Il girone B di Euro 2020 si è aperto questo pomeriggio con Danimarca-Finlandia, partita sicuramente segnata dal grande spavento vissuto verso la fine del primo tempo. Christian Eriksen ha infatti accusato un malore al minuto 43, quando si è accasciato a terra con un movimento inusuale che ha immediatamente messo in allarme i giocatori in campo. I sanitari sono subito accorsi e, dopo dieci lunghissimi minuti di massaggio cardiaco, il centrocampista dell’Inter è stato portato in ospedale. Nonostante il dramma vissuto e avvertito da coloro che erano in campo, le condizioni del danese grazie ai pronti interventi sono migliorate e la partita è stata ripresa alle 20:30.
Nemmeno Eriksen ferma il calcio. La partita riprende
Fino a quel momento, è stata la Danimarca che ha fatto la partita, chiudendo gli avversari nella propria area di rigore. Braithwaite e Wind impensieriscono Hradecky, decisivo con tante parate e migliore in campo. Eriksen e compagni non riescono però a trovare la giocata vincente. Ci prova anche Delaney ma la Finlandia è ben compatta e resiste. Rifugiandosi spesso in calcio d’angolo (i danesi ne battono ben 6 nella prima mezz’ora).
Il finale senza Eriksen
Dopo la gran paura per il malore di Eriksen, la partita riprende alle 20:30. E la Danimarca, probabilmente ancora sconvolta da ciò che era accaduto non pochi minuti prima, viene beffata dai Gufi Reali. Al primo tiro in porta, ed unico per tutta la partita, Pohjanpalo brucia i difensori danesi sul cross di Uronen e batte uno Schmeichel non perfetto. Priva del suo giocatore più forte, la Danimarca prova a rendersi pericolosa. Ma quando al 74’ si conquista un calcio di rigore, Hojbjerg butta al vento una grande occasione per il pareggio. Hradecky, nuovo eroe per i suoi tifosi, infatti intuisce e para.
Il paradosso
Riprendere la partita deve essere stato paradossale per i danesi che, complice la situazione emotiva e l’assenza del giocatore più rappresentativo, sono caduti a Copenaghen contro la Finlandia. Gli scandinavi possono festeggiare lo 0-1 e, in attesa di Belgio-Russia, godersi un inatteso primato nel girone.