Gli ottavi di finale regalano la prima grande sorpresa, con la Svizzera che elimina la Francia ai calci di rigore. Un primo tempo positivo e impreziosito dalla rete di Seferovic non basta agli elvetici per mettere in sicurezza il risultato. Nella ripresa, dopo un rigore sbagliato da Rodriguez, la Francia riesce infatti a rimontare e a portarsi sul 3-1, rovinando però tutto nei minuti finali. Seferovic e Gavranovic riprendono la partita con le unghie e ai rigori il destino sorride alla Svizzera, che compie una delle imprese più grandi della sua storia calcistica. A sbagliare Mbappè, finora il cecchino infallibile dei Galletti.
Mbappè dall’inizio
Deschamps ridisegna la Francia, inserendo Lenglet e spostando Rabiot sulla fascia sinistra, come fatto nei minuti finali contro il Portogallo. La scelta è forzata, a causa delle assenze in quella zona di Digne e Lucas Hernadez. Ci sono invece i tre assi in attacco e tra questi si vede subito Mbappé, autore di qualche spunto sulla sinistra. Si fanno vedere anche gli svizzeri, con una manovra non velocissima ma che riesce a spostare i difensori francesi e a creare degli spazi, dentro ai quali i centrocampisti elvetici si inseriscono.
Avanti la Svizzera con una Francia impalpabile

Il primo a farlo è Freuler, bravo a scaricare il pallone e a muoversi subito, spostandosi sulla destra e mettendo un pallone pericoloso in area di rigore. L’occasione non è sfruttata dal centravanti biancorosso, Seferovic, che però non si fa trovare impreparato al 15’, quando segna l’inaspettato 0-1. L’ex Fiorentina e Novara è bravo a fare a sportellate in area con Lenglet e a prendere posizione, per poi angolare di testa il pallone arrivato dal cross di Zuber. La Francia tarda a reagire e conclude il primo tempo con tanta imprecisione nelle conclusioni, sono infatti zero i tiri in porta prima dell’inizio della ripresa.
Il secondo tempo. Mbappè gioca per il tris d’assi

I galletti si ripresentano in campo con un nuovo assetto, che vede abbandonare la difesa a tre e l’aggiunta di Coman al posto di Lenglet. Deschamps opta dunque per una Francia all’attacco, con un ritorno al 4-2-3-1. I nuovi schemi portano ovviamente ad uno sbilanciamento e la Svizzera al 53’ si distende bene in contropiede, arrivando a conquistarsi un calcio di rigore per un fallo ingenuo di Pavard sul dribbling secco di un attivo Zuber. Petkovic osserva molto teso dalla panchina, sa infatti che lo 0 -2 porterebbe la sua squadra ad un passo dall’impresa, ma Ricardo Rodriguez non angola a sufficienza e Lloris salva il punteggio. La parata non può che caricare i transalpini, che quattro minuti dopo si ritrovano sul 2-1. Entrambe le reti vengono realizzate da Benzema e vedono i tre assi francesi partecipare alle due azioni.
Mbappè fa girare la squadra

Il pareggio arriva grazie ad un’imbucata di Mbappé per l’attaccante del Real Madrid, che con un aggancio da master class nasconde il pallone, se lo porta avanti e lo calcia in porta. Pochi secondi più tardi, può già festeggiare la doppietta: Griezmann entra in area di rigore, chiude un uno-due splendido con Mbappé e prova con un tocco morbido a superare Sommer, che arriva a parare ma sulla cui deviazione Benzema appoggia in rete la sfera di testa a pochi cm dalla porta. Ad un quarto d’ora dal novantesimo, Pogba prova a chiudere il discorso qualificazione, realizzando uno dei gol più belli di Euro2020. La conclusione del numero sei è un’opera d’arte, una traiettoria che assomiglia alla pennellata di un’artista, un tiro a giro perfetto che finisce all’incrocio dei pali.
Il quarto di finale non è ancora conquistato. Mbappè sbaglia un gol fatto
Petkovic prova a riprendere la partita con i cambi, tra cui quelli di Gavranovic e Mbabu, quest’ultimo un esterno destro che garantisce un maggiore apporto offensivo rispetto a Widmer, come visto contro l’Italia. Un suo bel traversone propizia la rete che accorcia le distanze di Seferovic, ancora perfetto di testa. Gavranovic è invece decisivo nel mandare la partita ai supplementari, dopo che all’85’ si era visto annullare il 3-3 per un fuorigioco di pochi cm.

Senza farsi troppi problemi, il giocatore della Dinamo Zagabria ne segna un altro, questa volta valido, al novantesimo. L’azione nasce da un lezioso stop di Pogba, sul quale Fassnacht si avventa affidando la palla a Xhaka, veloce a verticalizzare per Gavranoic. L’attaccante mette a sedere Kimpembe e angola chirurgicamente sul palo alla destra di Lloris. Al 93’ Coman sfiora il nuovo vantaggio transalpino, scheggiando la traversa che mette il punto interrogativo sul 3-3 finale.

La Svizzera trova equilibrio mettendosi con il 4-4-2 ordinato da Petkovic, ma le caratteristiche dei giocatori in campo portano la squadra a non essere perfetta in fase difensiva. Sommer tra i pali si dimostra un portiere più che affidabile e salva il risultato su Pavard al 95’, ma la grande occasione per la Francia arriva nel secondo tempo supplementare: Mbappé viene messo in porta da un passaggio illuminante di Pogba, la sua conclusione finisce però sull’esterno della rete. Gli uomini di Petkovic, invece, non riescono ad essere pericolosi in ripartenza e uno dei pochi tiri lo effettuano con Xhaka su punizione all’ultimo minuto.
Mbappé si parare l’ultimo rigore: la grande favorita torna a casa

La lotteria dei rigori sorride alla Svizzera, il biglietto vincente è infatti quello di Sommer, bravissimo a parare l’ultimo rigore, ossia quello di Mbappé. La stella del Psg calcia il peggiore penalty possibile, a mezza altezza e senza potenza. La Svizzera compie l’impresa e vola inaspettatamente ai quarti, dove sfiderà la Spagna, che come lei viene da una partita lunga e molto dispendiosa.