L’Allianz Pallacanestro Trieste è già pronta per l’inizio della nuova stagione che si aprirà a breve con l’inizio della Supercoppa, dove i triestini saranno impegnati nel gironcino con Treviso e Venezia. Che stagione aspetta l’Allianz? Ha detto bene il confermatissimo coach Eugenio Dalmasson: “di questi tempi è già tanto potersi iscrivere al campionato, facendo chiaramente riferimento alla crisi che con un effetto domino inarrestabile ha fatto saltare tante società e altrettante rischia di cancellare. In più, la Pallacanestro Trieste era reduce da un 2019 drammatico con l’arresto dell’ex presidente Scavone e il rischio di un fallimento che è stato scongiurato dall’impegno di imprenditori locali e da un solido e affiatato consorzio di tifosi”.
Allianz
Mario Ghiacci, dirigente di lungo corso del nostro basket, ha abbinato al ruolo di general manager di Trieste quello di presidente, garantendo serietà e competenza. Ghiacci è un uomo innamorato del basket e se Trieste è tornata due stagioni fa è tornata e rimasta nel basket che conta lo deve a lui e a Dalmasson. Tra i due c’è pieno affiatamento e condivisione delle scelte come nel mercato che andremo ad analizzare.
Gli obiettivi di Allianz
Piedi per terra, dunque, e idee ben chiare. A questo sano pragmatismo ha fatto seguito un mercato interessante con le conferme delle colonne morali e tecniche del roster come l’argentino Juan Manuel Fernandez e gli italiani Daniele Cavaliero, Matteo Da Ros e capitan Andrea Coronica. Da questa spina dorsale s’irradia un gruppo di stranieri che potrebbe permettere a Trieste di correre, tirare e far sorridere i tifosi.
Il mercato
Vediamoli più da vicino. Uno dei pezzi pregiati arrivati col mercato è lo statunitense Myke Henry, un’ala piccola di 27 anni con ottime percentuali di tiro. Non ha mai giocato in Europa ma ha al suo attivo qualche presenza in NBA nei Memphis Grizzlies. Un altro americano, ma con passaporto nigeriano, è Ike Udanoh, una vecchia conoscenza del nostro basket e dei parquet di mezza Europa con qualche apparizione anche a Venezia. Udanoh è un’ala-pivot che dovrebbe portare esperienza, punti e rimbalzi; se avrà voglia e il fisico non gli creerà problemi può essere il valore aggiunto dell’Allianz. Così come il lettone Andrejs Grazulisun’ala proveniente dall’A2, dove a Tortona si è messo in luce come uno dei migliori tiratori della categoria. Sotto canestro è stato arruolato Devonte Upson, americano di 2 e 06 che si è fatto le ossa in campionati minori europei come Svizzera, Finlandia, Polonia e Francia, dove a Strasburgo i dirigenti triestini l’hanno scovato.
Allianz e la ciliegina
Ma la vera ciliegina del mercato dovrebbe essere lo statunitense Milton Doyle, giocatore completissimo, sapendo sia difendere che attaccare. Doyle ha la giusta esperienza, maturata negli USA e in Spagna e in Israele.
Gli italiani
Ghiacci, però, ha pescato anche in Italia con l’arrivo dell’ala Davide Alviti e del play Tommaso Laquintana. Il primo arriva da Treviso dove ha fatto intravedere ampi margini di miglioramento. Laquintana, invece, è reduce da ottime stagioni a Brescia. Per Laquintana a 25 anni è arrivato il momento della maturità, le nuove responsabilità che avrà a Trieste potrebbero lanciarlo, come molti addetti ai lavori si aspettano, in modo definitivo. Da segnalare un nuovo innesto nello staff tecnico. Su precisa richiesta di Dalmasson, che l’ha avuto come suo vice nell’Italia under 20, è arrivato Franco Ciani, tecnico preparatissimo con alle spalle esperienze da capo allenatore in A1 e A2.