Quale modello bisogna consegnare in azienda per vedersi pagare il bonus 200 euro busta paga previsto dal decreto Aiuti? Secondo quanto previsto dall’art. 31 del decreto Aiuti ( https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-05-17&atto.codiceRedazionale=22G00059&elenco30giorni=true) , il bonus 200 euro busta paga, spetta ai lavoratori dipendenti senza necessità di presentare alcuna domanda. Sarà, infatti, il datore di lavoro, a pagarlo direttamente sulla mensilità di luglio. Il datore stesso poi recupera l’importo attraverso la compensazione (quando pagherà imposte al fisco).
Bonus 200 euro: chi deve consegnare l’autocertificazione

Ad ogni modo, anche se la citata disposizione dice che il lavoratore non deve presentare alcuna specifica richiesta per avere il bonus, questi deve, comunque, autorizzare il datore a pagarglielo. In dettaglio, il menzionato art. 31, stabilisce, che affinché spetti il bonus 200 euro busta paga, oltre a rispettare un requisito reddituale (retribuzione mensile imponibile non superiore a 2.692 euro) è altresì richiesto che:
il lavoratore non sia anche titolare di una o più delle prestazioni indiate all’art. 32 dello stesso decreto Aiuti.
L’azienda, dunque, riconoscerà il beneficio solo previa acquisizione di tale autocertificazione.
Contenuto dell’ auto-dichiarazione

In questa autodichiarazione, il lavoratore autocertifica di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del decreto Aiuti.
In pratica in quello modello il dipendente indica di non essere titolare:
comma 1 (e successivi): titolari di pensione, compresi trattamenti assistenziali come l’assegno sociale;
8: lavoratori domestici;
comma 9: coloro che percepiscono un’indennità di disoccupazione, quindi ai titolari di Naspi e Dis-Coll;
10: percettori di indennità di disoccupazione agricola;
comma 11: titolari di Co.Co.Co.
comma 12: lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
13: lavoratori stagionali;
comma 14: lavoratori dello spettacolo;
comma 15: lavoratori autonomi senza Partita Iva;
16: incaricati alle vendite a domicilio
(mentre nel comma 17 viene specificato che in alcuni casi il bonus 200 euro potrebbe essere pagato a settembre);
comma 18: nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza.
Bonus 200 euro: dove recuperare il modello?

Il legislatore, almeno per ora, non ha predisposto nessun specifico modello da compilare ai fine dell’autodichiarazione bonus 200 euro busta paga.
Se nemmeno lo farà nelle prossime settimana, essendo appunto una “autocertificazione”, è possibile presumere che il lavoratore possa provvedere da se in carta semplice (oppure utilizzando un modello ad hoc eventualmente predisposto dall’azienda stessa).
qui disponibile modello generico https://www.dropbox.com/s/bqbn98bdzej9ekg/Autodichiarazione200euro.pdf?dl=0
Bonus 200 euro: quando scade e si presenta?

Non c’è fretta. L’autodichiarazione dovrà essere consegnata nei giorni in cui vengono elaborati i cedolini stipendiali di luglio, quindi entro la prima settimana del mese prossimo (luglio).
È comunque molto probabile che saranno gli stessi datori di lavoro a inviare una comunicazione ai dipendenti, fornendo le indicazioni su tempistiche e modalità di consegna della dichiarazione in oggetto.
Sempre se nel frattempo non sarà l’Inps a intervenire fornendo regole uguali per tutti.