Giornata intensa sulle cime dell’Alpago quella di sabato 16 novembre 2024. Tre gli interventi resi possibili grazie al supporto del Comando dei Vigili del Fuoco con l’elicottero del Reparto Volo di Venezia. Ad intervenire il comandante Alessandro Favaro, il pilota Stefano Manzoli, il tecnico Daniele Schiavon e gli elisoccorritori Sandro Cervi, Mauro Sovilla e Alberto Perin. Gli interventi hanno interessato due ferrate. Da prima la ferrata Brut Pass che collega il Monte Messer alle creste in cima alla Val Salatis. Ad occuparsene sono state due guide alpine tramite incarico istituzionale. Un altro intervento è stato eseguito dal CAI Alpago con i propri volontari Mirco, Fabio e Luigi, che hanno portato presso il bivacco naturale Benito Saviane delle tavole di legno rendendolo più accogliente. Poi sulla ferrata Costacurta con altre due guide alpine, accompagnate dal sindaco di Chies d’Alpago Gianluca Dal Borgo, che hanno sistemato la ferrata da Forcella Fagoreit fino a Forcella Bassa del Teverone (1930 m), per due chilometri di sviluppo cambiando fittoni, morsetti e corde metalliche.
Il sindaco e la riapertura delle due ferrate

“La crescita di un territorio così difficile come il nostro passa necessariamente attraverso la collaborazione tra Enti – sottolinea il sindaco Dal Borgo – per questo va il nostro più sentito ringraziamento ai Vigili del Fuoco. La Costacurta era inagibile purtroppo da più di due anni, ora sarà possibile certificarla e renderla di nuovo percorribile da tutti. Realizzata nel 1979 in memoria di Rino Costacurta, corre lungo la parete nord del Monte Teverone che insiste nel territorio del Comune di Claut. A breve avremo un incontro con il presidente della Commissione Giulio Carnica Sentieri, Giovanni Cozzarini, che gestisce tutte le ferrate del Friuli, per valutare una nuova convenzione insieme ai Comuni della Conca di Alpago e Chies d’Alpago”.
Ferrate controllate e messe in ordine

Cozzarini evidenzia infatti come queste ferrate siano da tempo accatastate ed inserite nel sito www.cai-fvg.it dove gli escursionisti possono trovare tutte le informazioni relative ad ogni ferrata. “La ferrata Costacurta è anch’essa inserita nel nostro catasto. Questo perché si trova in territorio Friulano. Ma poiché viene storicamente gestita dal Veneto abbiamo trovato il modo di lavorare insieme al Comune di Chies d’Alpago. Noi abbiamo accatastato la ferrata, mentre il Comune ha provveduto a far controllare la ferrata dalle Guide Alpine, inserendo dove serviva cavi e fittoni. Ogni anno per prassi le Guide Alpine controllano la ferrata e la dichiarano agibile. E noi provvederemo a dichiararla agibile anche nel nostro sito. A breve ci sarà un incontro formale in cui il Comune di Chies d’Alpago e/o la sezione CAI dell’Alpago prenderanno in carico la ferrata”.
La gioia degli appassionati

Tutto questo permetterà ai tanti appassionati di percorrere nuovamente e interamente l’Alta Via delle Dolomiti n. 7, dal Dolada fino alla Palantina passando per il rifugio Dolada, il bivacco naturale Benito Saviane sul passo Valbona, il bivacco Toffolon nella Val di Antander e il rifugio Semenza. Trentasei chilometri che abbracciano la Conca dell’Alpago. L’Amministrazione di Chies d’Alpago sta lavorando, inoltre, alla realizzazione di un nuovo bivacco sul Crep Nudo in cima a Venal di Funes, per avere un punto di appoggio all’uscita/attacco della ferrata Costacurta.
Un’Alta Via accessibile a tutti



Questa nuova opera permetterebbe una più sicura percorrenza dell’Alta Via rendendola inoltre accessibile anche a persone meno allenate. Un incentivo in più ad un turismo slow che trova in questo territorio naturale un ambiente ideale. Ma anche un simbolo che unisce le Comunità dell’Alpago con quelle della vicina Valcellina, come era nel secolare passato. A ricordarlo anche il noto artista e scrittore di Erto, Mauro Corona: “Mia nonna la chiamavano la pagota, perché da Cellino andava su verso passo Valbona e poi giù – in Alpago – a vendere spolette di filo, cucchiai e forchette”. Lasciando un messaggio al sindaco Dal Borgo per la storica iniziativa Montagna meraviglia del creato della rassegna di Chies e le sue montagne che il 2 novembre ha visto celebrata la messa sulla Forcella Palantina da Don Rinaldo Ottone. E che da alcuni anni e diventata occasione di gemellaggio tra i comuni dell’Alpago e della Valcellina. Una cresta che torna quindi a rappresentare, sia idealmente che concretamente, una cerniera e non un confine invalicabile.