Alcuni aspetti che interessano sempre più da vicino e approfonditamente il mondo dell’edilizia, in particolare quella residenziale, è tutto ciò che gravita intorno a temi quali il contenimento dei consumi energetici. Quello ancora più importante (forse . . .) del consumo di suolo, tutto quanto inerisce alla nuova “peste”. Cioè la protezione contro il Covid-19 e, ultimo ma non per ultimo, il problema dell’insonorizzazione degli ambienti dove viviamo, più o meno tutti noi. Questi sono alcune delle tendenze che caratterizzeranno il settore immobiliare dei prossimi mesi, forse anni, come evidenziato da più parti. Soprattutto dalla stampa di settore e da quella finanziaria. Si tratta di una ulteriore conferma del fatto che le nostre case diventeranno sempre più “green”. In questo processo evolutivo del nostro modo di essere e di concepire la casa di abitazione, un ruolo determinante è quello che deriva dall’utilizzo dei bonus messi a disposizione dallo Stato.
Parola d’ordine: ristrutturazione!

Sappiamo da fonti certe e attendibili, l’Agenzia del Territorio in primis, ma non solo, che il patrimonio immobiliare italiano risale, nella sua massima componente quantitativa, agli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Quello era ancora un periodo di grande crescita economica del Paese, alla quale si è dovuta doverosamente affiancare anche la crescita immobiliare. Non fosse altro per dare una casa a tutta quella grande massa della popolazione italiana che emigrava dalle campagne verso i grandi centri urbani per cercare lavoro. E, quindi, un miglioramento delle proprie condizioni di vita. I grandi centri urbani, proprio perché luogo dov’erano dislocate le maggiori industrie, fonte di opportunità di lavoro. Purtroppo, in quegli anni, l’attenzione verso l’ambiente non era certo una priorità nei diversi ambienti di lavoro industriale e, men che meno, nell’edilizia.
È un dato oggettivo di fatto che le case e i condomini più datati sono più energivori di quelli recenti. Ma ci sono molti modi e possibilità di intervento sugli immobili, che possono comunque ridurre il loro consumo (spreco) di energia. Per esempio, migliorare l’isolamento termico del tetto, rivestire l’edificio con un cappotto termico. Oppure cambiare gli infissi e i serramenti, perché fonte di dispersione del calore a causa dei ponti termici. O sostituire le vecchie caldaie con altre, più nuove e quindi maggiormente efficienti. Ancora meglio, installare sistemi di produzione dell’energia di nuova concezione, quali impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, come prima opportunità di scelta.
Case luminose, arieggiate e silenziose
I sistemi di ventilazione meccanica controllata (Vmc) permettono il corretto ricambio d’aria senza che vi sia bisogno di aprire le finestre e quindi senza dispersione di calore. Consentono un risparmio anche del 30% in bolletta e, se abbinati a sistemi di purificazione, proteggono contro il Covid-19. Non stupisce, dunque, che siano in cima ai nuovi trend edilizi del 2021.

L’influenza della situazione sanitaria, che ci ha costretti e probabilmente ci costringerà a vivere molto di più nelle nostre case, si fa sentire anche su altri aspetti legati al comfort domestico. Grande importanza verrà data da una parte alla luce, con il ricorso a facciate continue, infissi performanti o sistemi per l’illuminazione degli ambienti dal tetto, dall’altra al silenzio. Inoltre, la richiesta di chi si avvicina al mercato immobiliare per comprare una casa o cambiare quella nella quale vive, è orientata, molto più di quanto non lo fosse alcuni anni fa, a cercare soluzioni abitative che abbiano giardino (anche condominiale) e terrazze. Segno evidente che l’isolamento seguito al lock down ha lasciato il segno!
Domotica e sostenibilità: le case intelligenti sono anche green
Il termine domotica (neologismo che deriva dall’unione di domus – casa in latino – e informatica) sta progressivamente entrando a far parte del linguaggio comune. Anche grazie alla sempre maggiore disponibilità di sistemi semplici, facilmente accessibili nel funzionamento e dal costo contenuto. Che possono aiutarci a semplificare e migliorare la qualità della vita all’interno della nostra casa.

La rivoluzione digitale ha cambiato ogni aspetto della nostra quotidianità, anche tra le mura domestiche. Le cosiddette case intelligenti o smart home, delle quali si parla con sempre maggiore frequenza, sono abitazioni altamente tecnologiche. Cominciando dalla scelta dei materiali utilizzati e finendo alle tecniche di costruzione adottate. Le quali, grazie alla sempre più frequente presenza di sistemi informatici, consentono di migliorare sensibilmente la gestione dell’abitazione. E, quindi, la qualità della vita di chi vi abita.
La domotica è diventata un prezioso alleato della sostenibilità. In particolare al riguardo del controllo dei consumi e della riduzione degli sprechi, grazie soprattutto all’impiego di alcune tipologie di impianti/strumenti
Illuminazione
È possibile gestire da remoto, servendosi di smartphone o tablet, tutti gli elementi dell’impianto di illuminazione della casa. Le possibilità di controllo e di successivo intervento automatico, riguardano le funzioni di accensione e spegnimento delle luci. Ma anche, la gestione dell’intensità dell’illuminazione in funzione dell’ora del giorno, della stagione dell’anno o delle condizioni climatiche, utilizzando specifici sensori di rilevazione della luce.
Riscaldamento/raffreddamento delle case
L’impianto può essere impostato per autoregolarsi ed entrare in funzione solo quando effettivamente necessario. Le tapparelle possono alzarsi o abbassarsi automaticamente in base alla temperatura esterna o alla presenza o meno di luce solare, per evitare dispersioni o incamerare calore. È anche possibile intervenire sull’impianto di ventilazione/ricambio dell’aria in modo da gestire più efficacemente la temperatura nei vari ambienti della casa.
Elettrodomestici
Come per l’impianto di illuminazione, anche per gli elettrodomestici è possibile agire da remoto, per esempio per gestirne il funzionamento durante le ore in cui l’energia costa meno.
Sicurezza e case

Dispositivi sempre connessi permettono di accedere in qualsiasi momento ai sistemi di sorveglianza della casa.
Per quanto riguarda i materiali e i nuovi progetti, si affermano sempre di più materiali come il legno, la paglia e il sughero, in sostituzione di quelli tradizionali.
Ultima doverosa considerazione, non dimentichiamoci del fatto che tutti questi lavori, grazie a superbonus, ecobonus e bonus facciate, consentiranno nel corso del 2021 (e oltre, certamente) di effettuare questi lavori di modifica e ammodernamento del proprio edificio, con la serenità che viene dal sapere di poter contare su un grande aiuto economico.