Può accadere che una casa editrice pubblichi una novità ben 445 anni dopo la creazione dell’opera. È il caso del trattato Difesa dela [sic] Georgica di Virgilio, di Erasmo di Valvasone (1528? – 1593) che è stato strappato all’oblio dagli studi del professor Alberto Pavan che l’ha rinvenuto manoscritto in un archivio privato. Nel dicembre del 2022, dunque, per i tipi della casa editrice B#S, in occasione del quinto centenario della morte dell’autore, questo testo è stato pubblicato per la prima volta, con una ricca introduzione e un’ampia bibliografia. Il trattato è composto di quattordici carte numerate, preceduto da una dedica all’amico e mentore Cornelio Frangipane, signore di Tarcento e di Castello, ed è inserito nel tomo I del Catalogo di Manoscritti di Uomini Illustri, rilegato con il dorso in pelle e con iscrizioni dorate.
Chi era Erasmo di Valvasone

Chi era Erasmo di Valvasone? Nacque presumibilmente nel 1528, nel castello di Valvasone da Modesto di Rizzardo e da Giulia di Girolamo di Colloredo. Proveniva quindi da due delle più illustri famiglie della nobiltà feudale friulana. Fu poeta e traduttore tra i più autorevoli nel contesto veneziano-friulano di fine Cinquecento. Tra le sue opere: il poema sacro Angeleida (1590), che racconta della caduta degli angeli ribelli dal Paradiso, e la Caccia (1591 e 1593), un fantasioso e ricco esperimento di epica didascalica sull’arte venatoria, cui si aggiungono il volgarizzamento in ottave della Tebaide di Stazio (1570) e quello in verso sciolto dell’Elettra di Sofocle (1588).
Erasmo di Valvasone a difesa delle Georgiche

Per comprendere il contesto culturale da cui ha origine la necessità di difendere le Georgiche, poema sull’agricoltura, “conviene richiamare l’attenzione sulla ricezione del poema virgiliano in età umanistica e rinascimentale e sulla conseguente rinascita del poema didascalico il cui statuto ambiguo sollecita un fervido dibattito critico” (p. 29).
All’inizio del Cinquecento, infatti, il poema didascalico – pensiamo al Cortegiano di Baldassarre Castiglione o al Galateo di Giovanni Della Casa – conobbe una fiorente produzione. Insegnare dilettando, questo era l’intento: trasmettere precetti tecnici ma utilizzando lo stile e le digressioni della poesia.
Il poema didascalico

All’interno di questo dibattito, Erasmo sente quindi l’urgenza di difendere il genere letterario del poema didascalico cui anch’egli si sta dedicando mentre scrive la Caccia. Le sue riflessioni, più che apologetiche, mirano a dare una sponda teorica per quanto riguarda il rapporto con i modelli, l’argomento e il fine (p. 36). Nella sua argomentazione Erasmo si muove tra due poli critici: Aristotele e Platone. Il primo, nella sua definizione di poesia, esclude la poesia didascalica. Il secondo invece si concentra sull’elocutio, il ”dire” come tratto distintivo della poesia e sul docere e delectare come suoi fini.
La discussione sulla funziona della poesia determina le linee guida del programma poetico e pedagogico di Erasmo, valide per il suo Caccia, ma che rimarranno in lui costanti. Il trattato, dunque, si propone di sostenere la legittimità poetica delle Georgiche estendendo le argomentazioni al genere didascalico nel suo insieme.
Si può suddividere il testo in sei parti

1: Propositio. 2. Imitazione e poesia. 3: Nascita e storia della poesia. 4: Il vero fine del poeta. 5: Il dire ovvero ciò che distingue il poeta. 6: L’imitazione nella Georgica: ut pictura poesis.
Il trattato contiene quindi una parte generale sulla definizione, sull’origine e sulla natura della poesia, e una parte più focalizzata sul poema virgiliano e sulla natura dell’imitazione.
Erasmo di Valvasone e Pavan a distanza di 500 anni

Questa Difesa dela Georgica di Virgilio, portata finalmente alla luce dal prezioso e accurato lavoro critico di Alberto Pavan, risulta pertanto come una difesa a tutto tondo della Poesia, contrapponendosi al rigido dogmatismo aristotelico e aprendo un varco verso lo sperimentalismo barocco. Lo studio fa parte del progetto “Rinascimento FVG” dell’Associazione di giovani IoDeposito, finanziato dalla Regione FVG (https://www.iodeposito.org/it/projects/rinascimento-fvg-nuove-prospettive-su-erasmo-di-valvasone/). IoDeposito è un’associazione di grande professionalità, rivolto alla scoperta dei testi inediti di Erasmo di Valvasone, una delle maggiori figure del rinascimento letterario, e opera nel territorio per il benessere culturale dei giovani con idee innovative e di qualità.
“Il volume fa parte del progetto “Rinascimento FVG” dell’Associazione di giovani IoDeposito, finanziato dalla Regione FVG (https://www.iodeposito.org/it/projects/rinascimento-fvg-nuove-prospettive-su-erasmo-di-valvasone/). IoDeposito è un’associazione di grande professionalità, rivolto alla scoperta dei testi inediti di Erasmo di Valvasone, una delle maggiori figure del rinascimento letterario, e opera nel territorio per il benessere culturale dei giovani con idee innovative e di qualità.”
Chi è Alberto Pavan

Alberto Pavan (Pordenone, 1975) ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia dei testi antichi e medievali presso l’Università degli Studi di Udine 2006), il Master of Arts in Cultural and Intellectual History 1300-1650 presso il Warburg Institute di Londra (2008) dove in seguito è stato borsista dell’Accademia dei Lincei e British Academy. Ha conseguito inoltre il Dottorato in Logos e Rappresentazione presso l’Università degli Studi di Siena (2011). Dal 2007 insegna lettere presso il Liceo Ginnasio Statale “Antonio Canova” di Treviso. Autore di un commento monografico a una sezione del VI libro della Tebaide di Stazio, ha pubblicato vari saggi su rivista dedicati alla fortuna del poema staziano, alla caccia nell’epica latina del Cinquecento e alle fonti classiche de la Caccia di Erasmo di Valvasone.
Erasmo di Valvasone, Difesa dela Georgica di Virgilio. A cura di Alberto Pavan, Gradisca d’Isonzo, B#S, 2022.
Grazie ad Annalisa Bruni per avere riferito con puntualità le linee principali del lavoro e l’importanza di questo libello nel dibattito culturale contemporaneo, ma soprattutto per avere colto l’intento dell’Associazione IoDeposito. Bella l’impaginazione e la grafica di èNordEst che ringrazio per dare spazio anche a libelli di nicchia come questo. Ad maiora! Alberto
Leggere questo libro è stato un vero piacere!