Alma, Anna, Giovanna. Tre nomi diversi per ogni nuova vita di una donna forte, determinata e coraggiosa. Una donna che ha saputo sempre reinventarsi dopo ogni svolta della sua esistenza. Un’esistenza esplorata, studiata, raccontata e addirittura rivissuta da Anna Lina Molteni nel volume Lo specchio verde. I libri e le montagne di Giovanna Zangrandi, pubblicato nel 2023 da Monterosa Edizioni (Gignese, VT) con prefazione di Giuseppe Mendicino. I lettori più attenti la conoscono come Giovanna Zangrandi, il nom de plume che aveva scelto per firmare le sue opere.Ma il suo nome all’anagrafe era Alma Bevilacqua, nata a Galliera in provincia di Bologna il 13 giugno 1910. A questa donna eccezionale, montanara per scelta, insegnante, partigiana, alpinista spericolata e rifugista, scrittrice di talento fino a oggi ingiustamente dimenticata, Molteni ha dedicato lunghi studi che hanno comportato anche “vagabondaggi” (così li chiama) sui luoghi che l’hanno vista appassionata protagonista.
Il percorso di vita di Giovanna Zangrandi
![](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2024/03/Lo-specchio-verde.webp)
![](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2024/03/Lo-specchio-verde.webp)
Un percorso di vita intenso e avventuroso porta Alma dall’indottrinamento fascista e dall’adesione al regime attraverso «una fascinazione emotiva e non una cosapevolezza intellettuale» verso la scelta di partecipare alla Resistenza, prendendo il nome di battaglia di Anna. Un’esperienza insieme tragica ed esaltante che a guerra conclusa deciderà di fare oggetto delle sue narrazioni e dei suoi articoli con il nuovo nome di Giovanna Zangrandi, appunto.
La Resistenza sarà per lei, lasciata la pianura padana per salire in montagna e percorrere in bicicletta e a piedi il Cadore, un periodo di forte cambiamento, di impegno civile e politico che sentirà di dover restituire attraverso la scrittura.
«Personalmente sento imprescindibile dovere parlare spassionatamente di certi aspetti di quel periodo ai giovanissimi», scriveva nell’introduzione, mai pubblicata, al suo romanzo I giorni veri, dato alle stampe nel 1963. «Penso che sia giusto e urgente e doveroso farlo ora in questa nostra Italia del “felice miracolo economico”, dal birignao a rima di luna, dove già ci si imbottisce di vitamine e non si sa più cosa sia la fame portata dalle guerre, dove chi fa lunghe sieste felici ignora la realtà».
Giovanna Zangrandi una donna straordinaria
Il libro di Molteni ricostruisce nel dettaglio la vita e l’opera di questa donna straordinaria che da insegnante di scienze naturali si trasformò nel giro di pochi giorni in staffetta partigiana. La svolta improvvisa avviene l’8 settembre del ’43, quando i nazisti annettono le province di Bolzano e Trento al Terzo Reich: decide perciò di partecipare in prima persona alla lotta di Liberazione, unendosi alla Brigata partigiana Calvi diventando fondamentale nel trasporto di informazioni, armi e documenti falsi.
Anna Lina Molteni segue le sue orme anche dopo la Liberazione, quando, fondò il giornale “Val Boite” e si dedicò alla costruzione del Rifugio Antelao. Racconta l’atteggiamento panico con il quale la scritrice viveva la natura, ripercorre le difficoltà incontrate con il mondo editoriale per la pubblicazione di suoi romanzi (tra cui Il campo rosso; I Brusaz, che vinse il Premio Deledda nel 1954; Racconti del Cadore), la sua passione per l’alpinismo e lo sci, le sue scelte coraggiose di donna libera che fu crudelmente provata dalla vita e che dovette affrontate una malattia invalidante come il Parkinson che la condusse alla morte il 20 gennaio 1988.
L’autrice
![](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2024/03/Molteni-2.jpg)
![](https://www.enordest.it/wp-content/uploads/2024/03/Molteni-2.jpg)
Anna Lina Molteni ha scritto per le edizioni MonteRosa L’ombra dei Walser (Finalista al Premio Mario Rigoni Stern nel 2022).
Dal 1992 a oggi ha pubblicato romanzi ambientati nel mondo della natura e degli animali e a sfondo storico-antropologico. È autrice delle biografie: L’astuccio delle ambre: un mistero ungherese, Equitare 2004 (con lo pseudonimo Egée Berta); Due donne una bandiera: Laura Solera Mantegazza e Adelaide Bono Cairoli (con Gianna Parri), Magazzeno Storico Verbanese (Premio Stresa Giuria dei critici nel 2014); Il walser dell’imperatore, Magazzeno Storico Verbanese (Premio Stresa Giuria dei critici e Finalista al Premio Mario Rigoni Stern, entrambi nel 2019).
È Socio Accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) e vive a Sarigo, sul lago Maggiore.
Anna Lina Molteni, Lo specchio verde. I libri e le montagne di Giovanna Zangrandi, Gignese (VT), Monterosa Edizioni, 2023.
La biografia di Anna Lina Molteni è davvero notevole, per precisione e forza narrativa. Molto coinvolgente. E la vita di Giovanna Zangrandi merita davvero di essere conosciuta. Quello della Molteni è un libro che stimola a leggere i romanzi e i racconti della Zangrandi e a visitare i suoi luoghi nel Cadore, bellissimi.
Veramente un ottimo lavoro!
In questa recensione, mi piace soprattutto che sia stato sottolineato che Giovanna Zangrandi fu una donna sempre in cammino e si realizzò in una molteplicità di ruoli, del quale sono spia i nomi diversi. L’ho rincorsa nei miei vagabondaggi, ma senza mai riuscire veramente ad afferrarla.
Grazie Annalisa Bruni. Ha colto nel segno.
Ho letto il suo saggio con vero interesse. Ha fatto un ottimo lavoro!
Ho letto il suo saggio con vero interesse. Ha fatto un ottimo lavoro!