Nell’ottavo di finale tra Croazia e Spagna fanno tutto le Furie Rosse, che prima vanno in svantaggio per un autogol clamoroso del proprio portiere e poi ribaltano la partita senza troppi problemi. Negli ultimi minuti la Croazia trova un pareggio insperato grazie alle sostituzioni di Daric. Ma nel primo tempo supplementare è costretta a piegarsi alle reti di Morata e Oyarzabal. Venerdì prossimo, prima di Italia-Belgio, gli spagnoli sfideranno la vincente tra Francia e Svizzera di questa sera.
Furie rosse scatenate
Due cambi per parte, con la Croazia costretta a fare a meno dello squalificato Lovren, dentro Caleta-Car al posto suo, e Perisic, fuori per la recente positività al Covid e sostituito da Rebic. Luis Enrique cambia invece due esterni, con Gaya e Ferran Torres per Jordi Alba e Gerard Moreno. Ma rimane la solita nazionale che ha nel palleggio la sua arma migliore. Recuperato Busquets nel match contro la Slovacchia, le Furie Rosse si confermano un’altra squadra con il giocatore del Barcellona in mezzo al campo. La risposta è proprio il numero di reti arrivate nelle ultime due partite (ben dieci contro l’unica messa a segno tra Svezia e Polonia). Gli spagnoli aumentano la già abbondante qualità nel palleggio e velocizzano la manovra, le prime occasioni infatti arrivano già nei primi minuti.
Furie rosse sotto ma pareggiano alla fine del primo tempo
Al 16’ Koke, a tu per tu con Livakovic, tira addosso al portiere croato e tre minuti più tardi Morata non sfrutta un cross interessante di Ferran Torres, centrando di testa Vida e non la porta. I vatreni non toccano mai il pallone, ma nonostante questo si ritrovano in vantaggio, per un autogol clamoroso di Unai Simon. Il portiere spagnolo, senza pressione, riceve un pallone da Pedri e lo stop infelice finisce per causare la rete dell’1-0. Prima dell’intervallo, arriva il meritato pareggio spagnolo, dopo una serie di tiri verso la porta di Livakovic che premiano soltanto la conclusione di Sarabia.
Secondo tempo come il primo
Il secondo tempo sembra la fotocopia della prima frazione e la Spagna trova il gol del sorpasso, arrivato grazie all’ottimo inserimento di Azpilicueta. Il capitano del Chelsea segue l’azione ben orchestrata da Pedri, che porta palla e scarica a sinistra nella zona di Ferran Torres, bravo a mettere un pallone perfetto per l’incornata vincente del difensore spagnolo. Modric, unico madrilista in campo in un match contro la Spagna, prova a prendersi la squadra sulle spalle, vista anche l’assenza di un senatore come Perisic, a sfiorare il pareggio è però Gvardiol. Il terzino sale dalle retrovie e in area di rigore fa partire un destro che Unai Simon riesce a neutralizzare con un grande intervento.
Dal mancato 2-2 si arriva all’1-3, con Gvardiol ancora protagonista, per una distrazione poco perdonabile a questi livelli, anche se il giocatore in questione è un 19enne. Mentre alcuni giocatori si continuano a dissetarsi dopo la fine del cooling break, Pau Torres è bravo a battere una punizione dalla propria metà campo che arriva sulla fascia destra, dove Ferran Torres può volare verso Livakovic. L’ala spagnola è infatti lasciata sola da Gvardiol, ancora impegnato a bere e al centro del campo, che prova a rincorrere alla disperata Ferran Torres. Per lui è ormai troppo tardi e l’attaccante del Manchester City batte Livakovic per l’1-3.
E’ finita?
La rete ha il sapore della firma finale sul contratto che manda la Spagna ai quarti, ma la Croazia giova dei cambi di Dalic e riprende la partita. All’85’ Modric dalla linea di fondo mette un pallone in mezzo all’area piccola, prima sfruttato da Budimir, il cui tiro viene miracolosamente salvato da Azpilicueta, e poi da Orsic, bravo invece a scaraventarlo in rete. I sei minuti di recuperano caricano ulteriormente i vatreni, che si affidano ai giocatori freschi e trovano il pareggio che manda la partita ai supplementari. Dalla sinistra Orsic crossa per la testa di Pasalic, inseritosi alla perfezione e non seguito da nessun difensore spagnolo, il cui guizzo vale il 3-3. Si tratta della settima rete atalantina e del quinto marcatore orobico diverso ad Euro2020.
Furie rosse ai supplementari. Ci pensa Morata
Luis Enrique vede ottanta minuti perfetti ed una qualificazione già raggiunta rovinati da un finale negativo, ma per sua fortuna nel primo tempo supplementare le Furie Rosse si riprendono ciò che avevano precedentemente conquistato. Ad andare per prima vicina al nuovo vantaggio è comunque la Croazia, in versione super offensiva dopo i cambi effettuati nei novanta minuti regolamentari da Dalic. Ancora scatenato Orsic, che spara sopra la traversa un pallone invitante da dentro l’area e pochi secondi più tardi offre a Kramaric la possibilità di finalizzare un rigore in movimento, mal sfruttata dal compagno. Decisivo l’intervento di Unai Simon, con la manona sinistra ad evitare il vantaggio croato.
Per la tanta stanchezza, le squadre sono lunghe e, come succede di solito, a beneficiarne è lo spettacolo, che vede occasioni da una parte e dall’altra. Se la Croazia non riesce a concretizzarle, ci riescono invece Morata e Oyarzabal negli ultimi cinque minuti del primo tempo supplementare. I vatreni potrebbero riaprire nuovamente la partita, ma Budimir sbaglia davanti a Unai Simon al 107’, angolando troppo e sfiorando il secondo palo. La Spagna scherza con il fuoco, ma trova lo stesso la vittoria e il suo quarto di finale, che vedrà le Furie Rosse affrontare una tra Francia e Svizzera.