In questo importante articolo https://www.enordest.it/2022/07/31/quando-si-puo-dire-che-un-cane-e-vecchio/ di Veronica Groppo, abbiamo discusso di come accudire un cane anziano.
Veronica ci ha fatto prendere coscienza di quanto sia importante riconoscere, accettare che il nostro Animale sta invecchiando e intraprendere azioni, cambiare abitudini per andare incontro ai suoi cambiamenti e continuare a vivere serenamente insieme
Qui parliamo di una parte fondamentale della vita di tutti i soggetti, di ogni razza, età e specie: l’alimentazione. Ma nel cane anziano, come nel cucciolo, assistiamo a cambiamenti radicali, anche se in direzioni opposte, che richiedono la massima attenzione.
Nel cane anziano e poi geriatrico, i processi che intervengono sono ossidativi e di degradazione, dobbiamo quindi sostenere l’organismo in questa fase delicata, che coinvolge il fisico a 360 gradi.
Le fasi della vita
La vita del cane si sviluppa attraverso diverse fasi:
cucciolo, adolescente, adulto, anziano e geriatrico.
Prevenzione
Fin da cucciolo possiamo iniziare ad aiutare il nostro cane a vivere nel migliore dei modi curando la sua alimentazione (possibilmente fresca, casalinga ma solamente se formulata da un veterinario che si occupa di alimentazione) e fornendogli regolarmente integratori che lo accompagnino nelle sue diverse esigenze (vaccini, verminazioni, cambi di stagione, stress, …).
Parlando qui di alimentazione, bisogna essere consapevoli che questa varia seguendo le fasi della vita del nostro cane ma varia anche in base a tanti altri fattori: l’attività, la castrazione, la stagione, lo stato di salute, …
Dobbiamo prepararci per tempo, non dobbiamo aspettare che insorgano problematiche particolari prima di variare la dieta.
Nel caso dell’invecchiamento, il primo problema che si rileva è un aumento di peso. Noi che viviamo quotidianamente insieme al nostro Animale potremmo non accorgerci per tempo del suo aumento di peso e dovendo poi fare molta fatica per riportarlo al peso ideale.
Quali sono i cambiamenti fisiologici legati all’invecchiamento
Durante l’invecchiamento avvengono importanti cambiamenti fisiologici:
> nella composizione corporea (nel paziente anziano possiamo assistere ad un aumento di peso, in quello geriatrico ad una sua diminuzione)
> nel metabolismo
> nella condizione corporea legata al sistema osteoarticolare
> nella condizione corporea legata allo sviluppo di diverse patologie (p.es. renali)
> nel declino delle capacità sensoriali (gusto e olfatto parlando di alimentazione)
> nella digestione e assimilazione del cibo
> nella composizione delle popolazioni batteriche intestinali (ricordiamo che l’intestino è alla base del sistema immunitario!)
> nel contesto cerebrale
> nel sistema immunitario
> nelle risposte metaboliche (un esempio: diminuzione dell’appetito per la ridotta risposta alla germina, ormoniche stimola l’appetito)
Come intervenire a livello nutrizionale
Quali sono quindi i cambiamenti da mettere in atto a livello alimentare?
Il punto di partenza è sicuramente quello di un adeguamento delle calorie, dell’energia che viene data con l’alimentazione. Questo per prevenire sovrappeso e obesità che portano da soli ad un peggioramento della qualità di vita, a infiammazione generalizzata, ad un sovraccarico dell’apparato osteoarticolare con peggioramento della situazione motoria.
Ma questo non significa diminuire in toto tutti i componenti della dieta! Dobbiamo preservare i muscoli, la massa magra, e quindi la quota proteica, al contrario, potrebbe anche dover essere aumentata, a favore di proteine animali di ottima qualità.
Le fibre come sappiamo sono indispensabili per la salute intestinale, ma non dobbiamo abusarne, pena un diminuito assorbimento dei nutrienti.
Tra i grassi non dobbiamo sicuramente dimenticare quelli a media catena (olio di cocco) che, oltre a giovare a livello intestinale, vengono utilizzati dal cervello in maniera più diretta del glucosio migliorando quindi le prestazioni cognitive.
Non meno importante assicurare il corretto apporto di acqua. Con l’avanzare dell’età il cane potrebbe sentire meno il bisogno di bere rischiando così di disidratarsi, non solo nella stagione calda ma anche in inverno a causa del riscaldamento delle nostre case. In questo senso, sostituire il cibo secco con un umido completo o ancora meglio con una dieta casalinga, aiuta a gestire ottimamente questa esigenza.
Quanti pasti al giorno per un cane anziano
Tutto rallenta ad una certa età: il metabolismo, la digestione e così i tempi di digestione si allungano.
Per non appesantire lo stomaco, per evitare la torsione dello stomaco, per creare un diversivo nella giornata del cane anziano e anche per goderci un ulteriore momento insieme, l’ideale sarebbe offrirgli tre pasti al giorno.
Quali integrazioni sono necessarie per un cane anziano
Le integrazioni possono aiutare molto a invecchiare bene. Possiamo consigliare gli antiossidanti (per es. vitamina C ed E), gli omega 3 che agiscono come antinfiammatori e migliorano i segni clinici della disfunzione cognitiva e altri ancora a seconda del caso specifico.
Conclusioni
Quando pensiamo ad un animale anziano, non parliamo solo quindi di una riduzione calorica iniziale perché questa comporterebbe la diminuzione anche di importanti ingredienti come le proteine.
Evitiamo il fai date, ogni soggetto ha esigenze, patologie, caratteristiche totalmente diverse dai suoi simili. Una dieta casalinga ci permette di seguire al meglio il nostro animale nelle sue diverse esigenze ed eventuali patologie. Cerchiamo e affidiamoci con fiducia al veterinario che come nel mio caso si occupa di nutrizione.
Non scordiamoci di mantenere un’attività fisica costante, rapportata al momento e alle capita del singolo cane, il quale trarrà beneficio dal movimento di per sé ma anche dal fatto che passerà del tempo con noi.