Rudi Garcia tecnico dell’Olimpique Lione qualche anno metaforicamente aveva suonato il violino allo “Stadium” per ironizzare su una decisione arbitrale nel corso di un Juve-Roma finita 3-2 per i bianconeri. Venerdì sera Garcia oltre ad essersi preso una bella rivincita tra gli spalti vuoti dello “Juventus Stadium” avrà forse pensato di suonare una marcia funebre nei confronti della squadra di Sarri.
Il violino suona per i francesi
Il Lione settimo nel campionato francese elimina la Juve dei nove scudetti consecutivi che da anni con la coppa dalle grandi orecchie ha poco feeling. Il solito CR7 che invece con la Champions League di feeling ne ha eccome, basta leggere i numeri, non è bastato. Ora Sarri è sulla “graticola” ma bisogna essere realisti e capire che il nostro campionato è alquanto mediocre, sia per qualità che per gioco (a parte qualche sorpresa o eccezione vedi Atalanta). La squadra francese non giocava da mesi una partita vera, ma la Juventus vantava un parco giocatori ben più assortito e di qualità.
Non solo Juve
La prima volta anche per un altro ex bianconero vale a dire Zinedine Zidane, un fuoriclasse senza dubbi. Da quando c’è lui nella panchina del Real Madrid mai era stato eliminato vincendo inoltre tre Champions di fila. Appunto c’è sempre una prima volta. Con un doppio 2-1 il Manchester City di Pep Guardiola ha eliminato le merengues e stacca il biglietto per il Portogallo, con tutta probabilità una delle candidate a vincere il più prestigioso trofeo europeo.
Il violino per le altre italiane
Un fine settimana comunque da divertirsi, in campo fior di squadroni. Il biglietto per il Portogallo lo ha già staccato la ormai non più “sorpresa” Atalanta che è attesa dal PSG degli sceicchi e dai giocatori pagati a peso d’oro: con l’ingaggio ed il costo di Neymar in Italia si salverebbero tre squadre. Parlavamo di un menù ricco. Napoli atteso da un’impresa al Nou Camp, ma più di qualche ragione per sperare bene da parte dei partenopei c’è.
Il caso Napoli e il violino per le altre
Gennaro Gattuso ha riportato entusiasmo dopo che il suo predecessore Carletto Ancelotti aveva spaccato lo spogliatoio. Ringhio, alla faccia delle critiche, ha riportato un trofeo nella città di San Gennaro, battendo in finale proprio la Juve. Soprattutto ha riportato serenità…se fosse arrivato prima. Barcellona in piena crisi: ha perso la Liga, Messi sembra orientato ad andarsene, l’allenatore Sitiene non riesce a controllare uno spogliatoio pieno di “prime donne”. D’altra parte al Napoli basta vincere con un gol di scarto o pareggiare con più di un gol. Ma non è bastato. Troppo Barca per il Napoli che non riesce nell’impresa. Nessuna storia tra Bayern Monaco-Chelsea. I bavaresi reduci da un 3-0 all’andata ne rifilano 4 al ritorno. Tedeschi partiti male in campionato ma in grado di raddrizzare una stagione con un parco giocatori da far paura ed in corsa per un altro Triplete. Il Blues da qualche anno arrancano, sono reduci dalla sconfitta in finale della F.A. Cup, di buono c’è che il prossimo anno potrà rigiocare in C league.