Grandinate e vento forte che ha soffiato a tratti anche superando i 130 chilometri orari hanno lasciato il segno sulle aziende agricole della Marca. Le imprese colpite dal maltempo alcune hanno perso l’80% del prodotto, altre il 30%. Ad avere la peggio i vigneti con i grappoli prossimi all’invaiatura, il mais che è in una fase molto delicata come la fioritura e i frutteti. Ma anche danni ai fabbricati e alle attrezzature produttive con la caduta di silos d’acciaio per la conservazione del vino e a un centinaio di arnie completamente rovesciate e che hanno richiesto l’intervento urgente degli apicoltori.
Condifesa e il maltempo
In Condifesa TVB il Consorzio della attività agricole dalle avversità che associa oltre 10mila agricoltori, è iniziata la conta dei danni, attraverso le perizie fatte dai tecnici del Consorzio e della compagnie assicurative. Il presidente Valerio Nadal ha sottolineato “In queste situazioni che definirei drammatiche, è emersa la solidarietà degli agricoltori che hanno messo a disposizione il loro tempo ed i loro mezzi per dare un aiuto alle imprese colpite dal maltempo nel raddrizzare i vigneti abbattuti dal vento”.
In tema di risarcimenti Nadal ha spiegato che “chi è assicurato non avrà problemi e sarà indennizzato in modo pressoché totale per il raccolto perso. Per chi ha aderito al Fondo mutualistico ci saranno inoltre risarcimenti anche per i danni causati dal forte vento ai pali e piante spezzate con un indennizzo fino a 2mila euro per ettaro e 10mila euro per azienda. Un contributo per aiutare l’azienda a ripristinare il vigneto in modo ottimale”.
Codato e il maltempo
Filippo Codato direttore Condifesa TVB ha concluso: “quantificare i danni di questo evento ora è difficile perché si tratta di situazioni molto puntiformi. Sia la grandine che il vento hanno colpito una parte dei vigneti e alcuni di fianco non hanno subito danni anche all’interno della stessa azienda. Filari abbattuti e filari di fianco illesi. Nelle prossime settimane saremo in grado di verificare l’importo del danno puntualmente”.
Macchine per lavoro e per prevenire
“E’ possibile che in un futuro prossimo per le operazioni più semplici in vigneto verranno usate alcune macchine a funzionamento automatico e alimentato da fonti rinnovabilii. Ciò porterà evidenti benefici per l’operatore e per il territorio circostante puntando sulla sostenibilità, contenimento dell’inquinamento ed in prospettiva dei costi di produzione”. È il commento di Oddino Bin tecnico di Condifesa TVB nel corso della quinta edizione di “Vite in campo” la manifestazione dedicata all’innovazione in agricoltura organizzata da Condifesa TVB ed Edizioni L’Informatore Agrario la più importante manifestazione italiana sulla viticoltura sostenibile.
Obiettivo sostenibilità; .meno chimica e più meccanica anche per prevedere il maltempo
“Sempre di più i Consorzi di difesa saranno chiamati ad affiancare le imprese agricole in un percorso virtuoso verso la gestione dei rischi a 360° – ha sottolineato il presidente di Condifesa Tvb Valerio Nadal –. Continua la nostra battaglia verso la riduzione di agrofarmaci e attraverso questa manifestazione cerchiamo sempre di avvicinare i nostri associati alle nuove tecnologie ed in particolare alle macchine e attrezzature che li aiutano a garantire il loro reddito. Meno chimica, più meccanica”.
Una edizione in cui i Robot hanno avuto un ruolo da protagonisti
Tra le altre novità, a Vite in Campo, per l’occasione è stato presentato Slopehelper un prodotto dall’ azienda Pek Automotive (Vrhnika, Slovenia) in grado di eseguire innumerevoli operazioni colturali all’interno di vigneti e frutteti. Si tratta un robot elettrico autonomo al 100% e al 100% in grado di lavorare in tutte le condizioni meteorologiche, senza visibilità, con scarso segnale satellitare o in assenza di Internet. Slopehelper può funzionare autonomamente anche senza GPS utilizzando sistemi radar e algoritmi di intelligenza artificiale che gli consentono di scansionare l’ambiente e adattarsi a eventuali imprevisti e cambiamenti in tempo reale.
È dotato di una piattaforma di carico a cui poter accoppiare diverse attrezzature, tra cui quelle per lo sfalcio dell’interfila e la presenza dei cingoli gli consente di lavorare in condizioni di elevata pendenza (fino a 42°) con un’autonomia che varia dalle 8 alle 14 ore. Il sistema Slopehelper non solo riduce la manodopera del 90%, ma fornisce anche soluzioni per far progredire il settore agricolo riducendo la chimica aggressiva, il consumo di carburante fossile e le emissioni di carbonio. Slopehelper è distribuito in Italia da Arvatec.