Quando a inizio del campionato consigliavamo ai tifosi del Venezia Calcio di avere pazienza e di dare fiducia al tecnico Zanetti e alla coppia Collauto-Poggi, mentre la quasi totalità degli addetti ai lavori faceva previsioni nefaste per i lagunari, non eravamo degli inguaribili ottimisti. Certo la squadra cresce ma ancora dimostra qualche ingenuità. Alla quale può (il tempo c’è) porre rimedio.
Venezia calcio costruito con testa
Il Venezia è stato costruito con intelligenza e con un’abile attività di scouting. Sono stati pescati giocatori in quasi tutti i continenti, la squadra, però, non è una babele calcistica. Così come non sono stati comprati delle figurine o dei campioni sul viale del tramonto (come Ribery a Salerno), ma ragazzi motivatissimi che possono costruire un ciclo in laguna.
La mano di Zanetti
Zanetti in tempo record ha assemblato i nuovi arrivati, dando da subito un’identità alla squadra. La recente vittoria contro la Fiorentina d’Italiano ha confermato quanto di buono era già emerso nelle partite precedenti. Oltre al gioco stanno venendo fuori i singoli. Busio sta crescendo partita dopo partita e non ci stupiremmo se dovesse diventare un uomo mercato. L’italo-americano ha acquistato fiducia dopo il gol di Cagliari e ora gioca più in verticale con lanci da campioncino. Haps alla prima partita, dopo che un infortunio aveva tardato il suo esordio in campionato, ha confermato tutto il bene che si dice di lui in Olanda. Henry oltre che bomber si è dimostrato un perfetto uomo assist. Il gigante Svoboda ha messo la museruola a Vlahovic e anche Ampadu ha perso quella timidezza iniziale e sta migliorando. In più, è arrivato un portiere che offre ampie garanzie come l’argentino Romero, uno che ha giocato una finale mondiale.
Venezia calcio e lo zoccolo duro
Ma, oltre ai nuovi, lo zoccolo duro della squadra, gli eroi della promozione, sono fondamentali. Capitan Ceccaroni dirige la difesa e Vacca ha dimostrato che la A non è un abito troppo stretto per lui, anzi gli calza a pennello e lo rende perfino elegante. Aramu è l’uomo dei gol pesanti e Jonhsen si candida, con il menzionato Busio, a diventare uomo mercato del Venezia.
Veniamo infine al mister
Zanetti è l’allenatore rivelazione di questo inizio campionato. Lo scontro con Italiano, altro tecnico in rampa di lancio, l’ha visto vincitore con scelte azzeccate e un ritmo impressionate impresso alla partita.
Venezia calcio: occhio alle distrazioni
Il campionato, però, è ancora lunghissimo e verranno degli inevitabili momenti di difficoltà. Il sogno dei veneziani è la salvezza e non ci deve essere spazio per voli pindarici. Ma, in queste prime giornate, è emersa la forza del gruppo, la qualità dei giocatori e la bravura dell’allenatore. Su queste basi il Venezia può costruire la salvezza e giocarsela alla pari su tutti i campi. Basta cha sia meno ingenuo. La partita di ieri ne è la dimostrazione. Prendere 3 gol dal Sassuolo, diretta concorrente per la salvezza, è un errore da non ripetere. I numeri ci sono. L’abitudine alle partite che contano davvero, ancora no.