deve stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nel continuo miglioramento dei conferimenti”. Nell’Ecodistretto a Fusina trovano posto i maggiori impianti di raccolta e trattamento di rifiuti del Gruppo Veritas, tra i quali spicca la società Eco+Eco srl, nata nel novembre scorso, dalla fusione di Eco-ricicli ed Ecoprogetto.
Gruppo Veritas e Ca’ Foscari insieme per la settimana europea

La funzione dell’Ecodistretto è stata illustrata, all’interno del ciclo di webinar, promossi da Gruppo Veritas e Dipartimento di Scienze Ambientali (DAIS) dell’università di Venezia, in collaborazione con Ca’ Foscari Sostenibile, in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. L’iniziativa ha coinvolto per ogni incontro circa 150 partecipanti: esponenti di associazioni ed organizzazioni, studenti e docenti universitari, e studenti di scuole superiori del veneziano (istituto Pacinotti, licei Stefanini, liceo Foscarini e licei Bruno-Franchetti).
(Sul sito di Ca’ Foscari Sostenibile al link https://www.unive.it/pag/18793/ è possibile trovare il programma completo dei webinar con le relazioni presentate in ogni incontro pubblicate nella fascia a destra sezione ALLEGATI/APPROFONDIMENTI).
L’Ecodistretto e gli impianti integrati per una migliore gestione dei flussi di rifiuti

“L’obiettivo dell’Ecodistretto è sviluppare un sistema industriale integrato, in grado di recuperare i materiali e riciclare i rifiuti prodotti dalla popolazione e dalle imprese – spiega Ennio Scridel, direttore operativo di Eco+Eco – Si tratta di una spinta fondamentale per l’attuazione di un modello strutturale di economia circolare. Con questo obiettivo, il Gruppo Veritas sta implementando nell’area di Fusina un distretto impiantistico, che permetta di gestire la maggior parte delle tipologie di rifiuti urbani, raccolti nella città metropolitana di Venezia, in un territorio limitato, riducendo le distanze tra una fase e l’altra delle filiere di recupero, ottimizzando la gestione dei flussi, riducendo i trasporti e le relative emissioni in atmosfera, migliorando le prestazioni complessive del sistema di recupero”.
La gestione centralizzata dei rifiuti nell’Ecodistretto, basata sulle attività svolte dalle aziende di Gruppo Veritas come Eco+Eco e Metalrecycling, nonché da ulteriori soggetti situati nei territori limitrofi, fornisce una risposta alle modifiche normative e ai mutamenti dei servizi territoriali, sia legati al ciclo dei rifiuti urbani, sia collegati al servizio idrico integrato e alla gestione del territorio veneziano.
Con l’Ecodistretto, entro la fine del 2023 la rivoluzione di Eco+Eco

“Entro la fine del 2023 contiamo di realizzare dei nuovi impianti nell’ottica di una strategia avanzata in grado di anticipare gli obiettivi dell’Unione Europea riguardo l’effettivo recupero degli imballaggi – riprende Scridel. – Nello specifico per la plastica la Ue prevede, entro il 2025, la raccolta separata del 77% delle bottiglie di plastica immesse sul mercato e un contenuto di plastica riciclata pari al 25% nelle bottiglie prodotte. All’interno dell’Ecodistretto Veritas, Eco+Eco gestisce già la selezione del multimateriale, composto da carta, plastiche e alluminio, ma stiamo allestendo anche impianti molto innovativi, tra gli altri: una linea di selezione delle materie plastiche rigide al fine di separare i diversi tipi di polimeri ed inviarli a specifiche ditte specializzate nel recupero.
Una linea di selezione del polistirolo espanso per il recupero di tutti i rifiuti composti da questo materiale e la realizzazione di una piattaforma in collaborazione con Corepla. Un impianto di selezione avanzato di imballaggi prodotti con le poliolefine per distinguere gli imballaggi in plastica dalla plastica non imballaggio e dalle altre frazioni estranee. Eco+Eco recupera già il 50% di energia (fino a 11MWh, pari al fabbisogno degli stessi impianti e di 2000 case a pieno consumo). Il 10% di plastiche (fino a 16mila tonnellate di plastica come Pet e Pvc). E il 4% di metalli (fino a 6500 tonnellate di metalli pronti per la fonderia)”.
Recupero energetico dai rifiuti, bruciare solo gli scarti
In un’ottica di sempre maggiore indipendenza da materie fossili, come il gas proveniente dalla Russia, diventa sempre più strategico investire nelle energie rinnovabili. Riconoscendo però anche la necessità di recuperare energia dai rifiuti.
Ecco perché Ecodistretto


“Il nostro modello integrato dimostra che i due sistemi, riciclo e recupero energetico, sono di fatto complementari e non antitetici”. Sottolinea Luca Stecca, responsabile impianti trattamento rifiuti e produzione combustibile solido secondario in Eco+Eco. Nel 2020 sono state eseguite 931 analisi merceologiche sulla composizione dei rifiuti raccolti. Con lo scopo di comprendere la qualità della raccolta differenziata e la quantità di errati conferimenti. Il risultato è che all’interno del rifiuto urbano residuo (rifiuto secco) vi è ben il 52% di frazioni ancora valorizzabili. Che potrebbero essere conferite nelle specifiche filiere di carta, multimateriale, organico etc”.
“Metà delle componenti del rifiuto secco dovrebbero quindi essere conferite dai cittadini nelle apposite filiere della differenziata. Nei nostri impianti il rifiuto urbano residuo viene quindi vagliato più volte per estrarre le materie ancora valorizzabili da indirizzare nelle filiere della differenziata o ad altri fini. Soltanto ciò che non è più recuperabile viene trattato per diventare combustibile solido secondario (CSS), che sarà poi bruciato per produrre energia. L’energia prodotta serve a garantire la sostenibilità della filiera e ad alimentare il sistema impiantistico alla base del riciclo dei rifiuti. Se avessimo voluto massimizzare esclusivamente il recupero energetico, non avremmo implementato e potenziato i diversi tipi di impianti di trattamento e recupero che abbiamo a monte. Inoltre occorre chiarire che le emissioni sono molto inferiori ai limiti vigenti, grazie alle migliori tecnologie introdotte per l’abbattimento degli inquinanti”.
Il 97% dei rifiuti recuperato come materia o energia con l’Ecodistretto

Il recupero dei rifiuti, estraendo una quantità sempre crescente di materie prime-seconde, è un processo di continuo perfezionamento. A questo scopo risponde il sistema integrato dell’Ecodistretto Veritas con obiettivi di ottimizzazione dal punto di vista impiantistico, gestionale e ambientale.
“Occorre ricordare che, tra gli obiettivi raggiunti da Veritas, c’è un ricorso alla discarica pari soltanto al 3%. Mentre il 97% dei rifiuti viene recuperato come materia o energia”. Rilancia Alessio Bonetto, Progetti Speciali Veritas. -“Il valore della raccolta differenziata è proprio quello di impedire “perdite esterne”. Con conferimenti in discarica che vanno a inquinare l’ambiente. Evitare utilizzo della discarica significa minimizzare le interferenze con matrici ambientali che richiederebbero un monitoraggio continuo dell’area”.
Va precisato che anche le più elevate raccolte differenziate non sono comunque in grado di eliminare completamente gli scarti dei vari processi derivanti dalle fasi di lavorazione del rifiuto. E inoltre nessun materiale è riciclabile all’infinito. Il sistema produttivo attuale con l’impiego massiccio di materiali, come plastica e imballaggi di vario tipo, non permette un recupero al 100% dei materiali degli oggetti che tutti noi usiamo ogni giorno. Il recupero energetico del rifiuto urbano residuo, non ulteriormente lavorabile, e di tutti gli scarti, rende possibile quindi valorizzare adeguatamente tutte le risorse con un impatto ambientale praticamente minimo”.
Tracciabilità delle filiere e gli obiettivi della UE per il 2025

Per garantire la trasparenza nei confronti dei propri utenti in tema di riciclo ambientale, Veritas traccia ormai da anni le filiere di vetro, plastica, metalli, carta cartone e Tetra Pak, frazione organica, verde sfalci e ramaglie, legno, rifiuto secco residuo/Css (Combustibile solido secondario) e materiali ingombranti. “Tutti i rifiuti raccolti in maniera differenziata sono tracciati, seguiti, misurati e registrati. Dal momento del conferimento fino al trattamento e riutilizzo. Illustra Giuliana Da Villa, responsabile Qualità ambiente e sicurezza Veritas. “Il tracciamento è un’operazione estremamente importante. Perché consente di controllare tutte le varie fasi delle filiere, di valutare l’efficacia del sistema di raccolta. E di misurare la quantità di scarti ed errori di conferimento presenti all’interno delle differenziate”.
Il report
L’edizione del report 2020-2021 sulla tracciabilità delle filiere dei vari rifiuti è scaricabile al link https://www.gruppoveritas.it/il-gruppo-veritas/obiettivi/tracciabilita. Nel corso del 2021 nei 45 Comuni dove il gruppo Veritas gestisce il ciclo integrato dei rifiuti (i 44 della Città metropolitana di Venezia e Mogliano Veneto) sono state raccolte 519mila tonnellate di rifiuti. Il 73% delle quali differenziate. Grazie a questo sistema, è stata evitata l’immissione in atmosfera di 195mila tonnellate di anidride carbonica equivalente. Nel 2020, primo anno di pandemia Covid, erano state raccolte 489.665 tonnellate di rifiuti (73% differenziate), mentre nel 2019 ben 548.244 tonnellate (71% differenziate).
Obiettivi superati

“E’ importante mettere in evidenza che Veritas, già nel 2020, ha ampiamente superato gli obiettivi previsti della UE entro il 2025 per le diverse filiere – continua Da Villa. – E’ stato recuperato infatti il 98% del rifiuto legno. Che è diventato pannelli truciolari. Il 98% del rifiuto carta avviata a recupero nelle cartiere; il 96% di metalli recuperati in raffineria. Poi troviamo le lastre di vetro recuperate al 90% come lastre di vetro raffinate. Gli imballaggi recuperati al 79% come vetro pronto forno. Il 79% della plastica non corepla è stato recuperato come materia e il 61% della plastica corepla come materia o energia. Sono state raccolte infine anche 14730 tonnellate di rifiuti e materiali ingombranti. Di cui il 34% è stato recuperato sotto forma di legno, ferro e altri metalli, alluminio, plastiche varie e carta”.
76 milioni di euro di investimenti e l’Agenda ONU 2030

“Nel 2020 Gruppo Veritas ha realizzato investimenti per un totale di 76,7 milioni di euro. Che comprendono vari obiettivi delineati dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile – aggiunge Laura Valentini, Ufficio Qualità ambiente e sicurezza Veritas. – Il 23% destinato a città e comunità sostenibili (Agenda Onu Goal 11). 15% a La vita sott’acqua (Goal 14). Il 15% a Energia pulita e accessibile (Goal 7). 12% ad Acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6). il 12% a Lavoro dignitoso e crescita economica (Goal 8). 10% a Consumo e produzione responsabili (Goal 12). 7% a Industria, innovazione e infrastrutture (Goal 9); il 6% ad Agire per il clima (Goal 13). Ogni anno Veritas realizza il Bilancio di Sostenibilità, in cui sono riportati in dettaglio tutti i dati relativi agli aspetti economici ed ambientali”.
(Il documento completo del Bilancio di sostenibilità 2020 è scaricabile al link https://www.gruppoveritas.it/il-gruppo-veritas/obiettivi/bilanci-di-sostenibilita. Mentre per una sintesi dei dati si rinvia al pdf dell’Agenda del riciclo 2022 dedicato ai dati sull’economia circolare https://www.gruppoveritas.it/sites/default/files/allegati/grafica_agenda_riciclo_2022_analisi_dati_-_18_ottobre_2022.pdf)
Ecodistretto, il link “Dove lo butto” per i residenti e la app “Scoasse” per i turisti
Veritas è costantemente impegnata a informare gli utenti rispetto ai corretti conferimenti con lo scopo di ottimizzare al massimo le raccolte differenziate. “Gli errati conferimenti costano alla collettività circa 8 milioni di euro all’anno – conclude Riccardo Seccarello, responsabile area Comunicazione Veritas. – Eliminando gli errori, si potrebbe guadagnare circa il 10% in più. Da sommare all’attuale indice di raccolta differenziata che è pari al 73%. Diciamo quindi che si potrebbe oltrepassare l’80%. E’ chiaro che per raggiungere questi risultati è necessario uno sforzo dell’intera comunità. Con i percorsi di educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado della città metropolitana di Venezia, Veritas raggiunge ogni anni circa 17mila studenti. E punta in questo modo alla formazione dei cittadini del futuro.
Per rispondere a qualsiasi dubbio sui conferimenti ricordo che esiste il link “Dove lo butto”, in cui basta digitare l’oggetto e il materiale e si trova indicata la modalità specifica prevista. Ci tengo a sottolineare infine che il territorio veneziano ospita ogni anni circa 50 milioni di presenze turistiche. Che hanno un impatto pesantissimo sulla produzione di rifiuti. Per informare correttamente i turisti esiste la app “Scoasse”, che si può scaricare direttamente quando si arriva nel centro storico veneziano”.
(https://www.gruppoveritas.it/comune/venezia-mestre/domestica-non-domestica/rifiuti/dove-lo-butto e https://www.gruppoveritas.it/app-veritas-scoasse-fare-bene-la-differenziata-venezia)