Alessandro Ferro è il cuoco che molti vorrebbero a casa. Difatti lui si definisce “personal chef”, il “cuoco a domicilio” che ci viene in casa e si mette ai fornelli della nostra cucina preparando degli ottimi piatti a nostro piacimento. E’ un “uomo fuori dal comune” , commenta qualche suo conoscente e amico. Fuori dal comune perché lui, 47 anni compiuti, svolge di fatto l’attività di bancario alle prese con soldi, conti, bilanci e mutui, ma che fuori dall’ambito lavorativo si attiva nella sua smisurata passione, quello della cucina.
Chi è Alessandro Ferro

Alessandro nasce a Padova e da bimbo cresce all’Arcella, il quartiere più popoloso di Padova. Sin dall’inizio la sua passione è la cucina che coltiva da quando aveva i pantaloncini, grazie alla complicità di nonna Linda che – come tante nonne – lo faceva partecipare alle preparazione dei pranzi della domenica: luculliani e all’insegna della cucina della tradizione.
Gli studi
Negli anni approfondisce la materia sia da autodidatta sia frequentando corsi di cucina e di pasticceria. Al tempo stesso frequenta la scuola di ragioneria che, appena diplomato, gli permette di entrare in banca a Padova, il lavoro che svolge tutt’oggi.
Le basi di Alessandro Ferro

“Ho frequentato corsi di cucina e di pasticceria – sottolinea Alessandro – e ho infine intrapreso, insieme a un collega di corso Fabrizio Scibetta la via dello chef a domicilio”. “Ho iniziato a collaborare con il Festival della Cucina Veneta e il suo Tour delle Eccellenze Venete ( diretto da Paolo Caratosillis n.d.r.), evento in collaborazione con l’assessorato al Turismo e all’Agricoltura della Regione Veneto, il progetto ideato per promuovere la grande e millenaria tradizione della cucina veneta, primo esempio di cucina fusion nella storia, ha già svolto due tappe prestigiose: la prima al Giro d’Italia nelle Colline del Prosecco, la seconda in Baviera a un raduno d’auto d’epoca con oltre 20milla partecipanti”.
Ma com’è Alessandro Ferro?
“Mi considero una persona eclettica e coltivo diversi interessi che vanno a braccetto con la cucina. Sono un appassionato di musica e nutro profondo rispetto per tutte le forme legate alla creatività dell’individuo. Amo la cucina di una volta, quella tradizionale, ma credo sia giusto essere flessibili mentalmente e arricchire le esperienze passate in chiave contemporanea, senza abusare in rivisitazioni improvvisate”
I suoi idoli?
“Tra i cuochi che stimo e seguo maggiormente c’è il meneghino Davide Oldani, padre della cucina pop e il ferrarese Igles Corelli, un maestro d’altri tempi. Da entrambi cerco di mutare la medesima passione per la conoscenza maniacale del prodotto e dei suoi potenziali utilizzi”
Per i lettori di enordest.it Alessandro Ferro propone la ricetta della Gallina Padovana rivisitata. Difficile trovare la vera gallina padovana, o quella di Polverara, entrambe con il ciuffo. Sostituiamola con una gallina di buona qualità, allevata a terra. E’ una buona ricetta che si presta molto a un pasto fresco ed estivo.
Gallina padovana rivisitata
Ingredienti (per 4 persone): 1 gallina intera, sedano, carote, cipolla, aglio, pepe nero in grani, sale groso, uvetta, pinoli, mandorle, misticanza, senape, olio, zucchero, aceto, sale e pepe qb.

Preparazione
Procediamo lessando la gallina in un brodo di sedano, cipolla, aglio, sale grosso e pepe in grani.
Una volta passata di spilla attentamente sfilacciamo la carne.
Nel frattempo mettiamo in ammolloo l’uvetta e passiamo a tostare leggermente le mandorle a lamelle e i pinoli.
Appassiamo sino a renderla trasparente una cipolla con un filo di olio, aceto, sale e zucchero.
Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti andiamo a comporre il piatto. Creando un letto di misticanza con sopra la gallina sfilacciata, le mandorle, i pinoli, l’uvetta e sopra la cipolla caramellizzata. Condiamo con una vinaigrette di olio di senape e sale.
Il vino in abbinamento

Si consiglia un vino “Drago Rosé Corvinone 100%” della Cantina Musella di San Martino Buon Albergo in provincia di Verona. Il Drago Rosè di Musella è un vino rosato fresco, carnoso e profumato, con una giusta mineralità. Ottimo abbinamento per questo piatto.