Ricorre il 15 marzo 2025 la XIV Giornata Nazionale del “Fiocchetto Lilla” contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): istituita in memoria di Giulia Tavilla, una giovane vittima dell’anoressia. Questa giornata ha l’obiettivo di accendere i riflettori su queste patologie, aumentare la consapevolezza e promuovere il supporto per chi ne soffre e per le loro famiglie. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una serie di patologie complesse che influenzano il rapporto con il cibo e l’immagine corporea. Queste problematiche derivano da una combinazione di fattori genetici, psicologici, sociali e ambientali, spesso radicati in profondi disagi emotivi.
Origini e differenze tra i DCA

I disturbi alimentari possono avere molteplici cause, tra cui pressioni sociali, insicurezze personali, traumi o predisposizioni genetiche. I principali tipi di DCA includono:
- Anoressia nervosa: caratterizzata da restrizione alimentare estrema e paura intensa di ingrassare, controllo estremo del peso e una percezione distorta della propria forma corporea.
- Bulimia nervosa: caratterizzata da abbuffate seguite da comportamenti compensatori, come vomito autoindotto o uso di lassativi.
- Disturbo da alimentazione incontrollata (BED): comporta episodi di abbuffate senza comportamenti compensatori, portando spesso all’obesità.
I DCA possono avere conseguenze gravi sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono. L’anoressia nervosa può portare a malnutrizione, amenorrea (mancanza di mestruazioni), osteoporosi e altri problemi di salute. La bulimia nervosa può causare problemi dentali, disfunzioni gastrointestinali e squilibri elettrolitici. Il disturbo da alimentazione incontrollata può portare all‘obesità e a problemi di salute associati.
Quali sono le cause dei disturbi del comportamento alimentare?

I fattori che contribuiscono allo sviluppo dei DCA sono complessi e includono:
- Fattori biologici in cui troviamo anomalie nel funzionamento di alcune parti del cervello e nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina.
- Fattori psicologici in cui annoveriamo la bassa autostima, l’ansia, la depressione e l’insicurezza.
- Fattori socioculturali che includono la pressione sociale per raggiungere un ideale di bellezza, la disponibilità di cibo ad alto contenuto calorico e l’accesso limitato ai servizi di assistenza sanitaria.
Il trattamento dei DCA si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge il sostegno medico, psicologico e nutrizionale. I pazienti con DCA possono richiedere supporto medico per risolvere eventuali problemi di salute fisica causati dalla malattia. Il sostegno psicologico può includere generalmente la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia familiare. Il sostegno nutrizionale, invece, può includere la pianificazione dei pasti e una corretta educazione sulla nutrizione.
Chi ne è maggiormente colpito e le fasce d’età più sensibili

Le persone più colpite dai DCA sono prevalentemente adolescenti e giovani adulti, con una maggiore incidenza tra le ragazze e le donne, sebbene anche gli uomini possano esserne affetti. Le fasce più sensibili rispetto al passato si sono ulteriormente abbassate, partendo addirittura dai 12 ai 25 anni, periodo in cui l’immagine corporea e la pressione sociale giocano un ruolo determinante.
L’impatto della pandemia sui DCA

La pandemia COVID-19e le conseguenti restrizioni sociali e di spostamento hanno avuto un impatto significativo sulla salute mentale delle persone in tutto il mondo. In particolare, si è osservato un crescente forte aumento dei disturbi del comportamento alimentare sia durante la pandemia sia post-pandemia. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la pandemia COVID-19 ha avuto un impatto significativo sui disturbi del comportamento alimentare, con un aumento fino al 30% dei casi segnalati.
Ciò è stato attribuito a molteplici fattori, tra cui il cambiamento dello stile di vita, la paura per il futuro, l’aumento dello stress, la preoccupazione per la salute e la ridotta accessibilità ai servizi di assistenza sanitaria. Inoltre, la pandemia ha portato a un aggravamento della sintomatologia per tutte le persone che già soffrivano di disturbi del comportamento alimentare, ritardandone l’accesso alle cure e favorendo quindi una cronicizzazione del disturbo. Gli interventi preventivi e tempestivi, infatti, sono dei fattori determinanti e di fondamentale importanza nel trattamento e nella cura di tutti i disturbi dell’alimentazione, e oggi possono essere favoriti dall’utilizzo dei servizi di telemedicina e/o servizi di assistenza sanitaria online, nonché dai servizi di assistenza sanitaria in presenza che comprendono la presa in carico ambulatoriale fino al ricovero, a seconda della gravità dei casi.
Sostegno e assistenza

In conclusione, la situazione pandemica legata a COVID-19, ci ha insegnato e sottolineato l’importanza di fornire sostegno e assistenza adeguati alle persone che soffrono di DCA, promuovendo la consapevolezza rispetto ai rischi e ai costi causati dai disturbi del comportamento alimentare e fornendo informazioni su come cercare aiuto in modo tempestivo e sicuro, così da migliorare l’accesso alle cure e permettere una corretta presa in carico della persona.
Se si sospetta di avere un DCA o se si conosce qualcuno che ne soffre, è importante cercare aiuto professionale il prima possibile. Con un trattamento adeguato e tempestivo, i DCA possono essere gestiti con successo.
L’Influenza dei Social sui Disturbi Alimentari: Una Minaccia per Tutte le Età

Negli ultimi anni, i social media hanno giocato un ruolo determinante nella diffusione di ideali di bellezza irrealistici e pericolosi, contribuendo all’aumento dei disturbi del comportamento alimentare (DCA). Non sono solo i giovani a esserne colpiti: anche molti adulti, influenzati dalle immagini perfette e dai trend virali, ricorrono a metodi estremi per perdere peso, spesso mettendo a rischio la propria salute.
Il Ruolo dei Social Media

Piattaforme come Instagram, TikTok e Facebook sono piene di contenuti che promuovono la magrezza come sinonimo di bellezza e successo. Influencer e celebrità mostrano corpi scolpiti, spesso modificati da filtri o da interventi estetici, creando aspettative irraggiungibili. Il fenomeno del “body checking“, ovvero la continua ossessione per il controllo del proprio aspetto attraverso foto e video, hanno portato molte persone a sviluppare insicurezze e a cercare soluzioni rapide per perdere peso.
L’Abuso di Farmaci e Sostanze

Tra le pratiche più pericolose influenzate dai social vi è l’uso improprio sostanze, bibitoni e addirittura di farmaci e sostanze destinate a tutt’altri scopi medici. In particolare, alcuni medicinali per il diabete, come l’Ozempic, sono stati adottati come metodi di dimagrimento rapido. Questi farmaci agiscono regolando i livelli di zucchero nel sangue e inducendo un senso di sazietà, ma il loro uso senza supervisione medica può provocare effetti collaterali gravi, tra cui problemi gastrointestinali, scompensi metabolici e danni al pancreas. Purtroppo questi farmaci possono essere acquistati nel web senza ricetta, ma con il rischio elevato per la salute, poiché se non si necessita di un farmaco per il diabete prima di tutto viene privato chi ne ha effettivamente bisogno e può in chi è sano portare a conseguenze pesanti sulla salute, se non vi è una supervisione da parte di uno specialista che lo prescriva.
Le Conseguenze sulla Salute

L’uso improprio di farmaci e la dipendenza da sostanze per perdere peso possono portare a conseguenze devastanti. Tra queste troviamo:
- Malnutrizione e carenze nutrizionali
- Problemi cardiaci e alterazioni del metabolismo
- Disturbi dell’apparato digerente
- Effetti psicologici negativi, come ansia e depressione
Strategie per il dimagrimento sano

Esistono modi in cui quando è necessario e non uno stereotipo falsato si può perdere peso in modo sano ed equilibrato, adottando uno stile di vita equilibrato piuttosto che seguire diete drastiche o pratiche dannose. Alcuni consigli utili includono:
- Seguire una dieta bilanciata con tutti i nutrienti essenziali.
- Praticare attività fisica in modo regolare e senza eccessi e senza carichi eccessivi.
- Evitare diete restrittive che possono portare a carenze nutrizionali soprattutto sul piano della e ad abbuffate compensatorie.
- Sviluppare una relazione sana con il cibo, senza sensi di colpa o ossessioni costanti, imparare ad amare il cibo non vederlo come uno nemico, ma come un alleato alla salute.
- Chiedere supporto psicologico o medico in caso di difficoltà nel gestire il peso o l’alimentazione sotto controllo di specialisti che hanno tabelle nutrizionali e mezzi medicali per valutare la proporzione altezza peso, fabbisogno calorico e giusta nutrizione in base alle fasce di età
La Necessità di Maggiore Consapevolezza

Contrastare questa tendenza che non è un problema solo adolescenziale, ma anche di giovani adulti, come anche di adulti più maturi in fasi particolari della vita, come per le donne la menopausa, richiede uno sforzo collettivo. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati all’uso improprio di farmaci per la perdita di peso e incentivare un rapporto più sano con il proprio corpo. Le piattaforme social dovrebbero assumersi la responsabilità di limitare la diffusione di contenuti dannosi e promuovere messaggi di body positivity e benessere autentico.
L’educazione su questi temi, sia nelle scuole che in famiglia, è essenziale per fornire alle persone gli strumenti necessari a riconoscere e contrastare gli effetti negativi dei social sulla propria autostima e salute. Solo attraverso un approccio consapevole e informato si potrà contrastare questa pericolosa deriva e proteggere il benessere psicofisico di giovani e adulti.
Il convegno

Il rapporto con gli Istituti Scolastici è fondamentale, rilevante il ruolo delle Ulss, delle Associazioni e delle Amministrazioni del territorio che cercano di portare un messaggio ai ragazzi di informazione e qualora ove ne fosse bisogno di sostegno, infatti il 2 aprile prossimo presso l’Auditorium Cesare De Michelis all’interno del museo del ‘900, M9 Mestre, dalle ore 9,30 alle 13,00, si terrà l’evento “Voci In-Visibili: raccontare i Disturbi Alimentari”, inserito dell’ampio cartellone “Marzo Donna 2025”.
L’evento è promosso e curato dall’Associazione Mestre Mia con il presidente Andrea Sperandio, con il Patrocinio ed il Contributo del Comune di Venezia, espressione della sensibilità della Presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano, un evento che vedrà la presenza anche dell’on. Martina Semenzato , Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul Femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Vi sarà una parte artistica curata dal Centro Studi Danza Riviera del Brenta di Antonella Freguglia. Molte le scolaresche invitate a partecipare e rilevante il ruolo dell’ULSS 3 Serenissima con il contribuito del CSM (centro salute mentale). Vi sarà modo di incontrare testimonianze sempre utili a comprendere che anche da questa difficoltà con il giusto supporto si può uscire dal tunnel della anoressia e della bulimia.
Informazioni

L’evento è aperto al pubblico e per chi desidera partecipare può farlo liberamente poiché la finalità è la divulgazione e l’informazione, soprattutto tra i giovani, ma anche tra i meno giovani poiché si è sempre più influenzati da modelli sbagliati e da immagini modificate. La tecnologia contribuisce, attraverso filtri applicati alle foto che poi vengono diffuse a farci apparire non sempre come si è in realtà e quel che si vede attraverso il filtro diventa la visione, l’obiettivo che spesso si desidera raggiungere, ecco perché alcuni Paesi danno la possibilità di accedere ai social solo a partire da una certa età, più alta rispetto all’Italia. Nella speranza che le Istituzioni diano un maggiore contributo, si auspica in una maggiore sensibilizzazione, che eventi come questo possono destare.