“Non puoi sapere se sarai felice con un uomo se non ci vai insieme a letto”. Ho trovato casualmente questa citazione nel libro “Monte Mario” di Carlo Cassola che vinse nel ‘73 il Premio selezione Campiello. Il grande scrittore nasceva in questo periodo, 17 marzo 1917 a Roma. Saggista e partigiano, Premio Strega nel 1960 per “La ragazza di Bube”.
Con Cassola in libreria

Entriamo in libreria assieme a lui che amava Jules Verne e Salgari e cominciò ad appassionarsi ai libri quando ancora non sapeva leggere, attratto da questi oggetti misteriosi dalle copertine affascinanti, nuovi mondi da scoprire e da interpretare. Come sempre ci aspetta la Libreria Lovat, due fantastiche sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Il cuore letterario del nordest che profuma di caffè e novità editoriali in tutte le declinazioni, dalla carta stampata, che ameremo per sempre, ai trionfi delle piattaforme web. Ecco la classifica che ci ha preparato con i magnifici dieci:
- Cognetti – Le otto montagne – Einaudi
- Ammaniti – La vita intima – Einaudi
- Gotto – Profondo come il mare, leggero come il cielo – Mondadori
- Rovelli – Buchi bianchi – Adelphi
- Postorino – Mi limitavo ad amare te – Feltrinelli
- Cole – Dammi mille baci – Always
- Cassar Scalia – Il re del gelato – Einaudi
- Politkovskaja – Una Madre – Rizzoli
- Leighton – Better – Salani
- Ravera – Age pride – Einaudi
Tante conferme

Ci sono molte conferme, onoriamo il podio: Paolo Cognetti “Le otto montagne” (Einaudi), Niccolò Ammaniti “La vita intima” (Einaudi), Gianluca Gotto “Profondo come il mare, leggero come il cielo” (Mondadori).
Un occhio alle novità

Andiamo subito a curiosare tra le novità che non abbiamo ancora sfogliato con una domanda che fluttua nel nordest: che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio? È anche il titolo di un saggio di Carlo Rovelli che è laureato in fisica e ha lavorato nelle più importanti università di Roma, Pittsburgh, Marsiglia.
Nato a Verona il 3 maggio 1956, lo scrittore entra in classifica con un titolo enigmatico e misterioso: “Buchi bianchi” (Adelphi). Sottotitolo esplicativo: “Dentro l’orizzonte”.
Carlo Rovelli ha introdotto la Teoria della gravitazione quantistica a loop, considerata la più accreditata in ambito fisico. Teorie che attraggono anche quando non riesci a comprenderle, un po’ come sfogliare un libro prima di aver imparato a leggere.

Ma torniamo al suo ultimo libro, perché sembra un viaggio straordinario come in un film di fantascienza alla ricerca del significato di tempo e spazio. Eccone un frammento: “Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là?” Quanta suggestione e vertigine in queste domande!
Un gelato al “mistero”

Lasciamo l’universo spazio-tempo per immergerci nel thriller: “Il Re del gelato” (Einaudi), di Cristina Cassar Scalia. Nonostante il titolo confortante si tratta di una vicenda misteriosa e molto strana che dovrà risolvere il vicequestore aggiunto Giovanna Guarrasi, detta Vanina, talentuosa palermitana che dopo un periodo alla questura di Milano, torna in Sicilia. Il nuovo caso da risolvere: qualche pillola dentro vaschette di gelato e poi un omicidio.
Vanina piace molto ai lettori grazie al suo acume, al carattere spigoloso e alla fantasia. Istinto e metodo investigativo particolare le consentono di scavare alla perfezione nel passato delle vittime. Si muove in una Sicilia icona di bellezza e contraddizioni. Ingredienti che hanno reso celebre Cristina Cassar Scalia, scrittrice originaria di Noto, medico oftalmologo che vive a Catania.

Ha raggiunto il successo con “Sabbia nera” nel 2018. Ha scritto anche un romanzo con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni.
Il vicequestore Vanina Guarrasi, da lei ideata e molto amata anche all’estero, diventerà presto anche una protagonista televisiva, è in programmazione infatti una serie tv dedicata alle sue vicende.
Un libro che commuove

“I giardini di marzo si vestono di nuovi colori” cantava Lucio Battisti che il 5 marzo avrebbe compiuto 80 anni. Il testo di Mogol è la sintesi più alta del cambiamento e l’inquietudine dell’anima. E quando ci chiediamo “che anno è, che giorno è” ci troviamo catapultati in un 2023 che vorremmo diverso, senza guerre, senza naufragi in mare, senza giornalisti ammazzati. Arriva in classifica un libro con una copertina che fa sussultare e commuove per la storia che racconta: “Una madre” (Rizzoli), scritto da Vera Politkovskaja con Sara Giudice. La vita e la passione per la verità di Anna Politkovskaja, giornalista uccisa il 7 ottobre 2006 nella sua casa al centro di Mosca e diventata simbolo della libertà d’espressione.

Vera è sua figlia, quel giorno aveva ventisei anni e da allora si batte con il fratello per avere giustizia. Ha fatto sue le parole della madre: “siate coraggiosi e chiamate sempre le cose con il loro nome, dittatori compresi”. Dopo l’invasione dell’Ucraina il cognome Politkovskaja è stato di nuovo oggetto di minacce di morte. Vera ha scritto questo libro per il mondo intero e per sua figlia, la nipote che Anna non ha mai conosciuto. È il ritratto di una donna coraggiosa che non ha mai nascosto il suo dissenso per la politica di Vladimir Putin e le violazioni dei diritti umani in Russia. Giornalista di Novaja Gazeta, ha raccontato fino alla sua morte, la guerra in Cecenia, la corruzione e i delitti.
Salutiamoci allora con una citazione di Vera che coglie l’essenza dello spirito di questa giornalista

“Mia madre è sempre stata una persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune. Scriveva la verità, nuda e cruda, su soldati, banditi e civili finiti nel tritacarne della guerra. Parlava di dolore, sangue, morte, corpi smembrati e destini infranti”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, che piacere leggere la sua rubrica e conoscere quali libri si vendono alle librerie Lovat. Sono felice che ai primi posti ci siano libri italiani. Da molti anni seguo la serie televisiva Big Bang Theory dove un gruppo di scienziati con gravi difficoltà relazionali affrontano i grandi temi della fisica per arrivare poi al premio Nobel. Per simpatia con questa serie televisiva, molto raffinata e divertente, immagino che il libro di Carlo Rovelli sui buchi bianchi sia sicuramente un argomento da conoscere e forse diventerà conosciuto come il suo antagonista: nero. L’altro libro che merita la mia attenzione è il racconto della giovane Vera a proposito di sua madre Anna Politkovskaja. Tutti conosciamo questa giornalista uccisa solo per aver svolto con correttezza il suo lavoro. Quando pensiamo a cosa è accaduto ad Anna Politkovskaja e a tutti i giornalisti che scrivono sotto i regimi, apprezziamo il valore della libertà, anche d’opinione. In Italia ogni mattina sfogliando la rassegna stampa possiamo leggere tutto e il suo contrario su ogni vicenda, è permessa anche la malafede, però noi possiamo scegliere l’interpretazione più corretta dei fatti senza che nessuno mi imponga una lettura acritica.