La collaborazione tra artisti, quella fantastica sinergia che consente la concretizzazione di un progetto comune,è evento raroquanto prezioso. Paola Madormo e Luana Segato, con la curatela dí Elisabetta Barisoni, ci sono riuscite, dando vita nella Project Room e nelle collezioni permanenti del Museo veneziano di Ca’ Pesaro alla mostra Instabili armonie, visitabile fino al 12 gennaio 2025.
L’amore e Psiche per Paola e Luana
Lo spazio a piano terra è piccolo, ma prestigioso; l’armonia tra i due mondi espressivi è tangibile, nonostante la diversità degli strumenti utilizzati. Da un lato, la leggerezza boschiva di Paola, i corpi a cui la texture metallica offre un’incredibiletridimensionalità, attraversata da bagliori. È vita fisica, quella del suo Amore e Psiche in rete metallica, ferro zincato e alluminio, e – allo stesso tempo – è idea: maglia lucente a simboleggiare ogni connessione, esistenza che trascende la materia. Il metallo definisce spazi in forme frattaliche, ma i corpi che si toccano hanno una densità plastica che commuove, prendono tutti i colori dello spazio circostante, con un gusto del modellato pieno e rotondo. Madormo osa la rete anche come quinta teatrale con Il Velo, strumento scenico di grande raffinatezza a definire i piani prospettici.
Le acque lagunari
A sua volta Acque Lagunari (tecnica mista su tela e Juta),la grandestoffa strappata e ricucita di Luana Segato, che molti di noi ricordano adagiata in performance su ponti e campi veneziani, azzurra di laguna nei giorni increspati dal vento, fiume dai riflessi smeraldo, si inquadra alla perfezione sulla scena del Museo. L’artista dipinge, taglia e ripara; ricostruisce lo spazio, per aver cura del mondo; ne serba le memorie, in forma di cicatrici, ad indicare antichi linguaggi. Sulla parete vicina, una serie di piccoli Pesci blu decontestualizzati, in argilla, acrilico su tela e tessuto, ribadiscono l’anima tutta concettuale di Luana, la sua inesausta sperimentazione: come dimenticare i suoi Ghebi, i Canal Grande in cui forma e contenuto si compenetrano in un unico, inimitabile logo?
L’idea portante di Instabili armonie sembra riferirsi alla definizione di un habitat compatibile con l’umano, di un clima recuperato alla vita. Armonie impermanenti, come si confà all’esistenza, ma pur sempre possibili, nella necessaria pluralità dei linguaggi. Coesistenza, che si auspica serena; possibilità di dialogo. Fattori che si presuppongono ineludibili in un mondo civile, purtroppo oggi,troppo spesso,disattesi ed umiliati.
Paola e Luana, le artiste
Così l’esposizione delle due artiste nella Project Room di Ca’ Pesaro diviene un’oasi di speranza. Paola e Luana, da sempre, hanno intrapreso un percorso d’impegno e di condivisione artistica: entrambe collaborano con l’associazione “Saloni Celesti” che coinvolge alcune importanti artiste della scena veneziana, e partecipano ad iniziative culturali come la Giornata del Contemporaneo Amaci e Artnight. Madormo vive e lavora a Venezia, è diplomata in Scultura all’Accademia di BelleArti. Il suo studio in città è un punto di riferimento per molti artisti attivi nella scena lagunare. Segato, che vive e opera tra Venezia e Padova, si è formata presso la Scuola Internazionaledi Grafica e ha frequentato diversi studi di pittori: il suo è un itinerario più eclettico che la condurrà, dal 2013 in poi, ad aprire l’Atelier Luse.
Un viaggio a Ca’ Pesaro
L’amicizia e la stima reciproche hanno spesso indotto le due artiste a “scambiarsi la pelle”: più lirica Paola, con i suoi simulacri leggeri, le sue presenze fiabesche; dialettica Luana, sempre alla ricerca dell’essenziale.
Il loro viaggio condiviso culmina, nella mostra di Ca’ Pesaro, con un richiamo nelle collezioni permanenti: una stoffa incorniciata, Un pezzo di cielo(acrilico su tarlatana) per Luana Segato, giusto di fianco alle Signorine di Felice Casorati; un matericoSpettro visibile – Tributo a Morandi (collage 3D) per Paola Madormo, accanto ad una teletta capolavoro del bolognese. Un’emozione per chi le conosce e le stima; forse un auspicio.
Instabili armonie. Paola Madormo e Luana Segato
Fino al 12 gennaio 2025
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Project Room e collezione permanente
A cura di Elisabetta Barisoni
Chiuso il lunedì
Santa Croce 2076
Tel. +39 041 721127
Quanta bellezza! Le parole di Brandes ti fanno desiderare di essere là, a farti avvolgere da storie di acque, di laguna, di corpi eterei e sentimenti immortali.