Il packaging è l’unico mezzo di comunicazione che agisce esattamente nell’attimo del contatto tra prodotto e consumatore e quindi, diventa uno strumento di marketing fondamentale. Grazie alla sinergia fra Azienda, prodotto e packaging l’immagine diventa efficace, capace di rassicurare e influenzare, informando il consumatore.

Packaging come valore aggiunto
Il valore crescente della marca, costruita in anni di investimenti pubblicitari, garantisce la quasi totale fiducia estendendosi anche agli aspetti nutrizionali e qualitativi se si rendono aumentate la sintesi e la chiarezza della comunicazione. Il packaging deve definire il posizionamento del prodotto. Ad esempio segmento, immagine, valore, momento di consumo e target trasmettendolo al consumatore con un giusto mix di aspetti emozionali: appetizing, immagini, colori, descrizioni.
Cosa il packaging deve fare
Nel prodotto non di marca si deve privilegiare le caratteristiche del prodotto, le qualità differenzianti rispetto alla concorrenza e la visibilità a scaffale. Quindi una prevalenza di componenti razionali. E’ necessario trovare il giusto equilibrio fra gli aspetti emozionali. Tipicamente pubblicitari e le informazioni razionali limitando la comunicazione a un solo concetto, ma in modo forte e chiaro. Mai banalizzare il messaggio o cercare di essere “Originali” a ogni costo.

La marca non lo esclude
Anche se la marca è, oggi, una garanzia di scelta il consumatore è disponibile alla sperimentazione di un packaging/prodotto che lo accompagni, costruendo, un rapporto di fiducia. Il packaging può infatti diventare un modo per rendere “trasparente” il prodotto trasmettendo l’idea del prodotto stesso e i suoi valori cercando così di venderlo come vero. Si può dire, a conclusione, che ciò che viene percepito sia più importante e condizionante rispetto a quello che di fatto è.