Grazie al sostegno e all’organizzazione della casa editrice Coconino Press e alla partecipazione della fumetteria Zazà, il Museo d’Arte Orientale incontra e presenta FURUYA Usamaru, celebre mangaka giapponese, che si è imposto in tutto il mondo per il suo stile visionario. Autore poliedrico, i suoi manga trattano le tematiche più varie, spesso con un taglio horror e inquietante, dialogando liberamente con l’opera di grandi artisti del presente e del passato, come Francis Bacon e Hieronymus Bosch, esplorando l’erotismo, la fantascienza, il fantasy e il grottesco con accenti a volte tragici e a volte ironici, con una fascinazione costante per il misticismo e per tutto ciò che trascende la natura umana.
Furuya e il suo stile

Usamaru (古屋 兎丸, Tokyo, 25 gennaio 1968) è un fumettista giapponese. Furuya si laurea all’ Università di belle arti Tama (Tama bijutsu daigaku) specializzandosi in pittura a olio e interessandosi alla scultura e alla danza butoh. Durante gli studi la sua produzione passò progressivamente dal figurativo all’astratto. Debutta nel 1994 con Palepoli sulla rivista mensile Garo. Poco dopo pubblica il gag manga Short Cuts nel magazine Weekly Young Sunday. I suoi fumetti sono regolarmente pubblicati in Manga Erotics F. Per questa rivista crea il manga Lychee Light Club, su un gruppo di studenti che cercano di creare una AI, poi adattato in una serie TV anime.
Le sue collaborazioni


Nel 2002 cura testi e disegni dell’adattamento a fumetti del film Suicide Club di Sion Sono, nel 2007 pubblica Kanojo wo Mamoru 51 no Hōhō (彼女を守る51の方法) edito in Francia da Panini Comics e Tokyo Magnitude 8, titolo di una serie anime dall’argomento analogo ma senza molti altri punti in comune col manga di Furuya, ed in Italia da Ronin Manga col titolo di 51 Modi per Salvarla.
Info
Introduce Marta Boscolo Marchi. Dialogano con l’artista: Paolo La Marca e Livio Tallini
20 giugno ore 16.00
Museo d’Arte Orientale
Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076 – Venezia
Evento gratuito su invito fino a esaurimento posti disponibili