Ecco la 15^ edizione del salone del camper, a Parma. L’organizzazione è delle Fiere, con Apc (produttori di caravan e camper) e risulta fra i saloni più visitati in Italia in assoluto. Resta la prima fiera di settore in Italia (seconda in Europa) per affluenza, con oltre 100mila presenze, 330 espositori, di cui 70 provenienti da 16 Paesi e 600 veicoli ricreazionali esposti, distribuiti su 110mila metri quadri, in 5 padiglioni, con incremento del 4% di espositori e di superficie occupata.
L’abbiamo girato in ogni stand documentando per i nostri lettori. Problemi alla rete wifi, interruzioni, comunque lasciamo parlare il più possibile le immagini. Magia e meraviglia sono i due termini che utilizziamo più spesso, in questi casi.
Ci facciamo illustrare Morelo, l’azienda tedesca con i modelli più costosi. “Non è in fiera, ma uno arriva a 800mila euro”
L’Italia è il terzo produttore di camper in Europa, dopo Germania e Francia, e il 20% di tutti i camper immatricolati annualmente in Europa ha origine nelle nostre regioni.
Qui ci soffermiamo su Adria Italia, che gestisce l’importazione della casa slovena nel nostro Paese. Ci siamo affacciati al party di fine serata, facendo la conoscenza di una coppia di agenti per la Grecia.
Straordinaria la possibilità di raccontare un modello di punta grazie a Marco Trapasso, concessionario per la Sardegna, a raccontare la religione dei camper.
Un altro brano all’interno del salone, sino al ritrovare Stefan Eckl, direttore di Adria Italia, tedesco, di Monaco di Baviera, trapiantato a Venezia. “Dusseldorf ha la fiera mondiale più importante, con 17 padiglioni. Siamo i numeri uno in Europa, dal 1971 importiamo dalla Slovenia e abbiamo sede a Mestre-Venezia”.
Rientriamo in fiera, per vedere altri modelli e arrivare anche a mostrare il cubo, si dice in gergo, di Camper tv, diretta da una napoletana.
Altro zizzagare, cercando avventurosamente l’uscita.
Molti anche i camperisti ritrovatisi a Parma.
Nell’ultimo anno, sino al 31 agosto, le immatricolazioni dei camper in Italia sono aumentate del 24,34%, mentre in Europa il primo semestre 2024 ha segnato un +9,40%.
Al salone di Parma si parlava anche delle destinazioni turistiche che sanno cogliere le potenzialità del turismo open air.
“Vacanze, tempo libero e weekend tutto l’anno – sostiene Simone Niccolai, presidente di Apc -,
alla scoperta dei luoghi più belli, della natura, in coppia, con famiglia o con amici. Un turismo esperienziale anche fatto di sport e di eventi enogastronomici, un modo di vivere l’extra lavoro all’insegna della libertà e in grande comfort. I camper e le caravan offrono lo stesso livello di comfort di un appartamento, permettendo di viaggiare sempre”.
A proposito di gastronomia, abbiamo visitato anche gli stand regionali, soffermandoci in particolare su un’azienda di Verona produttrice di cioccolato.
Magda Antonioli insegna turismo e ambiente all’università Bocconi di Milano: “Nell’open air ravvisiamo il desiderio di vivere l’autenticità e la qualità di un territorio attraverso la natura, i paesaggi, gli itinerari e i borghi; il lusso minimale e il benessere; gli sport all’aria aperta; nuove esperienzialità come l’eco-avventura e il glamping”.
Incidono anche l’integrità e la bellezza delle strutture di sosta.
Il ministro del turismo Daniela Santanché annuncia al salone la pubblicazione del bando nazionale di 33 milioni di euro per la riqualificazione e la creazione di nuove aree di sosta camper.
Secondo Ribamar Poletti, landscape design manager, “il verde non è semplice elemento ornamentale ma anche un potente strumento di marketing identitario in grado di generare e comunicare valore nel tempo. La vacanza è narrata attraverso storytelling che evidenzia la bellezza dei luoghi vissuti”.
Gli operatori economici, gli amanti del turismo itinerante e le loro famiglie si ritroveranno dal 13 al 21 settembre 2025, sempre nella città ducale.