L’acqua è una risorsa prioritaria per la vita, ma spesso resta fuori dall’agenda politica. Una contraddizione che le Acli del Veneto hanno colto da tempo e che ha portato l’organizzazione dei lavoratori cristiani, che conta nella regione oltre 20mila soci, ad aprire un percorso formativo con i soggetti del settore. “Acqua risorsa per la vita” è il titolo dell’incontro promosso da Veritas e Acli del Veneto, in collaborazione con Viveracqua, consorzio dei gestori idrici del Veneto, tenutosi lunedì 12 maggio nella sede della multiutility veneziana in via Porto di Cavergnago a Mestre.

Acqua per la vita: Acli del Veneto: impegno per transizione ecologica e stili di vita

“Vogliamo aprire un confronto con i soggetti del settore per analizzare e comprendere le sfide che si profilano – ha esordito Cristian Rosteghin, presidente Acli del Veneto -. Il nostro obiettivo è raccogliere dati e informazioni per costruire una prospettiva di impegno che prende forza anche dall’enciclica Laudato si’ e per promuovere una matura consapevolezza ecologica, che possa aiutarci a modificare anche i nostri stili di vita. Dopo il grande dibattito in occasione dei referendum del 2011, questo bene fondamentale deve recuperare centralità nella visione delle sfide contemporanee che caratterizzano la transizione ecologica. Le Acli del Veneto vogliono coinvolgere come parte attiva le sedi provinciali ed i vari circoli territoriali con la promozione di iniziative locali. ”
Veritas, tariffe idriche tra le più basse d’europa, ma per le nuove sfide serve un’alleanza con i cittadini

“La tariffa idrica di Veritas è tra le più basse d’Europa e questo spesso genera nella popolazione l’idea che si tratti di un bene che può essere sprecato – ha sottolineato Andrea Razzini, direttore generale di Veritas -, anche se tutti sappiamo che si tratta di un bene comune ed essenziale; esso è purtroppo destinato a subire l’effetto dei cambiamenti climatici in corso. Veritas, come azienda pubblica, è impegnata a fornire servizi essenziali di elevata qualità, avendo come obiettivo efficacia ed efficienza, riduzione degli impatti e salvaguardia delle risorse ambientali, oltre che non puntare al profitto (https://www.gruppoveritas.it/cosa-facciamo/servizio-idrico-integrato).
La gestione degli acquedotti – quello di Venezia ha 140 anni – richiede investimenti ingenti e costanti per la manutenzione/sostituzione delle reti lunghe, ben 5700 km, visto che la durata delle tubature è programmata in circa 50 anni. Ogni anno Veritas distribuisce circa 112 milioni di metri cubi di acqua potabile di qualità eccellente, prelevata da pozzi profondi non contaminati da attività antropiche (https://www.gruppoveritas.it/cosa-facciamo/servizio-idrico-integrato/qualita-dell-acqua). Gran parte dell’attività del servizio idrico integrato è comunque dedicata alla depurazione degli scarichi urbani: ogni anno Veritas restituisce all’ambiente circa 88 milioni di metri cubi di effluenti depurati. Negli anni a venire le sfide in campo, tra cui l’applicazione delle nuove normative europee sulla depurazione, saranno sempre più impegnative dal punto di vista finanziario e gestionale e richiederanno il sostegno della comunità, giustificato dalla necessità di salvaguardare l’ambiente”.

Acqua per la vita: Viveracqua, 47mila km di rete idrica e 355 milioni di metri cubi di acqua potabile erogata ogni anno

“Le aziende pubbliche che gestiscono il servizio idrico integrato, specialmente nel Nord Italia, mostrano di operare con ottimi risultati, – ha specificato Massimo Cornaviera, direttore tecnico di Viveracqua, consorzio dei 12 gestori idrici pubblici del Veneto – come testimoniano gli specifici strumenti di misura della qualità che la regolazione prevede e in un contesto normativo nazionale ipertrofico e complicato. Viveracqua, nato nel 2011 per promuovere la sinergia tra aziende pubbliche del servizio idrico del Veneto, è un progetto di stabile collaborazione che mira a mettere a fattore comune strumenti e competenze per garantire efficienza operativa, tutela della risorsa idrica e salvaguardia ambientale ai diversi territori serviti. Il consorzio conta complessivamente una rete idrica di 47mila km e 355 milioni di metri cubi di acqua potabile erogata ogni anno.”

Acqua per la vita: risparmio idrico: frangigetto riduce del 50% il flusso rubinetto

Il risparmio idrico è un elemento fondamentale per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane. “Occorre comprendere che l’ambiente è lo spazio senza il quale noi non potremmo vivere e quindi dobbiamo rispettarlo: ognuno di noi può fare la sua parte anche per evitare di sprecare l’acqua – ha precisato Riccardo Seccarello, responsabile Comunicazione Veritas -. Fondamentale è selezionare attentamente i consumi, evitando quelli inutili e comprendendo che ogni oggetto, per essere realizzato, richiede l’utilizzo di moltissime risorse e presenta un impatto costituito anche dall’impronta idrica: ad esempio, un cellulare o un paio di scarpe da ginnastica richiedono l’impiego di centinaia di litri d’acqua.
Ogni anno Veritas incontra 12mila studentesse e studenti di scuola di ogni ordine e grado, a loro proponiamo un decalogo che offre preziosi consigli utili anche per le cittadine e i cittadini: utilizzare il frangigetto che può ridurre del 50% il flusso di acqua in uscita dal rubinetto, fare la lavatrice a pieno carico, innaffiare le piante con l’acqua con cui si sono lavate frutta e verdura, fare la doccia invece del bagno, chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti e così via (per informazioni https://www.gruppoveritas.it/consigli-il-risparmio-idrico).”

Acqua per la vita: Padova, una priorità la partecipazione ai consorzi di bonifica

L’impegno delle Acli si è manifestato anche in occasione delle elezioni dei consorzi di bonifica tenutesi l’anno scorso. “Nell’area di Padova per i due consorzi Brenta e Adige Colli abbiamo presentato una lista di consumatori e agricoltori che ha portato a raddoppiare il numero dei votanti e all’elezione di 8 nostri rappresentanti – ha concluso Maurizio Drezzadore, presidente Acli Padova -. Ci siamo resi conto della complessità del quadro normativo in cui operano questi importanti organismi deputati a gestione e manutenzione del territorio in uno scenario di cambiamenti climatici che presenta fenomeni meteo anche estremi. Proprio per questa funzione strategica riteniamo che i consorzi di bonifica debbano diventare spazi aperti alla partecipazione democratica dei cittadini.
