Come abbiamo detto nell’ultimo articolo https://www.enordest.it/2021/01/10/funghi-e-terreno-quando-la-simbiosi-e-totalmente-green/, il terreno è alla base di tutto. Non essendo solo un strato superficiale del suolo, costituito da componenti inorganici che derivano dalla degradazione delle rocce e da componenti organici formati da organismi viventi e da residui vegetali o animali, ci sono elementi che, in simbiosi con il terreno permettono di curarlo in maniera green. Parliamo oggi specificatamente delle piante. Per capire la loro importanza abbiamo consultato Danilo Marcer. Laureato in Economia Aziendale nel tempo si appassiona al mondo vegetale. Da anni si occupa di agricoltura biologica e della nutrizione e difesa naturale delle piante. E’ titolare di Hydrogeo che produce e commercializza la linea di prodotti 7Bio.
L’importanza delle piante

Le piante intese nel loro complesso (radici, fusto, foglie e frutti) durante la loro vita sono soggette agli attacchi di malattie fungine (funghi patogeni) e di parassiti.
Adesso parliamo delle malattie fungine. Le più comuni sono la peronospora, la bolla del pesco, l’oidio, la botrite, la ruggine. Per molti anni sono stati usati sulle piante prodotti chimici anticrittogamici che spesso hanno effetti negativi non controllabili per l’ecosistema.
Piante a difesa
Alte temperature, ombreggiamento, eccessiva umidità ed eccessivo apporto di azoto sono condizioni che favoriscono la proliferazione delle malattie fungine.
Cosa possiamo fare per combattere le malattie fungine e nello stesso tempo evitare l’uso di prodotti che possono danneggiare l’ambiente?
“Innanzitutto dobbiamo agire in prevenzione cioè prevenire le malattie invece di curarle e agire sulle condizioni ambientali sfavorevoli. Utilizziamo allo scopo prodotti naturali per impedire efficacemente l’insorgenza delle malattie fungine”.
Cosa fare
Possiamo effettuare le seguenti azioni sulla pianta:

- deumidificante dobbiamo togliere i rami e le foglie in eccesso per aumentare la circolazione dell’aria; dobbiamo asciugare l’umidità con prodotti assorbenti in polvere come Caolino, Geotamnio, Bicarbonato di Sodio, applicandoli anche a secco.
- rinforzante è necessario potenziare le difese della pianta in modo che sia più resistente alle avversità; si possono usare prodotti quali alghe marine, alghe fossili Litotamnio, Propolis ed estratti vegetali di equiseto ed ortica.
- detergente del tipo “lavare via” le spore fungine; il prodotto più efficace è il Sapone molle potassico.
- adesivante serve a prolungare la permanenza dei prodotti apportati sulla pianta, si possono usare allo scopo Propolis e saponi.
- alcalinizzante riduce l’acidità presente sulla pianta; prodotti dal pH alcalino sono il Silicato di potassio e il bicarbonato di sodio.
Piante: attenzione alle due fasi

Per le colture pluriennali è utile effettuare azioni di prevenzione in due momenti diversi:
- nel periodo autunnale ed invernale di riposo vegetativo; si può agire a “gemma ferma post caduta foglie ” cioè da ottobre-novembre fino a inizio febbraio o marzo a seconda delle specie vegetali (es. mandorlo a inizio febbraio, pesco ed albicocco a marzo, ciliegio a fine marzo)
- a gemma attiva cioè alla ripresa vegetativa, indicativamente da fine marzo.