“La forza governa il mondo, (pur troppo!) e non il sapere: perciò chi lo regge, può e suole essere ignorante”. Vittorio Alfieri. È il blasonato compleanno che festeggiamo questa settimana. Blasonato per davvero, lo scrive lo stesso Alfieri che nasce nella città di Asti nel gennaio del 1749 da nobili, agiati e onesti parenti. Paladino delle istanze politiche e morali dedica gran parte dei suoi scritti alla libertà e alla lotta alla tirannia.
La nobiltà è il motivo conduttore dell’interessante classifica di gennaio, molto british


Andiamo a leggere il medagliere. Sottolinea un evento che ci accompagnerà sicuramente nel corso del 2023 con indiscrezioni, interviste e polemiche quotidiane.
Entriamo nel nostro luogo preferito, la Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest con le sue belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Qui possiamo dialogare con gli autori, scoprire le ultime novità sorseggiando anche un buon caffè. Ecco i magnifici dieci nella classifica che ci ha preparato:
- Prince Harry – Spare. Il minore – Mondadori
- Cognetti – Le otto montagne – Einaudi
- Aoyama – Finché non aprirai quel libro – Garzanti
- Angela – Dieci cose che ho imparato – Mondadori
- Patterson – La foresta del male – Longanesi
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Cazzullo – Mussolini il capobanda – Mondadori
- Recalcati – Luce delle stelle morte – Feltrinelli
- Rossi – Benvenuti in casa mia. – Mondadori
- Keegan – Piccole cose da nulla – Einaudi
Spare, un caso


Tutti gli scrittori sarebbero felici di avere un anticipo dall’editore di 20 milioni di sterline e di vendere solo nel primo giorno d’uscita oltre 400mila copie con la gente in coda per accaparrarsi il volume. Accade in questi giorni in Gran Bretagna e il motivo è ben noto, ecco sul podio: “Spare”- Prince Harry,(Mondadori). Con questo saggio, il rosso e ribelle principe Harry sta sconquassando la monarchia inglese che si era appena ripresa dalla scomparsa di Elisabetta e il passaggio di poteri al re Carlo III. L’editore ha dichiarato: gli unici libri che hanno venduto più copie nel giorno di pubblicazione, sono quelli che hanno per protagonista l’altro Harry: Potter.
Scomode dichiarazioni


Il duca di Sussex non è un maghetto ma certamente le sue dichiarazioni scomode hanno reso questo saggio molto appetibile, da Camilla matrigna cattiva, alle 25 “pedine” uccise in Afghanistan. In questo momento la sua popolarità nel Regno Unito è scesa vertiginosamente, non così per il libro. “Spare” in italiano il minore, significa letteralmente “ruota di scorta, riserva”. Modo di dire inglese per le dinastie quando si riferiscono alla successione al trono, il primogenito è l’erede e il secondo è una riserva. Oltre 400 pagine scritte dal ghostwriter J R Moehringer, affascinante giornalista e scrittore, Premio Pulitzer e autore di Open assieme al campione di tennis Agassi.
Dal libro al film


Facciamo un po’ di Brexit, lasciamo le inquietudini della campagna inglese e andiamo tra le vette con il fascino di un secondo posto pieno di suggestioni: “Le otto montagne” (Einaudi) di Paolo Cognetti. La storia di una particolare amicizia nata ai piedi del Monte Rosa. Grazie all’autore, la montagna diventa una straordinaria metafora della vita. Lo scrittore milanese ha vinto il Premio Strega nel 2017 con questo romanzo. Successivamente è diventato un film vincendo il premio della giuria al 75o Festival di Cannes. L’adattamento cinematografico ha certamente accentuato il desiderio di scoprire tutti gli aspetti del libro: è una storia che mi appartiene ha confidato Cognetti, quanto mi appartengono i miei stessi ricordi. In questi anni, quando mi chiedevano di cosa parla, rispondevo sempre: di due amici e una montagna”.
Un libro può cambiarti la vita?


Lo dimostra magicamente il terzo classificato: “Finché non aprirai quel libro”, (Garzanti) della scrittrice giapponese Michiko Aoyama. I suoi libri sono già fenomeni editoriali emulando il successo di Finché il caffè è caldo di Kawaguchi. Ecco il sottotitolo pieno di mistero: Entra in biblioteca e cerca la signora Komachi. Il libro giusto sta per arrivare da te.
La scrittrice racconta la storia di una donna che grazie al libro giusto può cambiarti la vita: la signora Komachi, pronta ad elargire attimi di felicità. L’importante è entrare in biblioteca, cercare una signora dalla carnagione candida con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Poi dobbiamo aspettare che ci chieda: che cosa cerca? Lei ha un dono, riesce ad intuire quali sono i nostri desideri e rimpianti consigliandoci un libro che potrebbe modificare le nostre scelte esistenziali.
Il ritorno


Torna in classifica l’ultimo saggio di un grande giornalista scomparso il 13 agosto scorso: “Dieci cose che ho imparato” (Mondadori) di Piero Angela. Indimenticabile protagonista dell’informazione e della divulgazione scientifica, ci ha lasciato una testimonianza imperdibile della sua ricerca.
“Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, di esperienze, di libri letti e scritti, di speranze e delusioni”.
Così Piero Angela ha spiegato la sua ultima fatica, un testo scritto di getto e nato dall’urgenza del momento. Un lascito morale dopo una lunghissima carriera al servizio dell’informazione per generazioni di italiani.
Dieci capitoli dedicati ad argomenti come tecnologia, ambiente, energia, televisione, scienza, partendo da una domanda basilare: “ Come è possibile che un paese come l’Italia che ha marcato profondamente per secoli il cammino della civiltà, oggi sia così in difficoltà, e abbia perso le sue luci?”
Nel medagliere di gennaio ecco una novità


“La foresta del male” (Longanesi), di James Patterson, scritto con James O. Born. Patterson è uno scrittore statunitense, blasonato da prestigiosi premi, grande esperto di thriller. Una fama legata al personaggio di Alex Cross, lo psicologo cacciatore di serial killer interpretato al cinema dallo straordinario Morgan Freeman. Nel suo nuovo romanzo, una foresta intricata fa da sfondo inquietante per una serie di macabre scoperte che sconvolgeranno completamente l’idillio di una serena vacanza nel Maine lontano dal frastuono della metropoli. Ma i silenzi della foresta sono il male assoluto.
Chiudiamo con un’altra novità che ci rasserena dopo aver girovagato tra i boschi


“Benvenuti in casa mia”(Mondadori), di Benedetta Rossi. In questo libro Benedetta ha raccolto tutte le sue astuzie per conciliare la vita quotidiana con l’attenzione al risparmio e all’ambiente.
Ecco cosa ci racconta: “In questi mesi di lavoro ho raccolto tante ricette facili e consigli utili per risparmiare, non solo in cucina ma in ogni stanza della casa e anche in giardino. Dall’uso del forno tradizionale alla friggitrice ad aria, dalla lavatrice al bagno, troverete trucchi e consigli per cucinare e prendersi cura della casa, risparmiando”.
Allora salutiamoci con una citazione di Brillat – Savarin “Il destino delle nazioni dipende dal modo in cui si nutrono”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, leggendo il suo bell’articolo ho notato che abbiamo molti nuovi titoli nella classifica delle Librerie Lovat. Ogni volta che leggo queste vicende umane e a volte ridicole dei reali inglesi mi compiaccio di vivere in uno Stato repubblicano, è vero che nel parlamento italiano abbiamo e abbiamo avuto parlamentari incredibili, inaccettabili, però sappiamo che dopo cinque anni, oppure prima, se ne andranno, mentre nella perfida Albione sono costretti ad avere una dinastia a vita che vive tutte le bassezze umane e poi queste fanno spettacolo. Non credo che leggerò mai questo inutile libro Spare del cosiddetto Principe Harry. Invece mi ha fatto molto piacere sapere in classifica una mia intelligente, semplice e simpatica concittadina: Benedetta Rossi. Da noi nelle Marche è famosissima, in ogni casa si cucina secondo i suoi insegnamenti. E’ semplice nei modi, ma arguta e molto preparata. Chi la va a trovare a casa sua trova accoglienza e simpatia. Il testo Benvenuti in casa mia di Benedetta Rossi non parlerà di cucina, ma vi assicuro ogni suo intervento è ispirato alla praticità e al buon senso. Benedetta Rossi ha retto anche la sfida televisiva con altre trasmissioni simili uscendo sempre vincitrice.
Ho ricevuto, via Pdf, il libro “Spare”di Henry Windsor. Ne ho letto alcuni capitoli e li ho trovati banali, monotoni, una sequela noiosa d’avvenimenti, senza una riflessione, una considerazione sulle circostanze vissute. Ho desistito dal continuare la lettura. Comunque, la vendita del libro ha fatto il botto. Evidentemente le notizie di questo libro interessano a molti e l’autore e l’editore ben sapevano di questo successo e del “business” che ne avrebbero ricavato. Una domanda, però, me la faccio, perché il popolo inglese, pragmatico e democratico, anche in questa epoca è cosi devoto alla sua monarchia, quando il comportamento dei suoi componenti è cosi poco regale? Non scomodiamo il grande Shakespeare, la risposta non è cosi amletica. La favola, sia essa a lieto o cattiva fine, attrae e piace sempre.