L’avanzamento della campagna vaccinale continua e il suo andamento rappresenta la concreta occasione per tornare quanto prima alla normalità, o meglio, dirigersi verso la ripresa. Lombardia, Campania, Toscana, Lazio e Emilia Romagna sono ancora le regioni con più casi giornalieri ma sono anche le regioni che stanno procedendo a grande velocità con le vaccinazioni. I dati del Veneto riportano al 21 di maggio che il 33% della popolazione ha ricevuto la prima dose. Mentre i cicli completi corrispondono al 15% della popolazione totale. L’eccellenza della sanità medica nell’area Nord Est, ha dimostrato buone capacità di gestione riconosciute anche dal Generale Figliuolo. E continua in questo trend positivo contando anche sulla collaborazione della popolazione.
Vicenza segue il trend Veneto
A Vicenza la situazione non è diversa. Al 20 di maggio le persone vaccinate sono 174.893 e il totale dei vaccini somministrati è pari a 248.563. Il trend positivo si evidenzia anche dall’andamento dei ricoveri. Che hanno visto toccare il loro picco nel mese di dicembre con 313 ricoveri per poi scendere fino a 73 a fine febbraio. Al 21 maggio i ricoveri sono 38.
La solidarietà
Nella fase emergenziale non sono mancate le dimostrazioni di solidarietà da parte di grandi imprenditori e aziende, come nel caso dell’OTB Foundation che ha inaugurato il maxi polo vaccinale da 14 linee di Bassano del Grappa grazie all’impegno del gruppo di Renzo Rosso e grazie alla collaborazione della OTB Foundation attivo dal 13 di maggio. La sinergia tra settore pubblico e privato in questo caso ha portato a un’erogazione di circa 4.000 dosi giornaliere in riferimento a un bacino di utenza di 120.000 persone. «Ho già avuto modo di sottolineare la grande generosità dimostrata dalla famiglia Pengo e da OTB Foundation, così come da tutto il tessuto imprenditoriale locale”, sottolinea Carlo Bramezza, Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana.
Veneto e Ulss Berica
La solidarietà assume un ruolo rilevante anche nel potenziamento delle dotazioni sanitarie: stiamo parlando della donazione di 23.000 euro donati all’Ulss 8 Berica da parte dell’Associazione del Cuore Ovest Vicentino che ha permesso di acquistare un nuovo software per le risonanze magnetiche cardiache e rinforzare quindi la capacità diagnostica per i pazienti cardiologi dell’Ovest Vicentino.
Il Dottor Bilato
«Nei pazienti Covid – spiega il dott. Bilato – non è infrequente il coinvolgimento del sistema cardiovascolare. Per questo motivo in molti casi il ricorso alla MRI cardiaca è un elemento essenziale per una maggiore definizione diagnostica e quindi per la scelta della strategia terapeutica e assistenziale più efficace, nonché per una prognosi più puntuale circa l’evoluzione della malattia, come dimostrato da molteplici reports scientifici. Allo stesso tempo, l’MRI è altrettanto cruciale anche per la gestione dei pazienti con la sindrome post-Covid, per identificare con precisione le cause responsabili della persistenza della sintomatologia».