Qualche tempo fa, ho scritto che nei talk show alla televisione nazionale i nostri deputati, governanti, giornalisti e via cantando si scambiano insulti, e la loro violenza verbale diventa una incomprensibile cacofonia: succede quando le voci si sovrappongono e si impastano, e allora i contendenti sembrano cani che abbaiano alla luna: voci dissonanti, animalesche. In quell’occasione, mi ero espresso con il linguaggio figurato, allusivo, ma ecco che la realtà (la Realtà…) è venuta brutalmente a cancellare la mia prudenza: un deputato (sì, un deputato…) è andato oltre.
Come forse qualcuno dei miei lettori ha avuto l’occasione di vedere in tv l’episodio incredibile che ha avuto per protagonista l’onorevole Augusta Montaruli. Questa sorella d’Italia, ha letteralmente abbaiato contro un suo collega di altro colore politico durante un talk show pomeridiano de la7. Per sessanta secondi (qualcuno li ha contati) a muso duro la Montaruli ha “coperto” con chiarissimi e ripetuti bàu bàu le parole dell’altro invitato. Non era mai successo qualcosa di simile, così apertamente, così teatralmente farsesco.
La parola, umiliata dal verso animalesco, ha fatto scrivere a Aldo Grasso sul Corriere un commento fra l’incredulo e il turbato, sulla disinvoltura con cui certi rappresentanti del potere politico italiano d’oggi trasformano i dibattiti televisivi (mi ostino a chiamarli così, da ingenuo incallito) in “palestre dell’insulto”, dove la volgarità è addirittura “una tradizione”, e “la scuola del silenzio ha i banchi vuoti”.
Che dire? In quegli scontri violenti, chiassosi e, ahimè, diseducativi, dice il saggio, “la parola umana cede all’animalesco, bruciata nel furore polemico del becerume, e a noi restano le mute ceneri del nostro disagio”.
Il “vizio” della lettura

Buona notizia: le lettrici di cui ho parlato di recente a proposito di un club femminile del rodigino, sono cresciute, al punto che adesso sono divise in due gruppi. Fascino segreto della lettura, cioè potenza dei libri? Certo non si tratta di miracolo, ma di una cultura che sui libri è maturata.
Riflettendo su questa notizia, mi sono chiesto se quelle signore abbiano preso il “vizio della lettura”, che è il titolo di un curioso libretto di Edith Wharton (!862-1937) edito da Pier Luigi Olivi nel 2014 per l’editrice Olibelberg Venezia. Strano vizio, davvero, quello praticato da “lettori meccanici” e da “lettori nati” o virtuosi, categorie su cui la scrittrice americana si è divertita a cucire delle considerazioni puntuali che si possono condividere o meno, ma che non sono prive di fascino.
“Il leggere è un riflesso condizionato dall’educazione” scrive all’inizio; e più avanti aggiunge un particolare, cioè il dover “considerare la lettura il mezzo che rende possibile uno scambio di idee fra lo scrittore e il lettore”. Già alla sua epoca (il 1903) Wharton se la prende con un vizio che dovremmo conoscere: “i veri nemici della lettura, scrive, sono gli amanti dei libri alla moda, che sono destinati a finire nel bidone della spazzatura”.
A proposito, conservo un libriccino scritto da Valentino De Carlo in occasione di una Festa del libro e intitolato La meravigliosa storia del libro (La Spiga ed.,Milano 1994). Lo accompagna uno slogan: “A tv spenta accendi un libro”, e il secondo capitolo, dedicato all’invenzione della stampa, riporta questa frase: “Fino a tanto che la Terra sarà piena di sapere”.
Io lì sono stata

(poesia)
Il drago non dorme mai
va vinto ma non ucciso
come il piombo mutato
in oro.
Il drago è un angelo
guardiano della soglia
sigillo
della tua notte insonne.
Soffrirà senza dubbio
di sete e oscurità.
Francesca Ruth Brandes, Trasporto, 2009
Quanto fastidio ha creato anche a me quella signora ( si fa per dire….) che ha impedito di parlare ad un avversario politico !
Quella signora non meriterebbe nemmeno di essere invitata in televisione , perché è un’ offesa agli ascoltatori .
mi è capitato altre volte di subire il blaterare dei politici, senza un briciolo di educazione….per cui ho deciso che mi rifiuto per il futuro di fuggire alle trasmissioni di questo tipo. gli ineducati non fanno per me.
grazie Ivo del tuo commento, sono d’accordo.
Mah! Da molto tempo seguo i diversi talk shows (preferisco salotti televisivi) a sfondo politico e di spettacoli veramente vergognosi ne ho visti parecchi di gran lunga superiori a quello preso oggi in considerazione.
Ma c’è di peggio. Quante volte abbiamo visto, udite udite, addirittura nelle “sacre” aule del nostro Parlamento, visto ed udito parole e frasi offensive pronunciate da alcuni deputati e senatori (abusando delle prerogative che la nostra Costituzione all’art. 68 conferisce loro) nei confronti di altri parlamentari considerati avversi? Se poi aggiungiamo che alcuni argomenti espressi, non solo con parole indegne ed offensive, ma addirittura sfacciatamente falsi, beh allora vi dico che la mia indignazione supera di gran lunga il bau bau della Montaruli (che comunque ha sbagliato!).