
Paolo Vicari faceva l’imprenditore edile ma aveva la passione sfrenata per la cucina. Ogni sabato sera, terminato il lavoro di costruzione delle case, invitava il suo numeroso gruppo di amici, (arrivava a 30 persone e oltre) e si divertiva a preparare grigliate e arrosti.
La bravura di Paolo
Erano talmente buoni che il fine settimana costituiva per Paolo un appuntamento fisso, non per lavoro, né per necessità, né perché l’aveva ordinato il medico… La passione per la cucina era diventata così forte che l’imprenditore edile “contaminò” sua moglie e sua figlia Valentina, al punto che la giovinetta frequentò l’istituto alberghiero, aprendo poi l’Osteria le Botti a Vicenza.
La svolta

Una decina di anni fa Paolo abbandonò l’attività imprenditoriale e si gettò a capofitto nella cucina, realizzando finalmente il suo sogno nel cassetto. Lui si definisce “cuoco per passione e oste arrogante per vocazione”. Ride sulla sua battuta. “Tra l’altro – dice – a me piace soddisfare i clienti restando in cucina e preparando i piatti. Mia figlia Valentina, responsabile di sala, è bravissima a seguirli, non è arrogante come suo padre. Mia moglie Vanda, bravissima, mi aiuta invece a preparare i primi piatti in cucina”
Paolo Vicari e la fantasia
Il cuoco Paolo è un continuo ricercatore del cibo e studia i piatti del territorio. Ora studia e prepara i piatti medioevali (ovviamente riadattati ai gusti dei giorni nostri), al tempo di Dante Alighieri. “L’idea me l’ha caldeggiata la prof.ssa Zuleika Murat dell’Università di Padova – sottolinea Paolo – e stiamo preparando il menù in occasione dell’anniversario dantesco”. Ma la sua passione rimane quella del cuoco che guarda alle ricette venete con gran rispetto della tradizione che è sempre vincente.
La ricetta di Paolo Vicari: Oca e bisi

Per i lettori di http://www.enordest.it il cuoco Paolo Vicari propone un piatto nostrano: “Oca e bisi”, l’oca con i piselli, ottimi quelli di Baone, Lumignano o Lonigo DE.CO. frutto della stagione!
Ingredienti (per 4 persone)
500g di piselli freschi, 4 cosce d’oca (in alternativa cosce d’anatra), aglio, olio evo, sale qb
Preparazione
Prepariamo in un tegame i piselli con un soffritto, lasciamo cuocere su fuoco lento aggiungendo un po’ di acqua.
Per le cosce d’oca consigliamo di acquistarle già cotte (un’azienda locale le fa ottime, basta sbirciamo su Internet e andiamo a vedere l’azienda di oche di Michele Littamè). Eventualmente si cuociono le cosce d’oca o di anatra in una griglia bollente per alcuni minuti per lato. In alternativa all’oca possiamo usare le cosce d’anatra, ci facciamo consegnare dal macellaio le cosce, coperte di sovracoscia con la pelle, cuociamole in forno con abbondante salvia e rosmarino e un po’ di aglio, tempo di cottura 90-100 minuti, irrorando con del buon vino bianco secco dei Colli Euganei-Berici.
Su un largo piatto prepariamo un letto di piselli, mettiamo la coscia d’oca al centro e serviamo.

Cosa beviamo?
Un buon abbinamento con questo piatto è un rosso Cabernet dei Colli Euganei e Berici. Ottimo è un Polveriera della Cantina Porto Godi.
Fantasticiiii e tanti complimenti.
Vi auguro vivamente di poter continuare sempre con grande entusiasmo il vostro modo di cucinare veneto e con le stesse caratteristiche dei nostri avi.
A presto.
Un abbraccio a tutti voi.
Loretta
Grande Paolo , Wanda e Valentina … dopo tanti anni e soprattutto dopo questo brutto momento vi meritate propio un bel articolo come questo.
Purtroppo è da un po’ che non vengo ma spero di tornare presto ad assaporare i vs piatti.
Bravi ?
PN1