Ha una fascinazione per la magia, Brigidina Gentile, e il talento di chi costruisce ponti. Ponti con le parole, con la conoscenza, con i sensi sempre all’erta. Romana, ma con radici in Cilento e amicizie veneziane, si occupa di America Latina dal punto di vista letterario, ma anche antropologico; è traduttrice e poetessa sensibile.
L’antologia di Brigidina
Con questa antologia – L’altra Penelope. Tessere il mito, Officine Editore, 2020 – Brigidina tenta un’indagine profonda ed attuale, quella sul mito di Penelope, figura complessa e controversa del nostro immaginario. Donna fedele, in attesa perenne di Ulisse? L’idea è di default, ma la vulgata mostra più di una contraddizione. Il volume, che descrive con abbondanza di particolari la condizioni delle autrici spagnole, ma soprattutto latinoamericane contemporanee, offre una grande varietà di punti di vista, quasi tutti al femminile. Ad esempio da Francesca Aguirre a Luisa Castro, da Tina Escaja alla messicana Esther Seligson, per citarne solo alcune, sempre nella traduzione di Brigidina Gentile.
Tanti stili
Poesia, narrativa, teatro, tra testi critici e creativi, per un atto di ribellione che affonda le radici nel mito e ne rivela le contraddizioni.
Nell’appendice, autentiche chicche: il Penelope’s Song del premio Nobel per la letteratura Louise Glück, ad esempio, una lettura in controtendenza. «Nemmeno tu sei stata del tutto / perfetta; – recitano i versi – con il tuo corpo importuno / hai fatto cose di cui non dovresti / parlare nelle poesie …». Oppure la traccia vigorosa di Maria Grazia Calandrone, l’elaborazione trans-linguistica della stessa Gentile, quando traduce e ritraduce dall’italiano all’inglese, allo spagnolo: «Amo scegliere le parole – commenta l’autrice – tradurle in emozioni e, come scrittrice nonché traghettatrice di parole, sono stata invitata a parlare di trame, orditi e traduzioni nelle università di mezzo mondo».
Brigidina e Penelope
Questioni di suono, di canto sotteso all’espressione poetica. Ma non solo. Quello che Brigidina propone nell’antologia è anche qualcosa di diverso: una riflessione sul nostro presente e sulle simbologie che lo attraversano. Penelope, nel poema omerico, è costantemente definita perifron, “la più saggia”. È lei, dopo tutto, tessendo di giorno e distruggendo il proprio lavoro di notte, che governa per anni (e soprattutto da sola) un regno, senza bisogno di ricorrere alla guerra. È lei a crescere il figlio di Ulisse, lei a curarne il padre.
Brigidina tra filosofia e scrittura
Umberto Galimberti – celebre filosofo, psicoanalista, insegnante – sostiene non a caso che «se Penelope avesse smesso di tessere la sua tela, Ulisse avrebbe perso il filo che lo teneva legato alla sua Itaca. Tutto quello che accade a Ulisse, tutto il suo peregrinare e viaggiare, in una parola tutta la sua storia – conclude – dipende dal filo che Penelope tesse».
Il mito e il momento di Penelope
Come a dirci che il mito c’entra anche con la nostra vita, oggi più che mai. La differenza tra la protagonista femminile del poema e l’eroe Ulisse corrisponde allo iato che esiste tra la storia epica, quella vista come un affresco lontano, e la vita singolare, silente, ma insostituibile che affrontiamo gesto dopo gesto.
E se è vero che il Novecento ha conosciuto una gigantesca, fondante rilettura del mito di Ulisse (nel secolo delle guerre e delle ideologie all’ennesima potenza), ora potrebbe essere il momento di Penelope.
Brigidina e Odisseo
Odisseo è un personaggio «modernamente ambiguo». Così lo definisce Gabriella Musetti nel suo testo critico, mentre Penelope offre un messaggio chiaro (e salvifico). Nello specifico il suo tessere si fa metafora di una lettura soggettiva dell’esistenza, all’interno e all’esterno di sé, in una connessione che potremmo definire politica. «L’alternativa a questo “momento” difficile e buio – commenta Brigidina Gentile – è vivere ritessendo criticamente il mondo, insieme».
Complimenti a Brigidina per questa antologia, che rispecchia la sua vivacità intellettuale e la sua sensibilità di scrittrice e poeta, rese entrambe perfettamente dalle parole di Francesca Brandes, che così bene la rappresentano con la chiusa di Brigidina Gentile, che potrebbe essere il suo manifesto : vivere ritessendo criticamente il mondo, insieme.
Congratulations to Brigidina! Her poetry and her thinking and rethinking of a myth render the question of being a woman, of waiting, of acting, a very rich fabric. Brava Brigidina Gentile!
Carissima Bri la Penelope che porti con te è di tutte noi .Tessere e annodare fili per tenere insieme la vita. Donaci sempre tante altre Penelopi. Ciao