“Il robusto aumento di capitale deciso dall’Assemblea straordinaria di Autostrade Alto Adriatico dà una spinta importante al completamento della terza corsia dell’A4 e corrisponde alla necessità di equilibrare il Piano economico finanziario della società visto che gli investimenti a suo tempo deliberati hanno subito l’aumento dei costi delle materie prime e di conseguenza dei servizi: è strategico per la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia garantire risorse in tempi celeri per fare in modo che l’ampliamento dell’arteria autostradale possa essere completata a servire il territorio e insieme a esso il Paese e l’Europa”.
Barbara Zilli e gli interventi sulla terza corsia dell’A4
Questo quanto dichiarato dall’assessore regionale alle finanze Barbara Zilli al termine dell’assemblea dei soci di Autostrade Alto Adriatico a nome della Regione Friuli Venezia Giulia, che detiene il 90,52% delle quote societarie, nel corso della quale è stato disposto un aumento di capitale che porterà, se integralmente sottoscritto, un apporto patrimoniale di 105 milioni di euro.
L’assemblea
In assemblea è stato illustrato il Piano economico finanziario della società che prevede 1 miliardo 895 milioni di euro di investimenti per opere da eseguire nel periodo di concessione. Correlati principalmente agli interventi programmati per la terza corsia tra San Donà di Piave e Villesse. Senza aumento dei pedaggi nella rete di competenza almeno per il prossimo biennio 2025-2026. E con prospettive di risultati economici positivi per i prossimi 30 anni.
Il Piano, attualmente al vaglio del Ministero delle Infrastrutture, tiene conto dell’incremento della spesa per investimenti per circa 600 milioni di euro. A causa dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzioni, in particolare dalla seconda metà del 2021. Quando fu sottoscritto l’ultimo aggiornamento del piano economico finanziario dell’Accordo di Cooperazione approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). E fa fronte alle prescrizioni in sede di valutazione di impatto ambientale su nuove opere nel tratto veneto. Come la bretella di collegamento al casello di San Stino. A ciò si è aggiunta la necessità di prevedere – nell’arco dei prossimi 30 anni – nuovi investimenti di manutenzione straordinaria per circa 370 milioni di euro. Questo per la ricostruzione delle opere d’arte più datate (cavalcavia e ponti).
Marco Monaco e il patrimonio della terza corsia dell’A4
“La ricapitalizzazione – spiega il presidente di Autostrade Alto Adriatico, avvocato Marco Monaco – è essenziale per avere un patrimonio disponibile coerente con gli investimenti che la Società intende attuare nell’ammodernamento di una rete viaria strategica per l’intera nazionale e l’Europa. Senza gravare economicamente su famiglie, imprese e utenti della strada”.
Il piano investimenti per la terza corsia
Nel corso dell’assemblea, tenutasi a Trieste, è stato infatti sottolineato come il piano di investimenti – più di un miliardo di euro speso finora per la costruzione della terza corsia – sia stato affrontato fino ad oggi in gran parte in autonomia senza utilizzare linee di finanziamento. Gli stessi investimenti e la variazione dei prezzi dei materiali non hanno inoltre portato ad alcun aumento dei pedaggi sulla rete di competenza dal 2018. A tal punto che oggi la tariffa media di Autostrade Alto Adriatico risulta più bassa rispetto ad altre Concessionarie che hanno dovuto affrontare, allo stesso modo, nuove grandi opere. Lo stesso piano prevede che dal 2027 fino al termine del periodo concessorio gli incrementi tariffari non supereranno l’inflazione programmata. In linea con le previsioni dettate dall’autorità regolatoria dei trasporti.