C’è qualcosa di magnifico nell’aria come il canto delle cicale descritto alla perfezione dal protagonista della nostra classifica settimanale. Entriamo subito a scoprire di cosa si tratta in compagnia della Libreria Lovat magico punto d’incontro letterario del nordest con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Nella sede di Villorba vi aspettano grandi appuntamenti con gli autori e le novità editoriali, spazi per i bambini e le iniziative gastronomiche di Lovat Café.
Entriamo alla Lovat per il medagliere

Ecco il medagliere, un mosaico di titoli tra i quali spiccano le novità assolute che vogliamo onorare subito.
- Genovesi – Mie magnifiche maestre – Mondadori
- Riley – Game of desire – Sperling & Kupfer
- Murray – Il giorno dell’ape – Einaudi
- Cazzullo – il dio dei nostri padri – Harper Collins
- Dicker – La catastrofica visita allo zoo – La Nave di Teseo
- Gily – Aspettami al Caffè Napoli – Mondadori
- Giordano – Dynasty – Rizzoli
- Moore – il dio dei boschi – NNE
- Mercadante – La fame del Cigno – Sellerio
- Cassano – La Grande Sete – Garzanti
Benedetta era la più bella della spiaggia, ma piuttosto che diventare Miss Cuore di Panna ha preferito darsi alle droghe pesanti…

Piccola premessa, se non avete mai visto il calamaro gigante, probabilmente lo avete letto. È stato in vetta alle classifiche per molto tempo nel 2021. Il suo autore Fabio Genovesi torna al centro dell’attenzione letteraria con un inno alle donne che hanno illuminato la sua vita: Mie magnifiche maestre (Mondadori). Lo scrittore di Forte dei Marmi è molto amato da pubblico e critica. Come autore si occupa anche di cinema e teatro. Dopo aver solcato i fondali marini alla conquista del calamaro gigante, torna in Versilia per un ritratto sensazionale delle sue maestre, tra le quali troviamo la madre, la nonna, le zie, e le loro amiche. Le dipinge come anime intense e fiammeggianti, parte di una sola clamorosa famiglia, non rigida e basata solo sul legame di sangue, ma libera e armoniosa come l’amore che la pervade. Leggiamo un frammento: “Questa è la storia delle donne di casa mia, e della settimana in cui sono tornate per raccontarmela. Sono morte, ma mi parlano nei sogni, perché appunto alla morte e ai sogni non hanno creduto mai. Tutto è sempre vero e sempre vivo. Non lo puoi comprendere, ma ti viene a sorprendere, ti viene a prendere. Come il canto delle cicale si prende il giorno”.
…questa città va a sfregare sulle ferite, ti tortura. Ti fa fare i conti con quello che non vuoi vedere. Mannaggia a te, Napoli.

Ecco l’altra novità del medagliere, un titolo allettante e pieno di promesse: Aspettami al Caffè Napoli (Mondadori) di Chiara Gily. La scrittrice è napoletana di nascita e triestina per scelta. Una giornalista pubblicista che narra le sue storie di “espatriata” in una bella rubrica del quotidiano Il Piccolo: Una napoletana a Trieste. Un curriculum che la vede dottore commercialista e infatti si è occupata anche di finanza al femminile per Cosmopolitan. Ha subito rivelato il suo talento di autrice con il romanzo L’essenza dell’arancio amaro. La nuova storia si avvicina molto al concetto di “serendipity”. La protagonista torna a Napoli dopo molti anni, per il matrimonio di sua cugina. Come damigella d’onore non può rifiutare ma raggiunge la città malvolentieri, decisa a rimanere solo pochi giorni e ripartire subito per Trieste. Ancora non sa che il destino ha qualcosa di travolgente in serbo per lei. Scoprirà di essere l’unica erede dell’attività di famiglia, la bottega di rigattiere del padre, importante soprattutto per i mitici incontri tra gli abitanti del rione e il caffè straordinario che preparava. Probabilmente questo romanzo piacerà anche allo scrittore giapponese Kawaguchi, grande estimatore del caffè italiano e super blasonato dalle classifiche per molto tempo.
Il corpo si è incagliato in un groviglio di alghe che lo ancorano al canneto.

Inizia così la vicenda intricata e misteriosa carica di atmosfere sospese e oscure: La fame del Cigno (Sellerio) di Luca Mercadante. Splendida copertina, come tutte le copertine di questa casa editrice. Il protagonista è un redattore sportivo di un autorevole quotidiano del sud. Cinquantenne single molto sovrappeso e troppo affamato per mettersi a dieta, con un passato da pugile. Si chiama Domenico Cigno. A pochi giorni dal Natale viene trovato il corpo di una ragazza in una zona del litorale campano, territorio di immigrazione clandestina e bande camorristiche. L’ipotesi è che si tratti di una studentessa universitaria attivista e influencer impegnata in una indagine sulla condizione delle donne nigeriane. Domenico Cigno è il primo cronista a raggiungere il luogo e comincia a indagare. Classe 1976, Luca Mercadante è originario di Caserta. Inizia il suo percorso creativo con il teatro e conquista il pubblico dei lettori già con i suoi primi romanzi come Nata per te.
Erano le settimane della Grande Sete. I tedeschi avevano fatto saltare l’acquedotto…

Questo l’incipit del romanzo d’esordio della giovane scrittrice Erica Cassano: La Grande Sete (Garzanti). Siamo nel 1943 e l’acqua manca ovunque tranne che nella casa di Anna. Questo significativo momento storico è universalmente noto come le Quattro Giornate di Napoli, la grande insurrezione popolare e la liberazione della città dal nazifascismo. Erica Cassano, classe 1998, è nata a Maratea. Laureata in Filologia moderna all’Università Federico II di Napoli, ha vissuto per qualche tempo a Parigi e in seguito a Torino dove ha conseguito un master in Scrittura creativa alla Scuola Holden. Tra le sue passioni: l’arte, la fotografia e i gatti che sono una presenza costante nella sua vita. La genesi del romanzo non è casuale, ma ispirata alle vicende di sua nonna Anna e a documenti e fotografie scoperti quasi per caso. Proprio grazie a questo legame autentico e profondo, La grande Sete coinvolge il lettore che diventa partecipe di un periodo così intenso e drammatico della storia italiana.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta e Librerie Lovat, grazie per questo aggiornamento settimanale, puntuale, preciso e interessante. Oggi la giornalista Elisabetta è stata, come sempre, bravissima; si è soffermata solo sulle novità e l’articolo è risultato veramente interessante e motivante. In vetta alla classifica c’è il racconto autobiografico di Fabio Genovesi con un inno di gratitudine rivolto alle donne che ha frequentato e che sono diventate le: – Mie magnifiche maestre -. L’autore ricorda a distanza queste presenze femminili di casa, ripensa ai loro insegnamenti, anche se al tempo della infanzia e dell’adolescenza era più attratto dagli uomini di casa, modelli di mascolinità e di attività virili. Oggi però, anche se le donne di famiglia non ci sono più, rimane il loro insegnamento e il loro modo di agire viene rivalutato con il ricordo. La seconda novità è un romanzo di Chiara Gily bello, divertente e piacevole a partire dalla copertina. Anche qui tutto ruota intorno a Napoli, un matrimonio e a delle donne che cercano di rivitalizzare un negozio – punto di incontro a Napoli. La terza novità di oggi è il romanzo storico di Erica Cassano, anche questo racconto è ambientato a Napoli. L’autrice, prendendo spunto dall’occupazione alleata dell’ultimo conflitto mondiale, racconta la storia di una ragazza che con il suo lavoro presso gli Alleati sostiene quello che resta della sua famiglia ferita dalla guerra. La sete e l’acqua che ha a disposizione sono la metafora di una vita normale, frequentare l’università, studiare, vivere.
Bellissimo articolo, ho letto con interesse le novità che le librerie Lovat hanno proposto. Anche se commento molto raramente, leggo sempre questa rubrica e la trovo sempre molto interessante e utile. Grazie.
Quanti splendidi suggerimenti. GRAZIE Inoltro con gioia.