Tutti sono convinti e pronti a giurare che Edoardo VIII abbia rinunciato al trono per amore. Come se un re innamorato non fosse in grado di regnare, solo per avere sposato una donna divorziata. La letteratura cinematografica cavalcò la comunicazione di Buckingham Palace, elevando, così, un accordo tra due persone in cerca di rispettabilità al rango di grande storia d’amore. Nessuno sa come siano andate realmente le cose, ma stranamente chiunque è pronto a mettere la mano sul fuoco. La favola non affascina solo i bambini, ma anche gli adulti, che, però, crescendo non dovrebbero più crederci.
La favola del Re Deposto

In effetti, un uomo e una donna che sia amano fino alla fine dei loro giorni sono protagonisti di una favola. In questo caso ad aumentarne il fascino c’è anche la rinuncia al trono, gesto sublime e inconcepibile in una società in cui denaro e potere sono le divinità di riferimento. Quindi, ci piace credere alla favola per illuderci che esiste ancora qualcosa di buono a questo mondo e di vivere in una società migliore, che, invece, per colpa di pochi, è squallida.
La favola non esiste

Come Cenerentola e Cappuccetto Rosso, anche quella di Edoardo e Wally Simpson è immaginaria, perché le favole non esistono. Qualcuno le inventa per educare i bambini divertendoli. Tutte, infatti, contengono una morale che ci insegna a individuare i trabocchetti che la vita ci tenderà da adulti, e anche come evitarli. La realtà ci insegnerà, però, a manipolare la verità attraverso una comunicazione distorta per approfittare dell’ingenuità e della credulità di brava gente.
Altro che favola!

I protagonisti non sono vissuti felici e contenti, ma tormentati e infelici. Edoardo VIII regnò dieci mesi e mezzo, dal 20 gennaio 1936, quando morì il padre, Giorgio V, all’11 dicembre, quando il governo di Stanley Baldwin lo costrinse ad abdicare perché filo nazista. L’Inghilterra era disgustata dalla politica antisemita di Hitler, mentre il re era un suo ammiratore. Intanto maturava la guerra. I segnali erano sempre più chiari. Il paese non poteva affrontare un conflitto, che ormai appariva inevitabile, con un sovrano filo tedesco sul trono.
Dietro la favola del Re Deposto

Per di più si temeva il ricatto della Gestapo che ne avrebbe rivelato l’omosessualità, che allora, e addirittura fino al 1967, in Inghilterra era un reato contro la morale. Il re doveva essere deposto, ma, per non creare scandalo, si doveva mascherare la grave decisione. Così, i pochi mesi di regno di Edoardo, che non fu mai incoronato, trascorsero alla ricerca di un pretesto plausibile che ne giustificasse l’allontanamento. Quale migliore scusa dell’amore per una donna che fosse d’accordo nell’interpretare il ruolo dell’innamorata? Si disse che a scovarla, a Shangai, fosse stato Galeazzo Ciano, ministro degli Esteri e genero di Mussolini.
Chi era Wally

Americana di Baltimora, Wally Warfield aveva divorziato dal conte Spencer ed era ancora sposata con Mr Simpson. Si diceva pure che fosse l’amante dell’ambasciatore tedesco a Londra von Ribbentrop. Fedelissimo di Hitler. Personaggio molto discusso, anche lei in cerca di rispettabilità, era, quindi, la donna ideale per interpretare, senza rischio di pentimenti, la moglie perfetta per tutta la vita. Le unioni d’amore sono più fragili perché soggette a sentimenti mutevoli. Mentre quelli per interesse sono stabili e duraturi perché a nessuno dei due coniugi conviene rinunciare al presupposto iniziale che sostiene il matrimonio.
La finta favola del Re Deposto continua

Lasciata l’Inghilterra subito dopo l’abdicazione col nuovo titolo di duca di Windsor, Edoardo sposa Wally, che nel frattempo aveva ottenuto un compiacente e celere divorzio, nel castello di Candé, a Monts, in Francia. Nessun membro della famiglia reale inglese fu invitato alla cerimonia, strettamente privata. Era il 3 giugno 1937. Lui aveva 43 anni, lei 41. Per allontanarlo dall’Europa e soprattutto da Hitler, che la coppia andò a trovare proprio mentre venivano promulgate le leggi razziali, il fratello minore Alberto, che, salendo al trono, aveva preso il nome di Giorgio VI, lo nomina governatore delle Bahamas, isole britanniche in cui l’ex sovrano trascorre il resto della vita. Morì il 28 maggio 1972 all’età di 78 anni senza essere mai tornato in patria.
Nessun lieto fine

Non ebbe più rapporti con la famiglia, che accusava di aver complottato contro di lui, né incontrò mai il fratello, cui in passato era molto legato, e neppure Elisabetta, che allora aveva 10 anni ed era la nipote preferita. È vero che nelle favole non si ricerca la logica. Se no, non si saprebbe come spiegare che il bacio del principe azzurro trasformi la rana in una leggiadra fanciulla. Trattandosi di personaggi storici, abbiamo il diritto, usando il buonsenso, di decriptare i messaggi che caratterizzano la vicenda. E ci rendiamo subito conto che la favola è falsa. Negli anni successivi tanti personaggi ricchi e famosi in cerca di rispettabilità, come Edoardo e Wally, hanno usato lo stesso format. Qualcuno ci è riuscito perché le storie d’amore, seppure palesemente false, piacciono a chiunque e guai a dissacrarle, come noi ci accingiamo a fare.
Perché un re innamorato di una donna che è stata già sposata è obbligato ad abdicare?

È lui a indicare le regole di costume che i sudditi debbono rispettare. Carlo ha sposato Camilla, che, prima di divorziare, era stata per tanti anni la sua amante, mentre la moglie era in vita. Eppure la regina Elisabetta ha approvato quelle nozze e la successione del figlio, designando Camilla regina consorte. Il sovrano non può emanare né cambiare le leggi, ma l’interpretazione, sì. È chi è al trono a dettare il comportamento. Se non fosse stato costretto ad abdicare perché non mettere più piede in patria? Perché non avere più contatti con la famiglia reale se la scelta di rinunciare alla corona per amore fosse stata davvero sua?
Il dubbio che continua ad aleggiare sulla favola del Re Deposto

Infine, non è normale che un erede al trono a 43 non fosse ancora sposato, avendo come unico dovere di assicurare la discendenza alla dinastia. Il principe di Galles, qualsiasi il suo aspetto fisico e le condizioni mentali, è il giovane più corteggiato del Regno Unito, come, e più che altrove, i grandi capitani d’industria, i divi del cinema e tutti coloro che hanno soldi, visibilità e potere. Quando sentite una storia da favola, insospettitevi e, osservando, scoprirete il bluff.