Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina, fra i capelli una goccia di brina …….cosi inizia una canzone di Cocciante e cosi potrebbe iniziare una weekend fuori porta rimanendo nel nostro impareggiabile Veneto, con una toccatina al Friuli! Natura incontaminata, scorci romantici e paesaggi mozzafiato, questo è ciò che vi aspetta se inforcate il vostro “velocipede” e vi avviate sulle sponde del Livenza, quelle sponde che vi portano alla scoperta di un’area ricca di sorprese fra Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Weekend tra bici, fiumi e trattorie
Un vero paradiso per gli amanti della bici, che qui troveranno pane per i loro denti, fra percorsi sterrati, itinerari particolari e tanta aria pulita.
Il Livenza nasce dalle spettacolari sorgenti del “Gorgazzo”, posto meraviglioso che io ho scoperto da bambino, era una di quelle gite fuori porta dove mi portavano i nonni con la loro Simca azzurrina, ogni volta mi sembrava di fare un viaggio lunghissimo, ma quando arrivavamo era uno spettacolo che ho voluto riproporre ai miei figli!
I nonni erano anche dei buongustai e la gita in realtà si trasformava sempre in qualche toccatina in qualche ristorantino o trattoria tipica della zona dove ci si trovava con loro amici!
Sarà che quei luoghi mi sono rimasti sempre nel cuore, ma c’è da dire che ho riscoperto in zona molteplici locali particolarmente interessanti, c’è ne uno proprio vicino alle sorgenti che senza fargli pubblicità, direi che è un locale “geniale”…. Se andate al Gorgass, capirete a chi mi riferisco…
Il Livenza
Il Livenza però è un fiume che oltra alla famosa sorgente regala innumerevoli altri posti spettacolari, della “Santissima” e del “Molinetto”, presso Polcenigo e Caneva.
Lungo il suo percorso, fra Friuli e Veneto, bagna i comuni di Caneva, Fontanafredda, Polcenigo, Sacile, Gaiarine, Brugnera, Portobuffolé, Prata di Pordenone e Mansuè, ma anche Pasiano di Pordenone, Meduna di Livenza, Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, Cessalto, Torre di Mosto, San Stino di Livenza, Eraclea e Caorle. Il fiume scorre rapido, tra piccoli paesi, colline e campi.
Pedalando lungo l’itinerario si possono scoprire le meraviglie del Livenza.
Percorrendo la via ciclabile, il paesaggio varia, regalando sorprese e lasciando senza fiato, grazie ad una flora e una fauna uniche nel loro genere.
Un weekend tra i fiumi
Le acque sono ricche di vita, fra trote, carpe, lucci e anguille, ma anche temoli, tinche e alborelle. Un microcosmo incantato che vi sorprenderà e che potrete ammirare sulle due ruote. Non solo natura, sulle rive del fiume Livenza si respira anche la storia.L’area da sempre ha avuto un’importanza strategica ed è stata teatro di momenti importanti che hanno segnato epoche storiche.
Le paludi
Nella zona paludosa fra Caneva e Polcenigo, presso le sorgenti del Livenza, si trovano le palafitte del Palù.
Si tratta di una località popolata nel Paleolitico e nel Neolitico da cacciatori-raccoglitori che realizzarono qui un insediamento. Ancora oggi si possono vedere le antiche palafitte, là dove sono stati rinvenuti frammenti di ceramica, ossa e di pagaie. Un tuffo nel passato da sperimentare fra una pedalata e l’altra, in un’area circondata da boschi e ancora oggi abitata da cervi, caprioli e cinghiali.