Il consorzio internazionale di scienziati e conservazionisti che lavora per prevenire l’estinzione del rinoceronte bianco del Nord attraverso tecnologie avanzate di riproduzione assistita è lieto di annunciare che a dicembre 2020 sono stati prodotti due nuovi embrioni. Il 13 dicembre il team del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research (Leibniz-IZW), Safari Park Dvůr Králové, Kenya Wildlife Service e Ol Pejeta Conservancy ha effettuato con successo un prelievo di ovociti in Kenya.

Gli embrioni di rinoceronte bianco in Italia
Immediatamente dopo il prelievo gli ovociti sono stati trasportati attraverso i continenti al laboratorio di Avantea di Cremona. Dove, dopo la maturazione e la loro fecondazione con il seme di Suni, sono stati creati degli embrioni. Alla vigilia di Natale gli embrioni ottenuti sono stati crioconservati dopo aver raggiunto lo stadio di blastocisti. Adatto al congelamento e portando così a cinque il numero totale di embrioni prodotti fino ad oggi.
Questo alimenta la speranza che, nonostante le sfide e i ritardi causati da COVID-19, il rinoceronte bianco del nord possa ancora essere salvato. I prossimi passi del progetto sono già in corso.

Il rinoceronte bianco
Le due femmine Najin e Fatu custodite presso la Conservancy di Ol Pejeta, in Kenya, sono gli unici rinoceronti bianchi del nord rimasti al mondo. Per prevenirne l’estinzione, un consorzio internazionale di scienziati e conservazionisti preleva ovociti (cellule uovo immature) dalle due femmine. E li feconda artificialmente utilizzando sperma criopreservato di maschi deceduti per creare embrioni vitali. Successivamente gli embrioni verranno trasferiti in madri surrogate di rinoceronte bianco del Sud. Per dare vita a nuovi esemplari di rinoceronte bianco del Nord.

Le dichiarazioni
«In un mondo di eventi quotidiani negativi e di gravi difficoltà personali a causa della pandemia di Covid-19, noi come team del progetto BioRescue siamo orgogliosi che l’esito dell’operazione abbia avuto un tale successo. Questo risultato ci porta un passo avanti verso il nostro obiettivo di generare un piccolo di rinoceronte bianco del nord nei prossimi due o tre anni». Afferma il coordinatore del progetto Prof. Dr Thomas Hildebrandt.
Una speranza
Il successo nella creazione degli embrioni a dicembre 2020 rappresenta un buon finale per un anno impegnativo. Per il progetto di salvataggio dei rinoceronti bianchi del Nord e per il mondo della conservazione in generale. Nel dicembre 2020, il team ha anche iniziato una fase successiva. Relativa ai preparativi per la procedura di trasferimento degli embrioni nelle femmine di rinoceronte bianco del Sud.

Il rinoceronte bianco e le parole della Prof.ssa De Mori
«La valutazione etica è parte integrante di progetti ambiziosi come questi e garantisce la qualità della ricerca e delle procedure e il benessere degli animali coinvolti. Anche questa volta la collaborazione all’interno del team ha permesso di monitorare passo passo ogni momento degli interventi eseguiti sugli animali, raffinando le procedure e rendendole sempre meno invasive, come è stato nel caso del maschio di rinoceronte bianco del Sud» ha sottolineato la Prof.ssa Barbara De Mori, dell’Università di Padova, responsabile della valutazione etica del Progetto.
Dall’inizio dell’anno il “BioRescue” ha un nuovo sito web (www.biorescue.org). Il sito fornisce tutte le informazioni e le notizie scientifiche relative al progetto per salvare i rinoceronti bianchi del nord dall’estinzione. All’interno di esso si trovano tutte le informazioni delle persone che collaborano al progetto e raccoglie i vari resoconti visivi dell’impresa. Inoltre, il sito offre anche la possibilità sostenere il progetto attraverso donazioni.