Parlano ancora “veneto” i playoff delle serie B calcistica. Venezia e Cittadella approdano infatti alle semifinali per contendersi un posto in serie A. Per i lagunari sarebbe un gradito ritorno dopo 19 anni nella serie cadetta (ed una retrocessione in serie C con ripescaggio dopo uno spareggio ai rigori contro la Salernitana). Mentre per i granata dell’Alta Padovana sarebbe la prima volta.
Semifinali da brividi per Venezia e Cittadella

Ad attenderle due squadre che puntano decisamente al salto di qualità: il Monza dell’ex pluri titolato presidente del Milan Silvio Berlusconi con il fidatissimo Adriano Galliani che hanno fatto una campagna acquisti senza badare a spese, confidando anche in quel Mario Balotelli attaccante dai grandi mezzi, ma uomo dal carattere fragile. Silvio & Adriano hanno un certo feeling con la vittoria. L’altra è il Lecce, che dispone della spina dorsale dell’anno scorso in serie A, un buon attaccante come Coda, Pablo Rodriguez Delgado (scuola Real Madrid), un Mancosu sprecato in B e soprattutto una “confidenza” consolidata con le promozioni nel calcio che conta.
La mente libera per Venezia e Cittadella

Un piccolo vantaggio lo hanno “Citta” (come la chiamano i tifosi padovani) e Venezia rispetto alle quotate rivali Monza e Lecce: non sono costrette a vincere. In caso di eliminazione o sconfitta nella doppia finale nessuna delle due società scenderà nella depressione o nel dramma. I due tecnici, il consolidato Roberto Venturato e il giovane Paolo Zanetti, comunque vada, avranno portato a temine un lavoro eccellente. Nel calcio avere la mente “sgombra” da assilli o imposizioni alla vittoria è un alleato fondamentale. Non dimentichiamo che i giocatori del Citta hanno un monte ingaggi tra i più bassi tra serie A e B e hanno eliminato un Brescia nella sua massima forma. E che Venezia nel corso di un derby vietato ai sensibili di cuore, ha battuto un Chievo mai domo e che dopo due anni dall’ultima retrocessione sta provando a risalire.
Non succede…ma se succede

Il Cittadella per la quinta volta consecutiva disputa i playoff. Ormai questa sua partecipazione non fa più notizia. Due anni fa in finale allo stadio “Bentegodi” contro il Verona sfiorò la promozione in A. La squadra del presidente Andrea Gabrielli e del ds Stefano Marchetti, molto più che un direttore sportivo, uomo concreto che lavora da un ventennio in silenzio, ci riprova. Da queste parti più di qualche talento è approdato in massima serie, vedi Kouamè in forza alla Fiorentina, e ancora oggi ci sono atleti interessanti come D’Uso, Baldini e Beretta. I brianzoli dovranno fare molta attenzione proprio perché la squadra di Venturato giocherà senza problemi.
Sponda veneziana: mister Paolo Zanetti ha portato avanti con intelligenza e senza strafare il buon lavoro già fatto da Dionisi. Nella compagine che vinse il suo unico trofeo nel 1941 (la Coppa Italia), il bomber Francesco Forte sta scaldando i motori, Youssef Maleh (italiano con cittadinanza marocchina) scuola viola e centrocampista di belle speranze già convocato con la nazionale Under 21 di Poalo Nicolato può scompaginare i piani. Così come l’esperto in promozioni e veneziano doc Riccardo Bocalon potrebbe creare non poche preoccupazioni all’undici salentino.