L’autunno dona grandi emozioni a chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze in montagna in questo periodo. Le giornate sono ancora lunghe abbastanza per intraprendere escursioni a piedi o in bici, i paesaggi regalano colori intensi, il cielo è limpido e l’enrosadira, il fenomeno naturale che alla sera colora le montagne di rosso, si fa vedere in modo ancora più forte. Inoltre, nei mesi autunnali, la natura ci dona una grande varietà di prodotti di stagione. È nata proprio per esaltare questo meraviglioso periodo dell’anno e i suoi prodotti, l’iniziativa Saus dl altonn – I sapori dell’autunno. Dal 15 settembre al 6 ottobre, l’Alta Badia propone tre settimane all’insegna delle eccellenze culinarie locali, valorizzando i prodotti del territorio e i loro produttori.
L’Alta Badia si apre ai turisti
Durante quattro giornate verranno organizzati, presso i rifugi partecipanti, degli incontri con i produttori, che illustreranno le particolarità e le proprietà dei vari prodotti. Vari sono gli appuntamenti autunnali .
Il primo evento si svolgerà domenica 15 settembre presso il rifugio Ütia Lé. Il prodotto principe della giornata è il formaggio grigio del maso Lüch Chi Prá. Questo il menù proposto “Formaggio grigio con cipolla rossa”, “Formaggio grigio fritto in pastella di sesamo con puré di patate e cipolle caramellate” e “Mousse di formaggio grigio con frutta di stagione marinata”.
In Alta Badia protagonisti lo yogurt e la carne
Lo yogurt del maso Bio Lüch Ruances sarà il protagonista sabato 21 settembre al rifugio Ütia I Tablá, dove verranno proposti una “Mousse di yogurt Bio Lüch Ruances, aromatizzata, speck Alto Adige, insalata di crauti cappuccio su letto di rösti di patate”, “Ravioli di grano saraceno farciti con capriolo su crema d’ortica conditi con mela e yogurt”, un “Filetto di vitello bordato con salvia e speck Alto Adige su letto di yogurt alle erbe selvatiche servito con crocchette di patate” e una “Torta fredda allo yogurt con mirtilli neri”.
Al rifugio Club Moritzino, domenica 22 settembre, si potrà incontrare il contadino del maso Lüch Arciara di La Val, che presenterà la sua carne del maso, nei piatti: “Battuta di manzo Alto Adige, in cipolla fondente e puccia croccante”, “Ravioli ripieni di fonduta di formaggio, consommé allo speck, rape rosse” e “Guancia di vitello brasata, zucca e salsa alla liquirizia”.
L’ultimo incontro
Domenica 29 settembre, al rifugio Ütia Bioch il menù verrà realizzato con la marmellata del Lü de Pincia. Per l’occasione verranno proposti questi piatti: “Tartelletta bianca con marmellata di Mela Klarer”, “Cotolette di agnello ai semi di senape e marmellata di prugna selvatica” e “Cheese cake con marmellata di lampone”.
Ogni piatto verrà accompagnato da un vino altoatesino, scelto in abbinamento da esperti sommelier dell’Alto Adige. I rifugi sono raggiungibili comodamente con gli impianti di risalita, aperti fino al 6 ottobre.
Le opportunità offerte dall’Alta Badia
Durante questo periodo, l’Alta Badia propone svariate possibilità, volte a far conoscere le eccellenze dell’Alta Badia a chi ha scelto questo magico periodo per trascorrere qualche giorno di vacanza nelle Dolomiti, all’insegna dello sport outdoor.
Avventura, adrenalina e panorami mozzafiato attendono tutti coloro che decidono di affrontare la sfida del “4 Peaks Alta Badia”, il cui obiettivo è quello di conquistare le quattro cime Sas dla Crusc (Sasso Santa Croce) 2.907m, Piza dales Diesc (Cima Dieci) 3.026m, Lavarela (Lavarella) 3.055m e Conturines 3.064m. Si tratta di una sfida impegnativa, per scalatori esperti. Le cime si raggiungono, infatti, percorrendo non solo passaggi e sentieri ben segnati, ma anche vie ferrate, con alcuni tratti esposti.
Per cimentarsi nella sfida del “4 Peaks Alta Badia” bisogna iscriversi online sul sito www.4peaks.it. Si riceve quindi un apposito pass che deve essere perforato ogni volta che si raggiunge una delle quattro cime. A tutti quelli che completano il giro in due o più giorni viene assegnato il titolo di “Alta Badia Finisher”. Mentre chi riesce a scalarle tutte in un solo giorno conquista il titolo di “Alta Badia Mountaineer” e un posto d’onore sul “Wall of Fame”, consultabile online. Per le persone meno allenate e che vogliono evitare i passaggi esposti, c’è la possibilità di fare la variante più semplice. Ma che richiede un tempo di percorrenza maggiore.
In Alta Badia anche il piacere di una ferrata
Già da molti decenni i contadini del paese di La Villa, portano le loro mucche e cavalli all’alpeggio sull’altipiano del Gardenaccia, la montagna simbolo del paese, all’interno del Parco Naturale Puez-Odle. Una volta, i contadini, conoscevano un sentiero diretto per arrivarci, più ripido ed impegnativo delle vie usate oggi dagli appassionati. Questo sentiero veniva chiamato “les cordes” (le corde in ladino). Ed è proprio qui, che rinasce la via ferrata, a cui è stato dato l’omonimo nome. Il punto di partenza della via ferrata è raggiungibile comodamente con la seggiovia Gardenaccia, che porta gli escursionisti a 5 minuti dalla partenza. La via ferrata è percorribile solo con l’attrezzatura adatta e, ai meno esperti, si consiglia di farla con una guida.