Non finisce di stupire Francesco Lamon (Fiamme Azzurre), neo-campione olimpico dell’inseguimento a squadre con Filippo Ganna, Jonathan Milan e Simone Consonni con il record del mondo, l’atleta di Mirano ha vinto anche il campionato italiano di derny al velodromo Ottavio Bottecchia di Pordenone. Il podio è stato tutto veneto: argento per Paolo Simon di Martellago, bronzo per il padovano Nicolas Della Valle. È stata una settimana di gloria per Francesco che venerdì ha ricevuto gli onori in piazza della sua Mirano. La prova delle donne è stata vinta da Martina Alzini (Team Valcar S.S. DIL.A.R.L.). Lamon e Alzini hanno letteralmente dominato le rispettive prove andando a vestire meritatamente la maglia tricolore.
Martina Alzini regina incontrastata
Martina Alzini, nella prova donne élite, ha letteralmente cambiato ritmo a 20 giri dal termine. Dopo una prima metà gara corsa a ritmi contenuti, la portacolori del Team Valcar ha imposto il suo ritmo, costante e crudele, che ha fatto saltare letteralmente alcune concorrenti. A tenerle botta sono rimaste solamente in 4 ovvero Mantovani, Collinelli e Selva che hanno provato a sorpassare la Alzini ma ogni volta che lasciavano la sua scia rimbalzavano indietro come avessero preso un pugno d’aria in faccia. Martina Alzini insieme al suo pacer Dagnoni Christian (che non ha bisogno di presentazioni) si sono laureati così campioni italiani di specialità. Ricordiamo che nel derny, come nello stayer, vincono la corsa e quindi il titolo sia il corridore che il pilota del derny (denominato pacer).
Il podio delle donne
Derny Donne Elìte – classifica finale
1. Alzini Martina (Team Valcar S.S. DIL.A.R.L.) con il pacer Dagnoni Christian
2. Mantovani Aurora (A.S.D.VO2 TEAM PINK) con il pacer Cannone Marco
3. Collinelli Sofia (AROMITALIA BASSO B. V.) con il pacer Celante Luca
Nella prova maschile un Lamon-show
Nella prova uomini élite invece è stato un Lamon show. Il portacolori delle Fiamme Azzurre, reduce dallo strepitoso oro olimpico di Tokyo nel quartetto con annesso record del mondo, ha sfoggiato una condizione stratosferica. I 70 giri in programma non hanno spaventato Lamon che dopo 10 giri ha aperto il gas andando letteralmente in caccia come si usa nel gergo della pista, ovvero in fuga, staccando tutti i compagni d’avventura e arrivando a 20 giri dal termine a guadagnare quasi un giro. Dal gruppo però, i compagni anche di nazionale Simion e Plebani, non sono rimasti a guardare lo show ma hanno cercato la rincorsa disperata e nel finale un brillante Simion Paolo, veneziano di Martellago, è riuscito ad accodarsi al vagone del treno azzurro portandolo ad un finale a due. Terzo il padovano Nicolas Della Valle. La condizione di Lamon però, questa sera, era senza paragoni e gli ha permesso di vincere quasi agilmente questa maglia tricolore che si va ad aggiungere ad un palmares ormai ricco di trofei.
Il podio maschile
Derny Uomini Elite
1. Lamon Francesco (Fiamme Azzurre) con il pacer Buttarelli Carlo L.
2. Simion Paolo (Giotti Victoria S.D.) con il pacer Celante Luca
3. Dalla Valle Nicolas (Bardiani CSF Faizanè) con il pacer Fidanza Giovanni
Mondiali di pista juniores: quartetto d’argento, Ursella di bronzo nello scratch
La medaglia l’avevano già messa al collo entrando nella semifinale per l’oro. I veneti Andrea Violato (Work Service), Alessio Delle Vedove (Borgo Molino Rinascita Ormelle), Samuele Mion (Work Service), il pordenonese Bryan Olivo (Uc Pordenone) e Lino Colosio, sapevano che per arrivare all’oro avrebbero dovuto superare se stessi. La Germania, infatti, già nelle qualificazioni aveva fatto intendere di avere tempi migliori dei nostri ragazzi nell’inseguimento a squadre. Così è stato. Al termine di una finale combattuta il quartetto azzurro conferma l’argento. Nello spazio di pochi minuti è arrivata la quarta medaglia di questa spedizione, ad opera del friulano Lorenzo Ursella che corre per la Borgo Molino Rinascita Ormelle. Il 18enne friulano di San Daniele, nello scratch, è stato autore di una gran bella volata che avrebbe meritato destino migliore. Lo dice senza mezzi termini anche Marco Villa: “Lorenzo ha fatto uno sprint finale che meritava il massimo risultato. Purtroppo un po’ di inesperienza ha fatto sì che i due atleti che lo precedono sul podio si fossero avvantaggiati all’inizio della competizione”. Per restare nel settore maschile, concluso anche il torneo del Keirin, vinto dal russo Nikita Kalachnik. Mattia Predomo (Uc Trevigiani Campana Imballagi Geo&Tex 2000) ha chiuso al sesto posto, vincendo la finalina.