Damaso Zanardo, titolare della storica azienda familiare, è il promotore di Opendream, ambizioso progetto di rigenerazione urbana della ex area industriale Pagnossin di Treviso. “Opendream è un progetto di rigenerazione di una grande area di archeologia industriale – spiega il noto imprenditore della logistica -. Oltre 100.000 mq da trasformare in una piazza delle eccellenze, dove l’uomo è al centro con i propri cinque sensi. Una piazza non solo di produttori o commercianti, ma di sport, benessere, alimentazione e turismo green. E poi tutto l’ambiente intriso di presenza dell’arte, nelle sue diverse forme. Insomma, un luogo “risorgimentale” dove il digitale è il collegamento in tempo reale con il resto del mondo”.
Nelle scorse settimane è stato inaugurato Il Cammino della vita, un progetto unico che prevede la collocazione di copia delle quattordici formelle della Via Crucis, quelle installate lo scorso ottobre a Gerusalemme, lungo la Via Dolorosa, questa volta nel contesto della ciclabile Treviso Ostiglia e più precisamente nel tratto che va dal Convento di S. Antonio a Camposampiero (PD) fino al Convento di S. Francesco a Treviso.
Zanardo (Opendream): “Collegamento tra passato e futuro”
“Il collegamento tra la via Noalese e la Treviso-Ostiglia sarà realizzato con una pavimentazione in ceramiche recuperate, una “potter line” colorata per stimolare la vivacità. Il passato, del quale il complesso immobiliare è testimonianza, rappresenta chi eravamo. E il modo migliore per ricordare le nostre origini è conservare quanto di buono e di bello è stato fatto, coniugandolo al presente, nella logica della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente e della qualità della vita. Tutto ciò ha l’ambizione di essere Opendream”.
Saranno 14 tappe, ognuna delle quali avrà l’installazione delle formelle in bronzo della Via Crucis, realizzate dall’artista scaligero Alessandro Mutto, che saranno accompagnate da una targa esplicativa con delle riflessioni significative sia per i fedeli sia per i non credenti. Si è voluto, inoltre, che la pietra naturale dell’installazione provenga dalla Terra Santa.
Il progetto Opendream
Il progetto Opendream nasce per rigenerare un complesso industriale dismesso e creare un polo sinergico di produzione e vetrina delle eccellenze, unico nel suo genere. L’obiettivo è ridare vita e restituire alla collettività e al territorio uno straordinario patrimonio: uno spazio di 100.000 metri quadrati alle porte di Treviso, all’interno dell’Area Metropolitana di Venezia, perfettamente inserito in un mondo di tesori industriali, ma anche culturali, artistici, artigianali e naturalistici. Talento, ingegno, sensibilità, spirito visionario: è questo il genius loci di uno spazio che oggi è pronto a riprendere vita secondo modalità inedite.
Da un’area industriale di eccellenza si sviluppa quindi l’intero progetto: una vetrina esclusiva per distinguersi e farsi conoscere in tutto il mondo. Tutto il processo in atto, si ispira alle culture del riuso, della riqualificazione e della rigenerazione urbana per un piano di sviluppo territoriale fondato sulla bio economia e sul turismo sostenibile. “È un concept dove – spiega ancora Damaso -, attorno al mondo della bici, abbiamo integrato le parti della sana alimentazione, del running ed un tour operator dedicato al settore. Non è un negozio fine a sé stesso, ma una piazza dello sport che trova, in questa prima porta, l’ingresso per il collegamento alla Treviso-Ostiglia. È un concept replicabile, è come se fosse una piazza nella piazza”.
Le parole chiave sono Innovazione, Internazionalizzazione, Sostenibilità e Inclusione. In questa direzione Arte, Food, Design e altre ricchezze del Made in Italy si ritrovano in uno spazio fisico per dare vita a laboratori espositivi e commerciali, servizi, eventi e nuove esperienze sensoriali. Una piazza di mercato che sa essere un luogo di scambi e di contatti.