A San Pietroburgo Finlandia-Russia apre la seconda giornata di Euro2020, con una sfida dal sapore di dentro o fuori per gli effettivi padroni di casa. Cherchesov, personaggio autoritario che in patria sta facendo discutere per le sue scelte spesso non condivise dai media, cambia gli undici titolari di sabato sera contro il Belgio, togliendo i disastrosi Shunin e Semenov. Al loro posto vengono scelti Safonov e Diveyev, quest’ultimo protagonista con interventi decisivi sugli attaccati finlandesi, e l’atalantino Miranchuk che sostituisce Zhirkov, terzino 37enne che ha già concluso il suo europeo a causa di un infortunio.
Miranchuk guida la Russia
Lo schieramento russo è dunque più offensivo e il capitano Dzyuba può godere del supporto di due giocatori talentuosi come Golovin e Miranchuk. I due trequartisti si prendono spesso delle pause e il gioco della Russia viene ovviamente condizionato dai ritmi del monegasco e dell’atalantino. Tecnicamente superiori a tutti gli altri venti giocatori in campo. La Finlandia, che conferma la vittoriosa formazione schierata contro la Danimarca, gioca con il suo classico 5-3-2. Per rendersi pericolosa si affida alle accelerate di Pohjanpalo, a cui viene annullato un gol al quarto minuto, e a Pukki.
Primo tempo bello solo per il lampo di Miranchuck
In mezzo al campo spicca invece Glen Kamara, mezzala dei Rangers che con i suoi allunghi rompe le linee di centrocampo e procura le ammonizioni di Ozdoev e Barisov. La Rolls Royce di Steven Gerrard, soprannome che la leggenda del Liverpool, oggi allenatore proprio dei Rangers, ha dato al suo giocatore. La squadra di Cherchesov gioca con palloni alti in mezzo all’area di rigore per Dzyuba. Ma il centravanti dello Zenit ha dura vita con i difensori finlandesi, fisicamente valorosi e abili nel gioco aereo. Il gioco corale della Russia produce ben poco e allora sono i singoli a prendere in mano la situazione. Golovin non trova lo spunto decisivo, ma per fortuna della Russia ci pensa Miranchuk che, con un tiro da fermo, mette la palla all’angolino con un preciso sinistro a giro. Un lampo che basta per ottenere tre punti fondamentali per le speranze di qualificazione.
La seconda frazione
Nel secondo tempo la Russia si rifiuta di giocare e la Finlandia, sebbene con dei limiti evidenti, prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria ballerina, retta dal solo Diveyev. La mediana di Cherchesov è facilmente perforabile e i finlandesi arrivano al tiro tante volte. Anche se quasi sempre sono imprecisi (11 tiri totali ed uno solo in porta). Kanerva inserisce dalla panchina giocatori che si esaltano nei contrasti aerei con la speranza di arrivare che le seconde palle possano regalare un episodio. Ma i russi riescono affannosamente a tenere fino alla fine. La pochezza offensiva dei finlandesi viene vinta da un lampo di Miranchuk. Primo atalantino a segnare in una competizione importante (Europeo e Mondiale) dal 3 luglio 1990, quando Claudio Caniggia realizzò la rete dell’1-1 nella semifinale mondiale contro l’Italia al San Paolo. Il Girone B è ancora tutto da vivere.